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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Luglio 2010
 
   
  DALLA PUGLIA TRASFERITA UNITÀ DI SANGUE CORDONALE IN FRANCIA

 
   
   Bari, 12 luglio 2010 - Un piccolo paziente francese fra qualche tempo potrà gridare di gioia alla vita grazie ai bambini pugliesi. Il 29 giugno scorso, infatti, una Unità di Sangue Cordonale donata da una donna pugliese e conservata presso la Banca regionale del Cordone Ombelicale è stata rilasciata a favore di un bambino francese in attesa di trapianto presso un centro medico d’oltralpe. La Banca regionale del Cordone Ombelicale, su proposta del Coordinamento Regionale delle Attività Trasfusionali (Crat) è stata istituita, nell’agosto del 2007, dalla Giunta regionale pugliese presso il noto ospedale di San Giovanni Rotondo “Casa Sollievo della Sofferenza”. Le attività della Banca regionale sono state avviate nel 2008 e successivamente, nello stesso anno, è stato approvato il Progetto per l’individuazione della rete regionale per il prelievo e la raccolta di sangue placentare, di cui attualmente fanno parte le unità operative di Ginecologia e Ostetricia degli Ospedali Riuniti di Foggia e del Consorziale Policlinico di Bari; della casa di cura “Santa Maria” di Bari; degli ospedali “Vito Fazzi” di Lecce, “Perrino” di Brindisi, “Ss. Annunziata” e “S.g. Moscati” di Taranto, Umberto I° di Corato, “Di Venere” di Bari, “San Paolo” di Bari, “V. Emanuele Ii” di Bisceglie e “S.m.m. Laureto” di Putignano; degli Enti Ecclesiastici “Miulli” di Acquaviva delle Fonti, “Card. G. Panico” di Tricase (Le) e “Casa Sollievo della Sofferenza” di S. Giovanni Rotondo. La Regione Puglia, nel corso del 2009, ha registrato il record nazionale di raccolta e conservazione di unità di sangue cordonale per il trapianto di cellule staminali. L’assessore alle Politiche della salute Tommaso Fiore ha espresso viva soddisfazione.“Ci auguriamo – ha detto - che le cellule contenute nella unità che abbiamo consegnato possano ridare la gioia di vivere al piccolo paziente, “fratello di sangue” dei bambini pugliesi che hanno permesso, grazie alla generosità delle loro mamme, la realizzazione di un dono così importante”.  
   
 

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