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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Luglio 2010
 
   
  FVG: CRISI VA AFFRONTATA CON COESIONE SOCIALE

 
   
   Udine, 5 luglio - "Oltre la crisi. Effetti e riflessioni per il futuro" è il titolo del rapporto dell´Osservatorio sulle trasformazioni economiche e sociali del Friuli Venezia Giulia, realizzato dall´Ires Fvg (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali) e presentato il 2 luglio nella sede della Regione a Udine. Dalla ricerca ("ci consente di leggere meglio la realtà regionale"), realizzata annualmente grazie al sostegno dell´Amministrazione regionale, "emerge una tenuta sostanzialmente positiva degli strumenti che la Regione ha messo in questi anni a disposizione delle imprese e delle famiglie per fronteggiare la crisi", ha commentato l´evento l´assessore alla Cultura Roberto Molinaro. All´incontro si è parlato della dimensione economica e sociale della crisi nella nostra regione: in un anno, tra il 2008 e il 2009, si stima un calo del numero degli occupati pari a oltre 13 mila unità; nel triennio 2006-2009 il numero delle imprese attive è diminuito di circa il 2 p.C. Pari a 1.673 unità imprenditoriali in meno. Per quanto riguarda quest´ultimo calo (soprattutto nelle Province di Trieste e Gorizia), l´assessore Molinaro ha richiamato l´attenzione sulla necessità di inserire in modo strategico all´interno soprattutto delle istituzioni scolastiche alcuni percorsi di sviluppo della mentalità imprenditoriale. In merito all´impatto sociale della crisi (la ricerca parla di un tasso di povertà relativa del 6 p.C., ma gli utenti dei servizi socio-assistenziali dei Comuni rappresentano il 3 p.C. Della popolazione complessiva), l´assessore Molinaro ha ricordato come vi sia "un´assoluta esigenza di tarare meglio la risposta dei servizi sul territorio soprattutto in termini di flessibilità per intercettare meglio gli effettivi bisogni della popolazione". "Per far fronte a queste nuove condizioni di povertà - ha spiegato Molinaro - sarà necessario recuperare la socialità all´interno delle nostre comunità che è fondamentale per la coesione sociale, senza la quale è difficile non solo affrontare i momenti di crisi, ma anche immaginare politiche di sviluppo". La ricerca evidenzia anche la necessità di una riorganizzazione della struttura produttiva regionale volta a far emergere un tessuto di imprese di media dimensione maggiormente strutturate e competitive sui mercati internazionali. Dai dati emergono i notevoli cambiamenti in atto nella destinazione dell´export regionale: mentre negli ultimi anni la quota dell´export destinato al mercato interno europeo è passata dal 65 p.C. (2004) al 53 p.C. (2009), le imprese regionali si rivolgono sempre di più verso le aree del mondo con maggiori potenzialità di crescita, in particolare i paesi Bric (India, Russia, Cina, Brasile).  
   
 

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