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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Luglio 2010
 
   
  L´UE APRE UN DIBATTITO PUBBLICO SUL FUTURO DELLE PENSIONI

 
   
  Bruxelles, 8 luglio 2010 - La Commissione europea apre dal 7 luglio (fino al 15 novembre) una consultazione pubblica a livello europeo sui modi per garantire pensioni adeguate, sostenibili e sicure e sulle migliori possibilità che ha l’Ue di sostenere gli sforzi nazionali in questo senso. L´invecchiamento della popolazione in tutti gli Stati membri ha posto i sistemi pensionistici esistenti sotto un´enorme pressione, accentuata dalla crisi economica e finanziaria. Il documento di consultazione, un Libro verde, pone una serie di domande e invita tutte le parti interessate a comunicare osservazioni, opinioni e idee per affrontare il problema delle. Presentando il documento di consultazione, con il pieno appoggio dei commissari Olli Rehn (Affari economici e monetari) e Michel Barnier (Mercato interno e servizi), László Andor, commissario Ue per l´Occupazione, gli affari sociali e l´integrazione ha dichiarato: "Entro il 2060 si prevede che il numero di pensionati in Europa raddoppi rispetto a quallo di quanti finanziano le loro pensioni - la situazione attuale è semplicemente insostenibile. Nell´affrontare tale sfida occorre verificare attentamente l´equilibrio tra periodi lavorati e periodi trascorsi in pensione. Il commissario Andor ha aggiunto: "Ci troviamo di fronte a una scelta fra pensionati più poveri, contributi pensionistici più elevati o un maggior numero di persone che lavorano di più e più a lungo. Garantire che la vecchiaia non sia sinonimo di povertà è uno dei grandi successi del modello sociale europeo. Si tratta di una promessa che dobbiamo continuare a mantenere ed il dialogo che avviamo oggi dovrebbe aiutare gli Stati membri a prendere le decisioni giuste per garantire che i sistemi pensionistici siano adeguati allo scopo". Il Libro verde esamina il quadro pensionistico europeo in modo completo ed integrato, sfruttando le sinergie della politica economica e sociale e della regolamentazione dei mercati finanziari. È per questo che in esso sono trattati numerosi temi, come: il prolungamento della vita attiva, il mercato interno delle pensioni, la mobilità delle pensioni attraverso l´Ue, le lacune della normativa Ue, il futuro regime di solvibilità per i fondi pensione, il rischio di insolvenza dei datori di lavoro, un processo decisionale informato e la governance a livello dell´Unione. Esso mira in particolare ad affrontare le seguenti questioni: garantire redditi da pensione adeguati e la sostenibilità a lungo termine dei sistemi pensionistici; conseguire il giusto equilibrio tra lavoro e pensione e facilitare il prolungamento della vita attiva; eliminare gli ostacoli per le persone che lavorano in diversi paesi dell´Ue, come pure gli ostacoli al mercato interno dei prodotti pensionistici; rendere le pensioni più sicure, nel quadro della recente crisi sconomica, sia nell’immediato che a lungo termine; garantire che le pensioni siano più trasparenti affinché i cittadini possano prendere decisioni informate sui propri redditi da pensione. La consultazione è un´iniziativa congiunta dei commissari Andor, Barnier (Mercato interno e servizi) e Rehn (Affari economici e monetari) e riguarda sia le politiche economiche e sociali che la regolamentazione del mercato finanziario. Non presenta proposte politiche concrete, ma intende raccogliere opinioni su possibili azioni future a livello europeo. Il periodo di consultazione durerà quattro mesi (sino al 15 novembre 2010), durante i quali chiunque abbia un interesse per l´argomento può presentare le proprie opinioni su un sito web La vostra voce. La Commissione europea analizzerà poi tutte le risposte ottenute e considererà le migliori linee d´azione per il futuro con cui affrontare queste problematiche a livello Ue. Contesto - Garantire un reddito da pensione adeguato e sostenibile per i cittadini Ue è attualmente una priorità per l´Unione e continuerà ad esserlo in futuro. Conseguire questi obiettivi in un´Europa che invecchia costituisce una sfida di rilievo. La maggior parte dei paesi dell´Ue ha cercato di prepararsi a questa situazione riformando i propri sistemi pensionistici. Nel 2008 erano quattro le persone in età lavorativa (15-64 anni) per ogni cittadino Ue di 65 anni o più. Entro il 2060 tale rapporto diventerà di due ad uno. La recente crisi economica e finanziaria ha aggravato e amplificato l´impatto di queste tendenze demografiche. Le difficoltà a livello di crescita economica, bilanci pubblici, stabilità finanziaria ed occupazione hanno reso più urgente l´adeguamento delle pratiche di pensionamento e delle modalità di accumulo dei diritti alla pensione. La crisi ha mostrato che occorrono maggiori sforzi per migliorare l´efficienza e la sicurezza dei regimi pensionistici. Da una recente indagine Eurobarometro è emerso che il 73% dei cittadini dell´Unione si aspetta chiaramente prestazioni pensionistiche ridotte o ritiene di dover posticipare la propria pensione o risparmiare di più per la vecchiaia (cfr. Ip/10/773). Il 54% teme che il proprio reddito durante la vecchiaia sia insufficiente a garantire una vita dignitosa, come pure la maggior parte degli intervistati in 17 dei 27 Stati membri dell´Ue.  
   
 

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