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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Luglio 2010
 
   
  TRENTO: SICUREZZA, UNA MAPPA PER LE FUTURE COMUNITA´ DI VALLE UNA RICERCA SUI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI E UN PROGETTO PILOTA SULLE SANZIONI AMMINISTRATIVE E GLI INCIDENTI STRADALI CON L´UTILIZZO DELLA TECNOLOGIA GIS

 
   
   Trento, 6 luglio 2010 - La definizione di nuovi profili di sicurezza per i territori governati dalle attuali e future Comunità di valle; il monitoraggio del fenomeno dei minori stranieri non accompagnati; un progetto pilota, unico in Italia, per l´utilizzo della tecnologia Gis al fine di scoprire dove si concentrano maggiormente le sanzioni elevate dalla polizia municipale e la loro correlazione con gli incidenti stradali. Sono queste le tre attività sulle quali, in sinergia con Transcrime, si concentrerà quest´anno l´Osservatorio per la sicurezza nel Trentino. Il programma d´intervento è stato approvato dalla Conferenza provinciale per la sicurezza, che si è riunita ieri per la prima volta dopo la sua costituzione, il 17 giugno scorso. A presiedere i lavori il presidente della Provincia, Lorenzo Dellai, affiancato da Aldo Zanetti, responsabile per il Progetto speciale di supporto e coordinamento interventi in materia di sicurezza. La "Conferenza" è composta dagli assessori competenti nelle materie che riguardano le politiche per le autonomie locali, l´urbanistica, l´ambiente, la salute, le politiche sociali, il commercio e il turismo, la cultura, l´istruzione e le politiche giovanili. Ne fanno parte inoltre il presidente del Consorzio dei Comuni; il presidente del Comprensorio Alto Garda e Ledro, il sindaco del Comune di Pinzolo, in rappresentanza dei comuni periferici; i sindaci dei comuni di Trento e Rovereto; il direttore dell´Azienda provinciale per i servizi sanitari; sei rappresentanti tra imprenditori, operatori del privato sociale, volontariato e sindacati. Presiede la "Conferenza" il presidente della Provincia e ai suoi lavori sono invitati il Commissario del Governo, il presidente del Tribunale di sorveglianza, il presidente del Tribunale per i minorenni e il delegato vescovile per la pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Trento. "La filosofia della legge in materia di sicurezza - ha spiegato Dellai aprendo i lavori della Conferenza - è quella di tenere viva l´attenzione alla sicurezza intesa nella sua accezione più integrata nell´ottica della prevenzione". Conoscere prima per anticipare i rimedi: è questa la linea sulla quale Osservatorio (organismo composto dai Dipartimenti provinciali più coinvolti nelle materie afferenti il tema della sicurezza) e Transcrime hanno impostato, sulla base della convenzione sottoscritta lo scorso anno, la propria attività. Con una particolare attenzione all´utilizzo di nuove tecnologie e modalità innovative di controllo e monitoraggio dei fenomeni che, al di là della loro specifica connotazione "criminale", contribuiscono a determinare la percezione di insicurezza da parte dei cittadini. Posto che - come ha spiegato il professor Ernesto Savona, direttore di Transcrime - ci troviamo di fronte al grande problema di oggi costituito dal conflitto tra le condizioni buone della sicurezza oggettiva e la percezione cattiva di quella soggettiva, per cui "più si parla di sicurezza più cresce l´insicurezza". Una sfasatura che si risolve - questa la convinzione dell´Osservatorio per la sicurezza - disponendo e fornendo alla comunità informazioni corrette, precise e mirate sul territorio. Così, ad esempio, il miglioramento progressivo delle basi dati e la georeferenzialità degli eventi criminali potranno permettere di capire dove si concentrano i reati e perchè, producendo un sistema di segnali che man mano anticipano l´evento, si accresce la capacità di previsione e di prevenzione. Per quanto riguarda le tre linee d´intervento approvate, particolare importanza assume la definizione dei nuovi profili di sicurezza per le Comunità di valle. Dal 2005, i profili di sicurezza sono schede dati che fotografano, per ogni territorio del Trentino, lo stato della sicurezza presentando informazioni sulla criminalità (denunce e autori di reato) e su altri aspetti del vivere sociale (popolazione residente, disgregazione familiare e livelli educativi, tessuto socio-economico, mercato del lavoro, ecc.) che possono avere una relazione con la criminalità. Con la creazione delle Comunità di valle, si vuole ora costruire un sistema di indicatori più aggiornato e perfezionato. Tali nuovi profili di sicurezza saranno illustrati e discussi, a partire dal prossimo autunno, in una serie di incontri sul territorio. Parallelamente sarà promossa una nuova raccolta dati on line sulla percezione del rischio da parte dei sindaci, al fine di arrivare alla definizione di "indicatori di rischio locali". Una novità inserita per favorire un maggiore protagonismo degli enti locali quali soggetti centrali per la produzione di sicurezza. La seconda azione riguarda i minori stranieri non accompagnati (Msna). Una recente indagine dell´Anci indica che in Italia ne sono stati contattati o presi in carico dai servizi 7.216, dei quali quasi un terzo si trova nel Nord Est. Nel 2008 in Trentino sono entrati in contatto con i servizi 151 minori (+ 19,8 % rispetto al 2006), il 90 per cento dei quali ha dai 15 anni in su. L´attenzione, qui, va posta in particolare sulla transizione all´età adulta, che per i minori stranieri non accompagnati rappresenta uno snodo estremamente critico della loro vita e che si colloca all´interno di un sistema normativo e di presa in carico del soggetto poco chiaro e frammentato. Ciò che l´Osservatorio per la sicurezza e Transcrime intendono fare, con la collaborazione di alcune associazioni di volontariato, è approfondire, a livello locale, la conoscenza di tale fenomeno, ricostruendo i percorsi di vita che gli adulti ex Msna hanno seguito una volta raggiunta la maggiore età e dunque dopo essere usciti dal sistema di presa in carico dei Servizi. Comprendere come tali persone gestiscono la quotidianità, consente di capire le ricadute sociali (in termini di marginalità, devianza, rischio, ecc.) dei percorsi di alcuni ex Msna. Tutto ciò per elaborare strategie d´intervento ancora più efficaci rispetto a quelle già esistenti a livello locale. Particolarmente innovato e inedito per l´Italia è, infine, il Progetto pilota sulle sanzioni amministrative, che prevede l´utilizzo delle tecniche Gis. La disponibilità di dati georeferenziati sulle sanzioni amministrative elevate in particolare dalla Polizia municipale e sugli incidenti stradali, può essere utile per studiare se e come questi eventi sono correlati spazialmente tra loro e, una volta fatto questo, per capire come gestire e organizzare al meglio le attività delle Forze dell´ordine in un´ottica di prevenzione. Due sono gli obiettivi di questa terza azione: 1) identificare dove si concentrano i diversi tipi di sanzioni e i luoghi che attirano i "violatori recidivi"; 2) analizzare le possibili relazioni spaziali tra sanzioni, incidenti stradali e alcune caratteristiche del contesto urbano. In base ad una ricerca americana si è visto ad esempio che ben il 74 % degli incidenti stradali che coinvolgono pedoni avvengono in zone in cui non sono effettuati controlli del traffico. La ricerca che farà Transcrime intende appunto verificare se l´attività di controllo svolta in determinate zone della città ed orari provochi una riduzione degli incidenti stradali in quelle zone o orari oppure se determini una diffusione dei benefici in aree limitrofe. Alla Conferenza provinciale per la sicurezza si è anche parlato di altri fenomeni che contribuiscono a creare "insicurezza", quali i furti d´auto (particolarmente concentratri in località vicine ai caselli autostradali), l´accattonaggio e il suo controllo da parte di organizzazioni non direttamente qualificabili come racket, i furti nei cantieri ai danni delle imprese, gli eventi calamitosi, per i quali tramite il Progetto Arca si sta predisponendo uno specifico archivio.  
   
 

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