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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Luglio 2010
 
   
  FONDI UE, DE FILIPPO “PATTO STABILITÀ DARÀ COLPO DI GRAZIA" IL GOVERNATORE DELLA REGIONE BASILICATA LEADER NELL’IMPIEGO DI FONDI UE PUNTA IL DITO CONTRO IL GOVERNO: “PER LE REGIONI SOLO VINCOLI E OFFESE”

 
   
   Potenza, 6 luglio 2010 - “Il fatto che la Basilicata sia unanimemente riconosciuta come la “Regione miracolo” per la spesa dei fondi Ue mi dà la possibilità di indicare quali e dove sono i problemi del mancato funzionamento dei meccanismi di spesa che non sono nè tutti nè in maggior parte da addebitare alle Regioni come ha fatto il ministro Tremonti che dovrebbe guardare di più alle strutture ministeriali”. Il governatore Lucano Vito De Filippo va al contrattacco rispetto alla polemica nata con l’accusa di “cialtroneria” lanciata alle Regioni del Sud dal ministro dell’Economia. E punta il dito verso Roma. “La responsabilità - spiega - è a ben vedere del Governo ed è doppia: non l´ha esercitata politicamente e siede nei comitati di sorveglianza sulla gestione dei fondi. E questo, va precisato, nell’arco di molti anni in cui lo stesso Ministro Tremonti aveva responsabilità di governo mentre pare accorgersi del problema solo ora. E se ne accorge in un momento in cui il problema è per certi aspetti minore: i programmi sono sempre partiti in modo più lento per evidenziare una capacità di spesa più marcata nell’ultimo periodo della programmazione. “Tuttavia – spiega De Filippo – il problema c’è ma anche in questo bisogna capirne i motivi: il ritardo è determinato anche dall´assenza dei Fas (sia come fondi di sponda che come cofinanziamenti di interventi). E la responsabilità è ancora una volta centrale. Quanto, invece, ai Fondi strutturali europei può essere indicata addirittura come responsabilità la scelta di non aver speso pur di spendere. E la relazione della Commissione Ue dice, nero su bianco, che il mancato successo per l’impiego di questi fondi dipende dall´assenza di politiche nazionali per lo sviluppo. Responsabilità, ancora una volta, ch enon è assolutamente in capo alle Regioni, del Sud come del Nord”. Ma per il presidente De Filippo, al male potrebbe seguire addirittura il peggio. “Il patto di stabilità che non esclude il cofinaziamento nazionale dei programmi di spesa europei – denuncia - blocca e bloccherà definitivamente la spesa della quota comunitaria. Non si spenderà, non si realizzerà, non si apriranno i cantieri, non si darà lavoro alle imprese e ai lavoratori e, ancora una volta, le Regioni saranno impotenti rispetto a quelel che sono scelte centrali. Una situazione che vede le Regioni subire i vincoli del Governo centrale e, ultimamente, sopportarne anche le offese”.  
   
 

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