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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Luglio 2010
 
   
  TAGLI PESANTI, CERCHEREMO DI SALVARE L´ISTRUZIONE LA REGIONE TOSCANA VUOL FAVORIRE LA NASCITA DI NU OVE UNIONI DI COMUNI

 
   
  Firenze, 6 luglio 2010 - «Senza risorse adeguate non c´è futuro per i piccoli Comuni toscani». I sindaci delle 138 amministrazioni comunali con meno di cinquemila abitanti sono preoccupati per i tagli imposti dalla manovra del governo all´esame del Parlamento. Stamani, presente anche il segretario generale dell´Anci Alessandro Pesci, hanno incontrato l´assessore ai rapporti con gli enti locali on. Riccardo Nencini. Il rischio, gli hanno ripetuto, è quello di una forte penalizzazione delle zone meno avvantaggiate. La manovra ridimensiona infatti servizi fondamentali per i cittadini, come trasporto scolastico e assistenza sociale. «I tagli sono pesantissimi – conferma l´assessore ai rapporti con gli enti locali della Toscana, on. Riccardo Nencini –: diretti e indiretti. La manovra taglia le risorse due volte: quelle che arrivano ne lle casse dei Comuni direttamente da Roma e quelle che vi finivano transitando per la Regione». La giunta regionale si impegnerà comunque a non comprimere le spese per l´istruzione. L´assessore Nencini lo ha ribaduto anche stamani, impegnandosi, dopo l´incontro, ad illustrare agli assessori competenti le preoccupazioni dei piccoli comuni per quanto riguarda la continuità di una serie di servizi. «Ci adopereremo inoltre per favorire la nascita di nuove unioni di Comuni – aggiunge -, una forma di gestione associata di funzioni che consente alle amministrazioni comunali, soprattutto a quelle più piccole, di risparmiare o di offrire con le stesse risorse servizi che non c´erano o migliori, grazie ad economie di scala». Le Unioni di Comuni oggi in Toscana sono sei: dovranno crescere. Le gestioni associate, che a volte possono riguardare anche un solo servizio, sono state 645 l´anno scorso e coinvolgevano 248 dei 287 comuni toscani. Nel 2002 erano 111, quasi sei volte di meno. I piccoli comuni rappresentano una realtà molto significativa anche a livello di beni culturali e artistici, con un importante tessuto economico e sociale. «Siamo consapevoli della gravità della situazione e della necessità di concorrere al risanamento - ha spiegato il coordinamento che li rappresenta stamani a Nencini -, ma la manovra èassolutamente insostenibile, sia per i tagli ai trasferimenti, sia per il blocco del personale e per una serie di norme che di fatto rischano di paralizzare i Comuni». Il confronto ha riguardato anche i futuri assetti istituzionali, ad iniziare dalla Comunità Momtane, di competenza della Regione. L´assessore ha preannunciato a breve un tavolo con Anci, Upi e Uncem. Il coordinamento ha chiesto il massimo coinvolgimento dei piccoli comuni sulle scelte che li vedono fra i protagonisti.  
   
 

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