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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Luglio 2010
 
   
  AGRICOLTURA IN COLLINA HA FUTURO A VARESE E PROVINCIA PIU´ ATTENZIONE PER IL TERRITORIO

 
   
   "Varese ha forse meno vocazione agricola, ma ha grandi potenzialità nel settore ancora da sviluppare specialmente nei territori del pianalto e della collina per cui Regione Lombardia ha previsto apposite linee guida". L´ha detto l’ 8 luglio l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, Giulio De Capitani, che ha incontrato oggi, presso la Sede territoriale di Varese, gli operatori del settore primario della provincia. Erano presenti all´incontro, tra gli altri, l´assessore provinciale all´Agricoltura, Bruno Specchiarelli, il presidente del Parco Pineta, Mario Clerici. "Gli imprenditori agricoli - ha sottolineato De Capitani - sono persone uniche che, in momenti così difficili per l´economia del nostro Paese, e di tutta Europa, attraverso le proprie straordinarie capacità, riescono a trasferire alla collettività ricchezza e posti di lavoro". "Un plauso - ha aggiunto l´assessore - a voi agricoltori di Varese, perché riuscite a portare avanti l´attività anche in condizioni ancora più difficili quali quelle in cui operano le aziende di montagna e di collina, come è in buona parte il territorio di questa provincia dove gli agricoltori scelgono di misurarsi tutti i giorni con nuove forme di redditività, sempre più attente alle caratteristiche locali, ai fattori distintivi, alla personalizzazione dell´offerta, alla multifunzionalità". De Capitani ha ribadito che l´impegno dell´assessore regionale deve essere quello di ascoltare il territorio e i suoi operatori agevolandone l´impulso d´impresa. In questo campo, ha indicato come battaglia da vincere quella della minore burocrazia che oggi toglie troppo tempo al lavoro produttivo degli agricoltori. "Abbiamo una battaglia difficile - ha detto - ma necessaria, da vincere. I costi burocratici ed amministrativi sono diventati insostenibili tanto per le imprese agricole quanto per la stessa Pubblica Amministrazione lombarda. "La realtà produttiva lombarda - ha aggiunto l´assessore - è fatta di tanti sistemi rurali diversi, dalle aziende agricole dell´estremo mantovano a poche decine di metri di quota sul livello del mare, fino agli alpeggi in vista dei ghiacciai della Valtellina e della Valle Camonica, o delle altri valli della provincia di Varese. Tutte realtà che necessitano di sostegno economico a cominciare dai fondi del Psr (Programma di sviluppo rurale)". "Il Psr - ha spiegato De Capitani - presenta, nel 2010, l´opportunità di un ultimo riorientamento. Un´occasione che ci deve dare la direzione verso la quale spendere questa ultima importante porzione dei fondi ancora disponibili, utilizzandoli al meglio per lo sviluppo competitivo delle nostre imprese". "La provincia di Varese - ha ricordato - è caratterizzata da forte antropizzazione, carico infrastrutturale, disponibilità contingentata di terreno agricolo, frammentazione e parcellizzazione fondiaria, fattori che incidono pesantemente sull´attività agricola. Ne consegue che le attività presenti operano in condizioni difficili, scontando costi di produzione maggiori rispetto ad altre realtà territoriali". "Proprio in contesti come quelli di Varese - ha continuato De Capitani - è importante che non vengano meno le attività agricole che rappresentano una forma di tutela del patrimonio naturalistico e paesaggistico e di difesa rispetto al rischio idrogeologico". Chiare le ricette per il mondo agricolo varesino. "In questa provincia - ha detto l´assessore - occorre certamente salvaguardare la disponibilità delle superfici destinate ad uso agricolo (16.000 ettari secondo il Piano territoriale di coordinamento provinciale nel 2007), e quindi conoscere e monitorare, ad esempio, l´impatto delle opere infrastrutturali previste nel territorio provinciale come Pedemontana e Tangenziali evitando un utilizzo indebito o inutile del territorio, incentivando il recupero di aree dismesse e degradate e dando priorità agli operatori agricoli locali nell´affidamento degli interventi di compensazione e manutenzione" "Il mio assessorato - ha promesso ai presenti - intende promuovere una iniziativa per la tutela del suolo agricolo: come abbiamo leggi precise per la tutela del territorio (legge 12 del 2005), così ci vuole una legge di tutela del suolo agricolo: questo è uno dei compiti importanti della Ix legislatura". "Accanto a questa iniziativa - ha proseguito - bisognerà dare nuovo impulso al lavoro svolto per rilanciare l´agricoltura nella collina e nel pianalto valorizzandone la multifunzionalità, nonché alle politiche per le zone montane della provincia e per la valorizzazione del patrimonio boschivo, così considerevole nel territorio provinciale". De Capitani ha posto l´accento sulla necessità di investire nell´innovazione e nella riconversione aziendale sostenendo al pari tempo la competitività. "In questa logica - ha sostenuto - manifestazioni come Agrivarese, Mostra ahgricolo zootecnica di Tradate o Mipam ricoprono un ruolo fondamentale per promuovere e valorizzare le produzioni agricole locali, nonché favorire l´avvicinamento del grande pubblico ai valori e alle professioni del mondo agricolo". "Varese - ha ricordato De Capitani - ha avuto delle risorse in questi anni. Oltre ai 4,5 milioni di euro dal 2008 del Psr, anche i 15 annui della Pac (Politica agricola comune) e quelle della legge regionale 31 del 2008. Nel corso dell´ultima legislatura, dalla Regione sono stati destinati a Varese circa 16 milioni di euro". "Sul versante delle risorse - ha annunciato l´assessore - è proprio di ieri la notizia che Regione Lombardia, nel presente triennio, destinerà 6 milioni per interventi nei territori montani, e quindi anche a Varese, e altri 10 per l´attuazione della direttiva nitrati, un nodo importante per il mondo agricolo" "I fondi finora erogati sono stati ben utilizzati da Varese che - ha ricordato - ha avviato un impianto di Teleriscaldamento (filiera Bosco Legno Energia) nel Comune di Marchirolo, grazie alla società Energia Legno Varese, costituita da 3 ditte boschive - Bozzolo, Ravelli, Ronzani, per una potenza di 1 Megawatt termico, con più di 30 utenze allacciate, sia pubbliche che private". "Regione Lombardia - ha concluso De Capitani - è convinta che l´agricoltura della provincia di Varese saprà utilizzare al meglio anche i nuovi fondi perché ha grandi potenzialità e la sosterrà garantendone la crescita e lo sviluppo sia numerico sia quantitativo anche in un territorio che non appare il più favorevole all´attività agricola".  
   
 

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