Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 06 Luglio 2010
 
   
  REPUBBLICA CARNIA CERTIFICA AUTONOMIA DEL FVG

 
   
  Udine, 6 luglio 2010 - "Quando saremo alla fine di questo percorso scientifico rigoroso sull´esperienza della ´Repubblica della Carnia, le radici della libertà e della democrazia´, avremo una ragione in più per ribadire e riconfermare la validità dell´autonomia del Friuli Venezia Giulia". Così il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha concluso ieri a Udine la conferenza stampa sulla presentazione del progetto sulla Repubblica della Carnia, che la Regione sta portando avanti assieme all´Università di Udine, rappresentata dal rettore, Cristiana Compagno. Erano presenti anche l´assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro, sindaci di alcuni dei Comuni carnici e del Cadore che appartennero a quell´esperienza, esponenti della Resistenza e studiosi. Un progetto "che nasce dalle sollecitazioni di Giovanni Spangaro, imprenditore di Ampezzo che fece la Resistenza col nome di Terribile: la sua idea, che abbiamo fatto nostra, era di legare questo momento della nostra storia al 150.Mo anniveresario dell´Unità d´Italia - ha affermato Tondo -. Un momento storico, quello della Carnia, importante non solo per noi, ma per la stessa idea di democrazia, sulla quale sarebbero state fondate, a guerra conclusa, la nuova Italia e la nuova Europa. Per questi motivi la Regione, trovato nell´Università del Friuli il partner scientifico, ha ritenuto di far propria l´iniziativa". Anche per Compagno, "nella Repubblica della Carnia troviamo i segni della nostra Costituzione. Lì abbiamo visto i primi segnali di democrazia partecipativa, il voto alle donne, l´idea di scuola libera. Tutti valori da tenere ben presenti e da ritrovare specie in momenti di crisi". La presenza dell´Università nel progetto "è il frutto della finalità stessa dell´Ateneo - ha continuato il rettore -: ovvero promuovere progetti per la valorizzazione della storia e della cultura del Friuli. Da qui un progetto che non si esaurisce in un qualche incontro, ma strutturato secondo precise linee scientifiche e didattiche per favorire lo scambio intergenerazionale. Per questo abbiamo stretto un accordo con l´Ufficio Scolastico Regionale". Il progetto, quindi, prevede quattro diversi momenti: un percorso didattico multimediale rivolto alla scuola secondaria da inserire nell´ambito del nuovo insegnamento "Cittadinanza e Costituzione", per il quale vi è la collaborazione della De Agostani Scuola; un convegno internazionale di studi storici per presentare nuove ricerche e comparare l´esperienza della Zona Libera della Carnia e dell´Alto Friuli a quella di altre zone partigiane in Italia e all´estero; un film-documentario (realizzato dal Corso di laurea in scienze e tecnologie multimediali della stessa Università di Udine) girato sui luoghi della storia che raccolga le testimonianze degli ultimi protagonisti dell´esperienza; un progetto di percorso di turismo storico e ambientale nei luoghi della Resistenza. Il tutto supportato da un sito internet nel quale confluiranno i materiali e a disposizione di tutti (sarà visibile on line nei prossimi giorni). Proprio sugli aspetti "non effimeri" del progetto "che anzi vuole avere sviluppi ulteriori" ha posto attenzione Molinaro. "Oltre al fatto di vedere lavorare assieme due istituti come la Regione e l´Università di Udine, il progetto ha validità perché aumenta le conoscenze di un limitato ma fondamentale periodo storico e perché fa diventare la storia e la cultura risorse per lo sviluppo del territorio". In particolare, l´assessore ha sottolineato gli aspetti didattici del progetto: "della Repubblica della Carnia, delle sue motivazioni e dei suoi sviluppi non si parla nella scuola e quindi è bene farlo attraverso i percorsi didattici; il film-documentario potrà favorire la diffusione; gli aspetti storici legati al turismo vanno nel senso di dare risposte ai sempre più numerosi viaggiatori (in Italia questo tipo di turismo è già al 37 per cento ed è in crescita) che vogliono conoscere storia, arte, ambiente, tradizioni di un territorio". La Repubblica partigiana della Carnia e dell´Alto Friuli: tra luglio e dicembre 1944 nacque e si consumò uno dei più significativi episodi di resistenza al regime nazifascista: la Zona Libera della Carnia e dell´Alto Friuli. Per alcuni mesi un´area di 2.500 kmq tra Friuli e Veneto, comprendente circa 90 mila abitanti e oltre quaranta Comuni friulani e veneti (Lorenzago di Cadore, Sappada), venne affrancata al Reich hitleriano a cui era stato annesso tutto il Friuli Venezia Giulia. Con la costituzione di una Giunta di Governo (26 settembre - 9 ottobre) la zona divenne Repubblica Partigiana: vi si sperimentò un eccezionale spazio di libertà e democrazia, che nacque dal confronto, non senza contrasti ma nella consapevolezza della necessità di ricostruire la Nazione, tra le forze che sin dall´8 settembre animavano la resistenza in Carnia e che significativamente avevano già dato vita a un comando unitario sotto il quale combattevano i partigiani di qualsiasi estrazione ideologica. In questa particolare congiuntura vennero prefigurate e in parte introdotte significative novità. La Repubblica partigiana della Carnia e dell´Alto Friuli fu presto travolta da una sanguinosa repressione, ma indicò concretamente agli occhi della gente del Friuli e di tutta Italia la strada che avrebbe condotto il Paese verso la rinascita.  
   
 

<<BACK