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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Luglio 2010
 
   
  ESODOC: DALL’AFRICA AL CANADA, DUE ESPERIENZE A CONFRONTO TANTE STORIE AL WORKSHOP DI ZELIG IN COLLABORAZIONE CON LA TRENTINO FILMCOMMISSION

 
   
  Trento, 8 luglio 2010 - Sia che si tratti di dare voce a Adrienne, giovane madre senza tetto in una città come Toronto, o a Iness, vittima della violenza domestica in un piccolo villaggio nello Zambia, Samfya, il video partecipato si rileva uno strumento potente capace di raccontare in modo autentico ed efficace le storie di chi vive ai margini, rivelandosi un ottimo mezzo per incentivare processi di cambiamento, spesso con esiti inaspettati, nelle comunità in cui sono ambientate. Il video partecipato, rispetto ad un documentario classico, vede il coinvolgimento attivo dei protagonisti e dei membri della loro comunità nella sua realizzazione. Si capovolgono i ruoli: le storie non devono essere introdotte o inventate dal regista, ma sono semplicemente nella realtà e chiedono di essere raccontate, anzi sono gli stessi protagonisti a chiedere di poter imparare ad usare la telecamera per raccontare e raccontarsi. Principio imprescindibile che ha ribadito più volte ieri mattina Abibata Mahama, filmmaker e docente per Film Africa ( www.Filmafrica.net/ ), nella sua lezione ad Esodoc, il workshop europeo promosso da Zelig Scuola di Documentario di Bolzano con il supporto del programma europeo Media e in collaborazione con la Trentino Filmcommission e la Provincia Autonoma di Trento che si sta svolgendo in questi giorni a Tenno. A Samfya (Zambia), ad esempio, ha lavorato con un gruppo eterogeneo di donne (erano presenti donne disabili e di diverso grado di istruzione), con cui ha realizzato diversi film, storie intense e toccanti specchio della comunità locale, come la storia di Azarra, 13 anni, costretta da una grave malformazione a camminare a quattro zampe e per questo impossibilitata ad andare a scuola come i suoi fratelli. “Fare video partecipato – ha continuato Abibata Mahama – significa soprattutto fare advocacy. Alle nostre proiezioni a volte arrivano 300-400 persone che poi discutono animatamente dei problemi trattati nei film. Le donne coinvolte nel progetto hanno preso coscienza dell’importanza di poter esprimere la propria voce, anche presso le sedi dei loro governi. Nel caso di Azarra, siamo riusciti addirittura a raccogliere il denaro per aiutare la famiglia ad affrontare l’operazione ed ora Azarra, seppur aiutata dalle stampelle, cammina.” Video partecipato dunque per combattere la povertà, l’ignoranza, la violenza, l’ingiustizia. D’accordo su questo punto anche Caterina Cizek che ha riportato la sua esperienza svoltasi da tutt’altra parte del globo, a Toronto, con un progetto cross mediale commissionato dalla National Film Board of Canada e premiato con il Webby Award (secondo il New York Times l’Oscar di internet). A fianco di medici, infermieri e pazienti ha seguito la vita quotidiana dell’ospedale cittadino di St. Michael, impegnato a ridurre le disuguaglianze in campo sanitario, convinto che la salute non sia solo un affare privato dell’ospedale, ma parta dal contesto in cui le persone vivono e lavorano. In cinque anni di lavoro il progetto filmmakersinresidence – www.Nfb.ca/filmakersinresidence  -, è stato più che prolifico (un cofanetto dvd, cd-rom, una piattaforma web), ma soprattutto ha dimostrato come la telecamera e i nuovi media possono aiutare a migliorare la salute dei pazienti. Come nel caso di Jess, 19 anni. In attesa di un figlio, ma senza fissa dimora, ha partecipato al workshop Photovoice del St Michael dove insieme a lezioni di blog e foto accompagnate da un pasto abbondante ha potuto confrontarsi con personale qualificato sui problemi della gravidanza. Non solo. Insieme a Meghan, Adrienne e Dj, altre ragazze come lei, ha usato il blog e le loro foto (esposte in punti nevralgici della città) per far sentire la loro voce: nella città di Toronto più di 300 giovani donne senza fissa dimora partoriscono all’anno e le strutture per accoglierle insieme ai loro bambini sono assolutamente carenti.  
   
 

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