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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Luglio 2010
 
   
  SUBITO UN TAVOLO ISTITUZIONALE PER L´EMERGENZA PRATO ROSSI: “STATO, REGIONE ED ENTI LOCALI PER TOGLIERE L´ACQUA AI PESCI DELLA MAFIA”

 
   
   Firenze, 12 luglio 2010 - Un tavolo di lavoro istituzionale - composto da Governo, Regione ed enti locali - per affrontare la situazione pratese. E’ questo l’esito dell’incontro che si è svolto il 9 luglio al termine della riunione tra Regioni e Governo a Palazzo Chigi, tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il ministro degli Interni Roberto Maroni. Il presidente toscano si è detto molto preoccupato della situazione pratese e ha proposto di alzare l’asticella di attenzione e di vigilanza da parte delle istituzioni. In particolare dopo le parole usate dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso: questi, solo pochi giorni fa, ha dichiarato che nella comunità pratese si registrano “scontri di tipo mafioso fra bande, che hanno tutte le caratteristiche che riscontriamo nelle comunità tradizionali italiane in cui c’è intimidazione, sfruttamento degli individui attraverso il lavoro coatto”. “Credo che a fronte di interventi indispensabili sul piano dell’integrazione – ha detto Enrico Rossi - occorra sviluppare anche una seria lotta per il rispetto della legalità allo scopo di impedire che pezzi di territorio siano in mano della criminalità e dello sfruttamento più brutale. Parlare di mafia non può che destare allarme e impone una valutazione attenta degli strumenti messi in atto sul piano legislativo per contenere e combattere il fenomeno”. “E´ mia opinione – ha proseguito Rossi - che occorra favorire l’emersione e l’integrazione per coloro che vogliono farlo e mettersi in regola con la legge. Ai pesci della mafia deve essere tolta l’acqua in cui nuotano e lo Stato, insieme alle istituzioni locali, ha il dovere di farlo”. “Di questo ho parlato con il ministro Maroni che ha condiviso le motivazioni; abbiamo concordato di istituire un tavolo istituzionale (Governo - coinvolgendo i ministeri di Welfare, Attività produttive, Esteri e ovviamente gli Interni – insieme alla Regione e alle Istituzioni locali) che si occupi di tutti gli aspetti della questione Prato a cominciare da quelli normativi. Ho sempre sostenuto – conclude il Presidente toscano - che il tema è di rilievo nazionale e non ci si può limitare a iniziative una tantum. A Prato la priorità è combattere l’illegalità e rimuovere le cause che la generano insieme ad un impegno innovativo per favorire l’integrazione. C’è bisogno di un salto di qualità: istituzioni e la politica devono farsene carico”.  
   
 

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