Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Luglio 2010
 
   
  TRENTO: FIAVÉ, SOLO LATTE PRODOTTO DAI SOCI

 
   
   La ulteriore conferma che il latte lavorato a Fiavé è conferito esclusivamente dai soci viene dall’Azienda Sanitaria provinciale, che ha terminato ieri le verifiche richieste dal Ministero della Salute sull’origine delle materie prime che componevano i lotti della mozzarella oggetto di colorazione anomala. “Le verifiche che abbiamo fatto – afferma il dott. Luciano Azzolini, veterinario del servizio di Tione dell’azienda Sanitaria - riguardano la tracciabilità e rintracciabilità delle materie prime in entrata nel caseificio dal primo giugno ad oggi. Il sistema di rintracciabilità del latte segue una procedura ben codificata ed è rispettato. La tracciabilità del latte che entra tramite gli automezzi che convogliano il latte a Fiavé è stata controllata tramite i documenti sui mezzi (le cosiddette “strisciate”), la verifica dei pesi e l’attribuzione del relativo lotto. Una verifica specifica e completa è stata fatta in particolare per i lotti oggetto di ritiro. Mediamente nel caseificio entrano dai 500 ai 600 quintali di latte al giorno, e nel periodo di riferimento relativo alla verifica circa 250-300 quintali al giorno sono stati destinati alla mozzarella biologica e non. Abbiamo verificato tutte le schede di produzione e i registri che sono istituiti presso il manuale di sicurezza alimentare dello stabilimento, abbiamo verificato la corrispondenza tra il latte effettivamente lavorato e il prodotto finito e venduto, con la debita trasformazione relativamente alla resa, pari a circa dal 12 al 13%. Inoltre abbiamo verificato i documenti di trasporto di tutto lo stabilimento, al fine di intercettare eventuale latte diverso da quello dei soci produttori. Questo controllo ha dato esito negativo, pertanto si può dichiarare che relativamente alle verifiche da noi fatte non è entrato latte diverso da quello dei soci”. A proposito di pseudomonas“ci sono dei patogeni che non sono visibili – afferma il dottor Azzolini - ma sono molto più pericolosi dei batteri pseudomonas che hanno un impatto violento sul consumatore finale ma di limitata patogeneticità. In letteratura ci sono rilevanze di positività a questo germe fin dal 1986. E’ un microrganismo “malandrino” perché ubiquitario, con alta capacità di adattamento. Si fa sempre più strada l’ipotesi di competizione fra germi effettivamente patogeni e questo tipo di germe, che prende il sopravvento in ambiente con scarsa competizione con altri germi. Paradossalmente, proprio l’abbattimento di altri germi pericolosi per la salute ha favorito la diffusione dello pseudomonas. Per quanto riguarda le attrezzature della lavorazione – prosegue il dott. Azzolini - già da tempo esse sono oggetto di manutenzione, e il manuale di sicurezza individua i pericoli, quelli che sono più in agguato e che il servizio veterinario verifica regolarmente nella sua applicazione. Questa è una azione svolta dal servizio veterinario regolarmente e nel rispetto della normativa. Per quanto riguarda la messa in funzione dello stabilimento, il nostro ruolo è quello della tutela al massimo della sicurezza degli alimenti che entrano sul mercato, e pertanto dobbiamo concedere garanzie assolute affinché questo problema si risolva e non si ripresenti”.  
   
 

<<BACK