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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Novembre 2006
 
   
  IL VINO SI PUÒ COMUNICARE PIÙ SEMPLICEMENTE E CON MAGGIORE EFFICACIA - I RISULTATI DEL CONVEGNO “LA COMUNICAZIONE DEL VINO, QUELLA NUOVA”, ORGANIZZATO DA VINOÈ IN COLLABORAZIONE CON IL CONSORZIO TUTELA VALCALEPIO

 
   
  Al convegno “La comunicazione del vino, quella nuova” emerge con chiarezza che le possibilità tecnologiche per comunicare il vino in modo nuovo ci sono. E’ possibile quindi una comunicazione più efficace a patto di volere veramente comunicare storie e fatti d’interesse e di farlo in modo semplice Il convegno “La comunicazione del vino, quella nuova”, organizzato da Vinoè in collaborazione con il Consorzio Tutela Valcalepio il 21 ottobre scorso a Bergamo, è stata l’occasione per fare il punto sulla comunicazione del vino in Italia. Il convegno si è tenuto al termine della seconda edizione del concorso enologico internazionale “Emozioni dal Mondo: Merlot e Cabernet Insieme”. Gli interventi, tenuti da esperti dei diversi mezzi di comunicazione e delle diverse aree della comunicazione, hanno sottolineato principalmente due punti. Il primo è che la comunicazione del vino deve tornare a raccontare storie e fatti al consumatore che generino emozione senza però essere incomprensibili. Al bando quindi una comunicazione che non si rapporti con il reale vissuto del consumatore. Il secondo punto su cui gli esperti, ma anche i comunicatori e i giornalisti presenti in sala, hanno concordato è che la comunicazione deve essere più semplice, uscire da un linguaggio settario che esclude una parte troppo larga di consumatori. «Il linguaggio del vino è afflitto da un massiccio utilizzo di un lessico ricercato, da una grammatica difficile, e spesso senza senso, e da un sensazionalismo ormai astruso» ha dichiarato l’enologo Sergio Cantoni, direttore del Consorzio Tutela Valcalepio. «La comunicazione dei produttori dovrebbe dare un aiuto al consumatore per la formazione della sua educazione di base». .  
   
 

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