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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Novembre 2006
 
   
  IMPARARE LA CUCINA LUCCHESE A VILLA MARTA IL CORSO SI TIENE IL WEEK END DELL’1/2 DICEMBRE OPPURE SU RICHIESTA TUTTO L’ANNO

 
   
  Nel week-end dell’1/2 Dicembre Villa Marta ci propone un corso di cucina lucchese preparata secondo le ricette imparate dalla nonna. Lo chef garantisce la genuinità e la freschezza degli ingredienti raccolti nell’orto o acquistati da produttori locali, aziende biologiche e produzioni artigianali. Il corso dura una mattinata pi a pranzo si mangia quello che si è cucinato. Viene tenuto anche su richiesta per 4/6 persone durante tutto l’anno. La cucina lucchese è tra le più affascinanti per gusto e appetibilità, nonostante abbia caratteristiche semplici che si ricollegano alle origini contadine e mercantili della popolazione. Non bisogna tuttavia pensare di trovarsi di fronte ad una tradizione culinaria povera per ingredienti e fantasia. Tutt´altro. Dai primi piatti preparati con la pasta fatta in casa e quindi manipolata in gustosi manicaretti all´insegna della genuinità, capaci di soddisfare anche i palati più esigenti, ai secondi a base di coniglio e pollo ruspante. Il tutto condito con l´olio extravergine e annaffiato ovviamente con vini "doc". Troverete più sotto le ricette de: la Pappa al pomodoro, la Garmugia; il Farro garfagnino; i Tordelli; il Coniglio alla cacciatora e il Buccellato (dolce tipico di Lucca). Alcune Ricette Lucchesi La pappa al pomodoro. Procurarsi del pane raffermo piuttosto secco e un buon brodo vegetale; in una pentola capiente si prepara un soffritto con olio extravergine di oliva, alcuni spicchi d’aglio, un pezzetto di peperoncino e qualche foglia di basilico; quando comincia a soffriggere si buttano i pomodori a pezzetti e si fa cuocere per un po’; poi si aggiunge il brodo salato, si porta a bollitura e si aggiunge il pane raffermo; si scoperchia e si lascia così per un’ora; a questo punto si sbatte molto bene con una frusta, si aggiunge del basilico fresco, dell’olio extra vergine di oliva crudo, e si serve. La Garmugia. Cosa serve (per quattro persone) - Un mazzo di cipolline fresche; mezzo etto di pancetta, un etto e mezzo di polpa di manzo macinata; quattro etti di: carciofi tagliati a fettine, punte di asparagi, piselli e fave; pane; un dado. Come si prepara: Si fanno soffriggere le cipolline insieme alla pancetta tagliata in piccole strisce. Quindi si aggiunge la polpa macinata e si mescola il tutto per alcuni minuti. Nel frattempo si preparano le verdure che vanno aggiunte a mano a mano continuano a rimescolare per almeno altri 15 minuti. A questo punto si versa nella casseruola un litro di brodo dopodiché si porta il tutto a ebollizione. Una volta amalgamati gli ingredienti, si deve far ritirare leggermente il composto. Servire poi su delle fette di pane abbrustolito. Farro garfagnino. Cosa serve (per quattro persone) - Tre etti di farro; tre etti di fagioli secchi borlotti, una cotica di prosciutto; una carota, due coste di sedano, un rametto di salvia; mezza cipolla; cannella; tre spicchi d´aglio; un etto di pomodori pelati; mezzo bicchiere di olio di oliva extravergine; sale e pepe. Come si prepara: Cuocere in acqua salata i fagioli dopo averli tenuti a mollo una nottata. Aggiungere salvia, aglio e cotica. Preparare a parte un soffritto con olio, cipolla, carote e sedano, tagliati a pezzettini e poi unire pomodoro, cannella, sale e pepe. Quando i fagioli hanno raggiunto la cottura, passarli al passatutto e rimetterli quindi sul fuoco. Una volta raggiunta l´ebollizione, aggiungere il farro che in precedenza deve essere stato lavato ammollato per almeno un´ora. Cuocere per un´ora. Servire con un filo d´olio e pepe. I tordelli. Cosa serve: Farina; una fetta di arrosto di maiale (150 grammi); una fetta di arrosto di manzo (150 grammi); una fetta di pane; tre cucchiai di parmigiano e uno di pecorino grattugiati; 6 uova; qualche foglia di pepolino; prezzemolo; sale e pepe. Come si prepara: Questo piatto è tra i più succulenti della cucina lucchese. Per preparare i "tordelli" si comincia dal ripieno. Tritare finemente l´arrosto e il maiale, aggiungere il parmigiano e il pecorino, due uova intere, il prezzemolo tritato, le foglie di pepolino, il sale e il pepe. Gli ingredienti vanno mescolati con cura e ben amalgamati. Per la pasta, spegnere la farina necessaria per 4 uova intere e lavorare per alcuni minuti, aggiungendo un pizzico di sale. La pasta va spianata sottilissima in strisce ampie una decina di centimetri. Collocare sopra la pasta, a distanze regolari, piccole quantità del ripieno. Quindi ricoprire con il lembo della pasta ogni singolo tortello e tagliarli uno ad uno a semicerchio con un bicchiere. Cuocere quindi i tordelli in acqua salata. Scolarli dall´acqua e condire con sugo di carne e parmigiano. Coniglio alla cacciatora. Cosa serve: Un coniglio; 500 grammi di pomodori pelati; 250 grammi di olive nere; tre spicchi d´aglio; rosmarino; olio d´oliva; vino bianco; sale e pepe. Come si prepara: Togliere a pezzi il coniglio. In una casseruola far soffriggere in sei cucchiai d´olio un trito di rosmarino e aglio. Appena l´aglio inizia a imbiondire aggiungere le parti del coniglio facendole colorire. Quindi versare un bicchiere di vino, del sale e del pepe e far ritirare il tutto. Aggiungere i pomodori e attendere per circa un´ora la cottura. Dieci minuti prima di togliere dai fornelli, aggiungere le olive snocciolate. Alla fine servire caldo con la salsa che deve essere piuttosto ristretta. Buccellato. E´ il più famoso e tipico dei dolci lucchesi. La ricetta originale, molto antica, è golosamente conservata dalla pasticceria "Taddeucci" di piazza S. Michele fondata nel 1882. Gli ingredienti sono semplici il segreto sta nel saperli amalgamare nelle giuste dosi: farina, zucchero, semi di anice, lievito di birra, uvetta, bianco d´uovo. Il buccellato, dalla caratteristica forma a ciambella, viene ricordato per la prima volta in un documento lucchese del 1485: si tratta del processo a una donna che aveva ucciso il marito con un buccellatoŠ avvelenato. La vendita del dolce era così diffusa anche alcuni secoli fa, che nel 1578 la Repubblica di Lucca applicò un´imposta sulle vendite. Per gustarlo si consiglia di inzupparlo a fette nel latte o nel vino rosso. E-mail info@albergovillamarta. It - www. Albergovillamarta. It .  
   
 

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