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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Luglio 2010
 
   
  EURO-MEDITERRANEO: LA BASILICATA E’ ASSENTE

 
   
   Potenza, 14 luglio 2010 - “La Regione Basilicata è l’unica regione del Mezzogiorno completamente assente nelle iniziative di cooperazione euro mediterranea nonostante, come ha dimostrato il Forum Euro-mediterraneo di Milano, da gennaio una decina di Paesi della sponda sud dell´area hanno abbattuto i dazi negli scambi commerciali, pur non essendoci ancora una zona di completo libero scambio che doveva entrare in vigore quest’anno secondo le intese della Conferenza Euro-mediterranea di Barcellona del 1995, con una crescita dell’ export italiano, in soli tre mesi, del 23,2 per cento”. A sostenerlo è il coordinatore regionale vicario del Pdl, senatore Egidio Digilio, per il quale “avere a Matera un Ufficio Cooperazione Euromediterranea, attestato al Dipartimento Formazione-lavoro, con un dirigente, sinora non ha prodotto un solo progetto, anche perché il Governatore De Filippo non ha mai consentito la piena funzionalità dell’Ufficio preferendo accentrare tutto nella sua persona. Così la Basilicata e le piccole e medie imprese lucane perdono una grande occasione di business e se non fosse per l’attività di informazione ed assistenza delle due Camere di Commercio non ci sarebbe nemmeno quel poco di scambio commerciale che coinvolge alcune aziende della regione nei Paesi del bacino mediterraneo. Ci chiediamo che fine ha fatto il progetto di “Banchina Basilicata” al porto di Taranto sul quale negli anni passati la Giunta Regionale, attraverso gli accordi con l’Eni-agip che gestisce la struttura portuale per il trasporto del petrolio estratto dalla Val d’Agri, aveva puntato. Anche il vicino porto di Salerno, dopo i lavori di ampliamento e di ulteriore infrastrutturazione logistica, è diventato un importante hub per gli scambi commerciali con i Paesi del Nord Africa ed è sicuramente una struttura strategica per le nostre aziende”. Digilio riferisce inoltre dei dati forniti dal viceministro allo Sviluppo economico Adolfo Urso: quest´anno il target delle nostre esportazioni è fissato a 22 miliardi di euro nel comparto industriale (rappresenta il 95% di tutto il nostro export verso l´area), comunque una cifra record; in un paio d´anni la meta possibile è quella di piazzare beni per 30 miliardi di euro, grazie a un´ottimale combinazione tra vendite e investimenti. Dunque – conclude – anche il made in Basilicata può esportare l´esperienza dei distretti produttivi, nonostante la crisi del polo del salotto, e puntare sull’alimentare, mentre gli imprenditori del bacino Mediterraneo possono far tesoro delle nostre tecnologie avanzate, ma adattabili all´attuale livello di sviluppo dei diversi Paesi.  
   
 

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