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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Luglio 2010
 
   
  ENRGIA ALTERNATIVA NEL FUTURO DELLE TERME EUGANEE

 
   
   Abano Terme, 12 luglio 2010 - Il Veneto possiede una grande ricchezza di acque termali, in gran parte nel bacino euganeo, che con la sua estensione di 23 Km quadrati è, a buon diritto, giudicato il più grande al mondo. Un’area sviluppatasi soprattutto grazie al turismo, ma che oggi presenta qualche problema. La scommessa da vincere in un futuro non lontano è, quindi, usare le acque termali non solo a scopo terapeutico, ma anche per produrre energia pulita e a minor costo e dare così nuovo slancio all’economia. A discutere della possibilità di coniugare le tematiche energetiche all’offerta termale in un’ottica di rilancio economico e turistico dell’area euganea si è tenuto ad Abano Terme, per iniziativa dell’ente “Turismo Padova”, l’incontro “Terme Euganee – Una risorsa dal passato al futuro”, le cui conclusioni sono state fatte dall’assessore all’ambiente della Regione del Veneto, Maurizio Conte. Alla discussione sono intervenuti anche il Presidente Turismo Padova Terme Euganee Flavio Manzolini, il Presidente dell’Associazione Albergatori Termali Abano Montegrotto Giuseppe Albertin, il Presidente Sezione Terme e Turismo Confindustria Padova Davide Bresquar e il Vice Direttore Gestione B.i.o.c.e. Aldo Roghel. “La Regione – ha sottolineato l’assessore Conte – ha l’obbligo di dare risposte alle istanze del territorio, che soprattutto in un momento di crisi come questo, chiede di valorizzare la propria qualità e capacità di competere economicamente”. Ma in questo caso come è possibile, si è chiesto Conte: dando ancora una volta a questo territorio la possibilità di valorizzare una sua ricchezza, che è l’acqua termale, nell’ambito delle energie alternative. “Dobbiamo puntare ad un valore aggiunto – ha precisato – da dare ai nostri imprenditori e alla loro capacità imprenditoriale. Ancora una volta la Regione deve essere ente di coordinamento dell’azione che il territorio vuole fare, un’azione di collaborazione tra pubblico e privato per l’utilizzo della risorsa acqua, un’azione – ha concluso Conte -che dovrà garantire quella che è la storia, la produzione, gli aspetti terapeutici, tutti elementi che hanno permesso di valorizzare questo territorio legandolo alla salute e al turismo”  
   
 

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