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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Luglio 2010
 
   
  BANCHE: ABI UMBRIA, OLTRE 19 MILIARDI DI EURO I FINANZIAMENTI ALL’ECONOMIA REGIONALE A MARZO 2010 SONO CRESCIUTI DEL 3,9% I FINANZIAMENTI BANCARI AL TERRITORIO.

 
   
   Perugia, 5 luglio 2010 - Ammontano a 19.3 miliardi di euro, a marzo 2010, i finanziamenti bancari destinati all’economia dell’Umbria, con un incremento del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2009. In particolare i prestiti complessivi al sistema delle imprese hanno superato i 13 miliardi di euro e un aumento sul 2009 del 2,5%. I dati sono stati presentati oggi a Perugia dal Presidente di Abi Umbria, Alfredo Pallini, alla stampa economica regionale nel corso di un incontro sui contenuti principali dell’attività della Commissione e sulla situazione creditizia del territorio. Banche in Umbria - La struttura del sistema bancario regionale vede attive sul territorio, nel 2009, 46 banche per un totale di 577 sportelli che servono 84 comuni. Gli Atm (sportelli bancomat) sparsi sul territorio sono 944 unità; i Pos (apparecchiature necessarie per pagare con il Bancomat direttamente nei negozi) 19.002. Nella regione i lavoratori bancari sono l’1,2% del totale nazionale di settore che ha toccato le 343.000 unità. Finanziamenti a famiglie e imprese - I finanziamenti delle banche alle imprese locali (comprese le famiglie produttrici) hanno superato i 13 miliardi di euro a marzo 2010, con un aumento del 2,5% rispetto al 2009; alle famiglie consumatrici sono andati 5.8 miliardi con una crescita annuale del 7,8%. Buono anche l’andamento dei depositi da parte della clientela: complessivamente 10.7 miliardi di euro pari ad un incremento del 2,8%. A fronte dell’ampio sostegno a famiglie e imprese, il settore bancario sconta ancora la difficile congiuntura economica sul territorio con il risultato che le sofferenze sono cresciute del 41,7% a 990 milioni di euro. Fattore sicurezza - Più che dimezzate le rapine in banca in Umbria. Nel 2009, infatti, i “colpi” allo sportello messi a segno nella regione sono stati 17 contro i 43 registrati nel 2008, con un calo del 60,5%. Anche a livello nazionale, del resto, le rapine allo sportello hanno fatto segnare una sensibile diminuzione, passando da 2.160 nel 2008 a 1.744 nel 2009 (-19,3%), pari a circa 35 rapine in meno al mese. Per prevenire ulteriormente il fenomeno è necessario continuare a lavorare su quattro direttrici fondamentali: ridurre l’ampia circolazione di contante che ancora caratterizza l’Italia, in ritardo nell’utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici; adottare sistemi di sicurezza sempre più evoluti e all’avanguardia; monitorare in modo sistematico gli eventi criminosi; proseguire nella formazione del personale di sportello. In Italia, la gestione del denaro contante costa circa 10 miliardi di euro l’anno al Sistema-paese. Di questi, due terzi pari a 7,1 miliardi sono a carico delle imprese, mentre un terzo pari a 2,8 miliardi grava sui bilanci del settore bancario. A questa somma vanno aggiunti gli alti costi sostenuti ogni anno dalla Pubblica Amministrazione.  
   
 

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