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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Luglio 2010
 
   
  MANOVRA GOVERNO, PUGLIA: PERSO OGNI CONTATTO CON REALTÀ DEL PAESE

 
   
  Bari, 13 luglio 2010 - Di seguito, una nota dell’assessore alla Qualità del Territorio, Angela Barbanente, in merito alla manovra Finanziaria del Governo nazionale: “E’ sempre più chiaro: siamo nelle mani di un Governo che agisce in modo irresponsabile e scoordinato. Da un lato, il Ministro Bondi, noncurante degli appelli delle Regioni, consente l’entrata in vigore il 1° gennaio del 2010 di una procedura per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche oltremodo lunga e complicata che sta creando gravi disagi ai cittadini prevedendo, anche per interventi modestissimi, dai 105 ai 120 giorni di passaggi di carte da un ente a un altro. “Dall’altro lato, con l’emendamento all´art. 49 della "manovra" (ddl 2228), trasforma la dichiarazione di inizio attività (Dia) in segnalazione certificata di inizio attività (Scia), che consente di realizzare impianti produttivi, quindi opere di elevato impatto ambientale e paesaggistico, anche in zone vincolate, senza alcuna autorizzazione: solo controlli ex post entro 30 giorni, decorsi i quali l´amministrazione può intervenire in caso di pericolo di danno grave e irreparabile per il patrimonio artistico e culturale, per l´ambiente, per la salute, per la sicurezza pubblica o la difesa nazionale. “Non è difficile immaginare i rischi che queste norme comportano allorquando gli operatori dovranno certificare le opere in base a strumenti urbanistici vecchi e non conformi alle norme in vigore. E ancor meno difficile è immaginare il contenzioso che deriverà dall’intervento ex post. “Il problema è che siamo anche di fronte a un Governo che ormai ha perso ogni contatto con la realtà del Paese. Ignora, infatti, che – secondo quanto riporta un sondaggio Demos del maggio 2010 - in cima ai motivi di orgoglio nazionale sono la bellezza del paesaggio e il patrimonio artistico e culturale. “Appunto, ciò che si vuole ridurre al degrado tagliando fondi e personale e che si vuole distruggere in nome di una semplificazione che rischia di tradursi in complicazioni ex post sulla pelle delle persone.”  
   
 

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