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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Luglio 2010
 
   
  NOTTE DI MEZZA ESTATE A NERVI IL 14 LUGLIO: LA WOLFSONIANA APERTA FINO ALLE 24 PER “NOVECENTO A TAVOLA”, QUATTRO SALE DA PRANZO IN MOSTRA PER RIPERCORRERE STILI DI VITA E CAMBIAMENTI SOCIALI DEL SECOLO BREVE IN MOSTRA L´AUTARCA IL "TAVOLO CONTENENTE TUTTO IL NECESSARIO PER IL SERVIZIO DEI PASTI" BREVETTATO NEL 1936 DAL NOTAIO GENOVESE ANGELO FASCE

 
   
   Genova 8 Luglio 2010 - Si inaugura mercoledì 14 luglio 2010, alle 18, e si protrarrà fino all´aprile 2011, la mostra Novecento a tavola della Wolfsoniana di Genova Nervi, alla presenza dell´assessore al Turismo, Cultura e Spettacolo della Regione Liguria Angelo Berlangieri e della presidente della Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo Gabriella Airaldi. In occasione della giornata inaugurale della mostra il Museo di via Serra Gropallo 4 a Nervi rimarrà aperto fino alle 24 per dare modo ai visitatori di passare una notte di mezza estate a Nervi, tra musei e mostre, lungomare e passeggiata. Concepita come un allargamento del percorso museale permanente e curata da Silvia Barisione, Matteo Fochessati e Gianni Franzone, la mostra presenta tre sale da pranzo complete che, con l´aggiunta di quella di Piero Bottoni (1937) già in esposizione, permettono di ripercorrere l´evoluzione degli stili che hanno connotato il panorama delle arti decorative italiane nel periodo tra le due guerre e invitano a riflettere sui modi di vita dell´epoca, sul significato sociale della famiglia e sull´influenza dei comportamenti proposti dalla politica e dai moderni mezzi di comunicazione che allora si stavano imponendo. La prima sala di Ettore Zaccari (Cesena 1877 – Milano 1922), titolare nel capoluogo lombardo di una bottega specializzata in mobili d’arte, ha caratteristiche del gusto déco. In legno lucidato scuro, le opere di Zaccari sono improntate alla rivisitazione dei mobili in stile, soprattutto rinascimentali, e si avvicinano alle più aggiornate esperienze internazionali contemporanee per la decorazione a intaglio, spesso dorata o dipinta. Nella sala da pranzo esposta si nota la caratterizzazione voluta dai committenti: sul tavolo sono intagliati i nomi dei vari componenti della famiglia e le spalliere delle sedie sono personalizzate con monogrammi. Nella sala da pranzo per casa Anzellotti, disegnata e intagliata nel 1932 dallo scultore Umberto Bartoli (Livorno 1888 – Firenze 1977), collaboratore dello Studio Coppedè, si combinano elementi di gusto déco con motivi stilistici d’impronta novecentista. I trofei sportivi della credenza e i putti posti ai quattro angoli del tavolo denotano una matrice déco, mentre lo stile Novecento appare evidente nei soggetti delle figure intagliate, ispirati al tema dello sport. La scelta iconografica risale a una richiesta della committenza: l’immagine del calciatore al centro della credenza fa riferimento ai trascorsi calcistici di Aldo Anzellotti che, in gioventù, aveva militato nella squadra che diede origine all´attuale Fiorentina; la figura della sciatrice su uno degli angoli della console testimonia la passione per lo sci della moglie Bianca Cresti. Chiude la sezione L´autarca, novità della mostra, donato alla Wolfsoniana da Cesara e Dina Laura Garbarino. È un tavolo rotondo, dalle forme geometriche prive di decorazione, progettato dal notaio genovese Angelo Fasce (Genova 1878 – Ovada 1943), che ne ottenne il brevetto nel 1936 con la definizione "Tavolo contenente tutto il necessario per il servizio dei pasti". Grazie a una cinghia di trasmissione e a un meccanismo di pesi e contrappesi, dalla parte centrale del tavolo possono alzarsi, girando una manovella, vari piani contenenti tutto quanto è necessario per un pranzo completo, dall’antipasto al caffè. In questo modo i commensali potevano consumare il pranzo senza doversi alzare e senza l´ausilio di personale di servizio. Il tavolo è presentato con il suo corredo originario: i piatti in terraglia rossa della Richard-ginori, le tazzine da caffè in bachelite, i bicchieri in vetro di Murano, le tovagliette di lino ricamato, i menu originali, oltre a fotografie d’epoca che consentono di capirne il funzionamento. Www.wolfsoniana.it  
   
 

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