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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Luglio 2010
 
   
  BACINI MONTANI: ESEMPLARE INTERVENTO AL LAGO DI TRET

 
   
  Bolzano, 13 luglio 2010 - Con un´escursione gratuita aperta a tutti, gli esperti della Ripartizione provinciale opere idrauliche hanno illustrato la situazione sulla sicurezza, sul risanamento e sul controllo del bacino di San Felice (di Tret). Il lago di Tret, nel territorio comunale di San Felice, è particolarmente noto come meta di gite, ma si tratta di un bacino artificiale realizzato nell’anno 1920. Dagli operatori degli Uffici provinciali agli esperti del settore, dagli amministratori di San Felice Senale ai rappresentanti degli agricoltori: in tanti hanno risposto all´invito della Ripartizione Opere idrauliche di un´escursione gratuita alla diga del lago di Tret. Il vicedirettore dell´Ufficio provinciale dighe, Fabio De Polo, ha illustrato i cenni storici dell´area e soprattutto gli interventi di risanamento, compreso un sofisticato sistema di monitoraggio che permette il controllo del lago e della diga sia sul posto che dagli uffici di Bolzano. Da segnalare anche i risultati della buona collaborazione tra l´Ufficio dighe, l´Ufficio ecologia del paesaggio e il Laboratorio biologico di Laives. Il lago è situato a 1600 metri, nel mezzo di un ambiente naturale protetto, e permette infatti al bosco di larici circostanti di riflettersi nelle sue acque cristalline. Gli escursionisti sono entusiasti dei sentieri solitari nel bosco e dell’eccellente qualità delle acque di balneazione, i pescatori possono dedicarsi alla pratica preferita e gli agricoltori utilizzano l’acqua del lago di San Felice a scopi irrigui. Realizzato nel 1920 a fini turistici e per il tempo libero, il lago ha una capacità di invaso di 75.000 metri cubi, una diga con un´estensione di circa 70 metri e un´altezza di sei metri e mezzo. È stato risanato nel 1967 dall’Ufficio provinciale tutela del paesaggio e nel 2006 dall’Ufficio dighe, in collaborazione con l’Ufficio sistemazione bacini montani sud. La descrizione rispecchia il motto dell’Ufficio sistemazione bacini montani Provinciale: raggiungere una sicurezza idraulica al passo con i tempi e, dove possibile, combinare i requisiti tecnici e ambientali sotto un unico tetto. Allo scopo di proteggere le zone sottostanti e impedire la infiltrazione dell’acqua, quattro anni fa è stata risanata la diga di terra ubicata sul lato sud del lago: ll coronamento della diga è stato alzato di 90 centimetri, al piede della diga (lato acqua) sono state infisse delle palancole di acciaio e sulle scarpate bagnate dal lago è stato steso un materassino in geocomposito bentonitico.  
   
 

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