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Notiziario Marketpress di Venerdì 16 Luglio 2010
 
   
  UN BLOG PER LA NUOVA LEGGE SUL TURISMO DEL VENETO

 
   
  Rivoluzione in vista nel settore del turismo nel Veneto. Obiettivo dichiarato: rendere il turismo un’attività imprenditoriale remunerativa per un numero sempre crescente di persone. Per farlo l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi ha presentato questa mattina alle parti, con un tempismo che ha sorpreso gli stessi operatori del settore, due bozze di disegni di legge che daranno al settore la regolamentazione a lungo attesa, visto che la normativa attualmente in vigore (la legge 33) risale al 2002 ed è unanimemente ritenuta ormai inadeguata. I nuovi disegni di legge assegnano alla Regione un ruolo di strategia, indirizzo e coordinamento, con poca operatività diretta. Compito primario sarà quello del controllo e monitoraggio dei progetti, per arrivare a una sempre maggiore efficienza della spesa. Importante sarà poi il ruolo nella promozione turistica internazionale della nuova Agenzia che verrà prossimamente attivata. Un nuovo ruolo nell’organizzazione turistica regionale avranno le Province, cui spetterà prima di tutto la promozione. I Consorzi evolveranno il proprio ruolo verso il prodotto. Il modello a cui tendere sono associazioni di imprese riunite in “Consorzi di rete turistica” per lo sviluppo delle attività commerciali, in grado di costruire il prodotto o la gamma dell’offerta, organizzare la rete di interrelazione, e strutturare l’offerta. “La scelta di convocare un tavolo di lavoro – ha spiegato l’assessore Finozzi ai rappresentanti di tutte le Province, di tutti i Consorzi di promozione turistica, e delle associazioni più rappresentative della categoria del turismo Confturismo, Federturismo e Assoturismo, intervenuti alla riunione assieme al presidente della sesta commissione Consiliare Vittorino Cenci - ha uno scopo preciso: fare percorso condiviso affinché i tempi per l’approvazione della legge siano il più possibile brevi”. L’iter della nuova legge regionale sul turismo parte dalla proposta rimasta ferma in commissione durante la scorsa legislatura, affossata da oltre 200 emendamenti, facendo tesoro dei suoi contenuti e delle numerose osservazioni pervenute. “Per accelerare i tempi di approvazione – ha spiegato l’assessore – ritengo opportuno uscire dalla logica del testo unico. Per questo i disegni di legge saranno due. Uno, che procederà più spedito, riguarda l’organizzazione, la disciplina e lo sviluppo dell’industria turistica. Normerà organizzazione e strumenti di programmazione, la classificazione di strutture alberghiere ed extralberghiere, di agenzie di viaggio e turismo, gli interventi finanziari ai privati e agli enti pubblici, definirà ruoli e competenze dei soggetti, in modo da evitare sovrapposizione di ruoli. Il secondo disegno di legge riguarderà invece la disciplina delle attività e dei servizi del turismo e marketing turistico. In particolare normerà le attività connesse e complementari al turismo, come quelle dell’associazionismo o delle Pro Loco, indicherà le caratteristiche per le varie professioni turistiche (direttori di agenzia, guida turistica, accompagnatori….), si occuperà di demanio marittimo a finalità turistiche e delle attività del territorio (come la rete escursionistica veneta, le attività integrate con il territorio, artigianali, agricoltori…). “In questo caso poiché la definizione di alcuni articoli, come ad esempio quello del demanio marittimo a finalità turistiche dipendono da fattori esterni, l’iter potrebbe essere più lento”. Affinché la discussione sui testi proposti sia più ampia possibile, l’assessore al Turismo ha messo a disposizione delle parti il blog “Forum turismo”, ha attivato una specifica casella di posta elettronica (legge.Turismo@regione.veneto.it) e procederà nei prossimi mesi all’analisi dei singoli articoli con gruppi di lavoro specifici. L’obiettivo è presentare il disegno di legge alla Giunta entro dicembre di quest’anno, avendo già a diposizione un testo sufficientemente condiviso perché poi anche l’esame in Consiglio sia spedito. Primo obiettivo è la semplificazione: “Prima di tutto una semplificazione normativa e legislativa – spiega Finozzi – perché una legge deve programmare non essere un regolamento. Ma anche una semplificazione tipologica delle ricettività perché non è più possibile pensare che nella nostra regione ci siano 21 tipologie ricettive con adempimenti diversi. Altro concetto chiave è quello della qualificazione: sia dei livelli professionali, imprenditoriali e di competenza degli operatori (in modo da decidere esattamente chi fa cosa, evitando le dannose sovrapposizioni che ci sono oggi), sia per la classificazione dell’extralberghiero (meno strutture, ma più qualificate). La Regione del Veneto inoltre promuoverà nel proprio territorio principi e azioni della Commissione europea per il turismo sostenibile e inclusivo”. La proposta dell’assessore Finozzi verrà ora esaminata da specifici gruppi di lavoro selezionati per ambiti di interesse, per arrivare a settembre a una nuova riunione allargata in cui esaminare una seconda bozza del testo  
   
 

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