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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Luglio 2010
 
   
  UMBRIA, PRESIDENTE MARINI: “PER LE IMPRESE PIÙ INNOVAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE”

 
   
  Perugia, 6 luglio 2010 – “Più innovazione e più internazionalizzazione. Questo è ciò che occorre al nostro sistema di imprese e come Regione ci impegneremo affinché le imprese possano essere accompagnate, e magari, indotte a intraprendere questa strada, l’unica in grado di determinare maggiore produttività e quindi sviluppo e benessere”. E’ quanto affermato ieri dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso dell’intervento di chiusura del seminario di presentazione del Rapporto Met (Monitoraggio Economia e Territorio) 2009, “Imprese e politiche in Umbria, la crisi e i cambiamenti nelle strategie di crescita” presentato ieri a Perugia. “Sarà questa l’azione centrale che come Governo regionale intendiamo portare avanti sin da subito, garantendo anche adeguate risorse. Le politiche pubbliche devono assolutamente essere indirizzate in questa direzione, soprattutto di fronte alla crisi economica globale perché è solo elevando la nostra capacità competitiva che si potrà affrontare meglio la crisi. E’ su innovazione e ricerca da una parte, e internazionalizzazione dall’altra parte, che tutti insieme dobbiamo agire”. Sempre riferendosi al Rapporto Met la presidente ha sottolineato come esso confermi “le criticità strutturali” dell’economia regionale che proprio l’attuale crisi rischia di accentuare. E’ dunque necessario agire subito con una “nuova generazione” di politiche pubbliche che, salvaguardando quanto di positivo è stato fatto è c’è nell’economia regionale, “sappia ora guardare al futuro, fatto di produzioni di qualità, le sole che possono offrire maggiore valore aggiunto in termini di sviluppo e reddito per le imprese, come per i lavoratori e quindi per il benessere collettivo”. “Deve però essere chiaro che le politiche pubbliche non sono il frutto di scelte centrali, o peggio ancora dirigistiche della Regione, bensì il risultato del confronto e della concertazione con tutti i soggetti interessati, a partire ovviamente dalle associazioni delle imprese come dei lavoratori e delle professioni. Insomma, come Regione non intendiamo affatto dire alle imprese cosa devono fare, bensì accompagnarle, e magari in alcuni casi indurle a fare ciò che da sole forse non farebbero o non riuscirebbero a fare”.  
   
 

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