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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Luglio 2010
 
   
  PESCA. VENETO, EMILIA ROMAGNA E FRIULI VENEZIA GIULIA PER COSTITUZIONE DISTRETTO ALTO ADRIATICO

 
   
  Gli assessori alla pesca del Veneto Franco Manzato, dell’Emilia Romagna Tiberio Rabboni e del Friuli Venezia Giulia Claudio Violino si sono incontrati ieri pomeriggio a Venezia in vista della costituzione del Distretto della Pesca nell’Alto Adriatico, previsto da uno specifico decreto ministeriale “partorito” dopo anni di discussioni. Lo scopo è di attivare uno strumento ritenuto potenzialmente molto utile per dare nuove prospettive e opportunità al settore, messo tra l’altro in difficoltà dalle disposizione europee relative all’attività di pesca nel Mediterraneo, che penalizzano la pesca costiera così come è stata tradizionalmente praticata dalle marinerie delle tre regioni interessate. Rispetto alle modalità di costituzione del Distretto, i tre assessori ritengono tuttavia che il decreto abbia contenuti centralistici a fronte della politica di federalismo portata avanti del governo Berlusconi. Verrà pertanto chiesto a ministro Giancarlo Galan e al sottosegretario Antonio Bonfiglio un aggiornamento circa la rappresentanza nel Comitato di Gestione e la sua presidenza, attualmente prevista in capo a delegati ministeriali. Altro adeguamento sarà chiesto per la nomina degli esperti, per i quali è attualmente previsto il cosiddetto “concerto” con il ministero, mentre non può mancare una rappresentanza delle marinerie. Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia chiederanno inoltre che vengano attivati ammortizzatori per la piccola pesca, attualmente non previsti, e un bando specifico per contributi alla demolizione delle imbarcazioni della piccola pesca in Alto Adriatico. Questa parte di mare, peraltro, coinvolge anche Slovenia e Croazia, la prima membro dell’Unione Europea e soggetta, come le Regioni italiane, alle norme comunitarie di settore, la seconda invece che non fa parte dell’Ue e non deve sottostarne ai vincoli. Da questo punto di vista sarà assolutamente importante l’attività di coordinamento ministeriale nei confronti dei governi di questi due Paesi. “Dobbiamo arrivare ad una politica territoriale importante per la valorizzazione, la tutela e l’imprenditorialità peschereccia – ha sottolineato Manzato - con una visione strategica comune rispetto alla produzione interregionale”. “Dobbiamo mettere in campo una strategia comune a lungo termine – ha detto dal canto suo Rabboni – assicurando una governance condivisa col ministero. Il Distretto potrà avere effetti positivi per le nostre realtà regionali, dando uniformità alle scelte nelle questioni fondamentali”. Claudio Violino ha infine prospettato prospettato la futura “apertura del Distretto a Croazia e Slovenia, per arrivare a un totale coordinamento delle attivita´ di pesca nell’ intero Alto Adriatico, dove il regolamento europeo 1967/2006 sta creando notevoli problemi”.  
   
 

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