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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Novembre 2006
 
   
  ASTI D.O.C.G.: LA DOLCEZZA NASCE DALLA TERRA IL TERRITORIO PROTAGONISTA DELLA CAMPAGNA DI VALORIZZAZIONE DEL PRIMO SPUMANTE ITALIANO

 
   
  Il Consorzio per la Tutela dell’Asti presenta oggi la campagna di comunicazione integrata pluriennale internazionale per la valorizzazione del primo spumante italiano. In occasione della presentazione della rivisitazione del logo e della campagna pubblicitaria per l’Italia è stato illustrato il sistema di attività che, con un investimento di circa 40 milioni di euro, mira a riconquistare nella mente dei consumatori la posizione che gli compete: un prodotto dolce e aromatico per natura, di grande tradizione e qualità che ha il privilegio di nascere in un territorio unico. Per l’ideazione e realizzazione del piano sono stati selezionati i partner che accompagneranno il Consorzio in questa sfida. Si tratta di un gruppo integrato interdisciplinare di professionisti della comunicazione in grado di lavorare a livello internazionale. Il gruppo, sotto la guida del Direttore del Progetto di rilancio dell’Asti d. O. C. G. Andrea Ghiglione, include: Cohn & Wolfe (relazioni pubbliche), Red Cell (pubblicità e branding), Mediaedge – Cia (pianificazione mezzi). “Il progetto – afferma Andrea Ghiglione - si propone di salvaguardare e innalzare la catena del valore dell’Asti d. O. C. G attraverso la ricostituzione della percezione di “categoria” e la riqualificazione della sua immagine di prodotto di qualità. E’ necessario, allora, informare e istruire il consumatore, il trade e gli “influenzatori” e stimolarli a nuove occasioni di consumo e di acquisto. La comunicazione è solo parte di un ben più composito piano che parte dai produttori e dalle aziende per arrivare fino al consumatore. Il Consorzio, all’interno del piano, ha anche il ruolo infatti di coordinare le strategie distributive e di commercializzazione, comunque lasciate alla legittima discrezionalità delle singole aziende – affinchè siano coerenti con l’obiettivo comune del riposizionamento della categoria Asti d. O. C. G. ”. Il logo Il patrono di Asti, San Secondo, a cavallo in cornice tonda è il simbolo distintivo del Consorzio sin dalla sua costituzione. L’immagine adottata sino a oggi è stata studiata alla fine degli anni ’30 e costituisce un patrimonio che evidenzia il legame tra vino e territorio. La sua rivisitazione in chiave contemporanea, mantenendone comunque gli elementi principali, ben illustra il percorso di rinnovamento oggetto del piano. Lo studio del logo è stato curato da Red Cell/bates. Relazioni Pubbliche Gli appassionati di enogastronomia, i ristoratori, il mondo della distribuzione e più generalmente i consumatori attenti alla qualità sono al centro del programma di relazioni pubbliche. Il forte legame a un territorio scrigno di eccellenze culinarie, la possibilità di pensare a nuovi abbinamenti e occasioni di consumo sono i temi ricorrenti delle attività previste dalla campagna nell’intento di ribadire l’identità e la dignità di vino d. O. C. G. Proprie dell’Asti Spumante. Partner delle iniziative le più importanti organizzazioni votate alla diffusione della cultura enogastronomica e le figure più rappresentative del mondo dell’alta ristorazione internazionale. La campagna pubblicitaria A partire dal 15 novembre e’ prevista una campagna pubblicitaria stampa (fino a gennaio), televisione (della durata di 3 settimane) cinema (a dicembre) e di grandi affissioni a Milano e Torino (sempre nel mese di dicembre). L’investimento complessivo sfiora i 4 milioni di euro. La campagna è stata realizzata da Red Cell sotto la direzione creativa di Roberto Vella e Stefano Longoni (art: Sergio Copetti, copy: Simona Laudisa) la produzione è Filmmaster. Per le riprese e le foto sono stati chiamati i più grandi esperti “liquidisti”: la regia dello spot è dell’inglese Steve Downer, le fotografie della campagna stampa di Shimon and Tammar Rothstein. La creatività La stampa. Una campagna che racconta il territorio attraverso il suo vino, evocando i paesaggi dell’Asti in una visione quasi onirica. E’ così che un piccolo borgo, circondato da filari d’uva, si posa magicamente sull’onda che il vino forma muovendosi nella coppa. Una luce paglierina avvolge tutto in una suggestione ‘liquida’ dove i confini di vino e paesaggio si confondono, come in un sogno. Il film. La stessa ispirazione onirica è presente nel film 30”. Le immagini del vino si confondono con quelle del territorio: le ‘bollicine’ dello spumante ora salgono verso il cielo, ora si trasformano in gocce di rugiada, ora diventano un grappolo d’uva. Un bicchiere di Asti d. O. C. G. Racchiude in sé tutta la magia della sua terra. “Asti D. O. C. G. La Dolcezza Nasce Dalla Terra” è il claim che chiude il film, sottolineando l’unicità di questo vino e del suo territorio. .  
   
 

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