Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Luglio 2010
 
   
  VENETO E MESSICO SI SPOSANO IN CUCINA

 
   
  “Sono sicuro che la cena degustazione messicana, con la collaborazione della prestigiosa chef Patricia Quintana, nello splendido quadro della vostra Villa Di Campodipietra, avrà un pieno successo e contribuirà a porre nuovamente in risalto le grandi tradizioni e culture enogastronomiche dei due Paesi”, cioè Italia e Messico. L’auspicio viene direttamente dall’ambasciatore italiano a città del Messico Ruggero Spinelli, che ha scritto a Ornella Molon, viticoltrice un quel di Salgareda, in provincia di Treviso, per congratularsi del progetto di connubio tra cucina messicana e vini veneti e tra le eccellenze cucinarie di due grandi paesi che amano i sapori e la qualità della vita. Il progetto in questione è già stato testato con successo di pubblico e di stampa nella capitale messicana: al ristorante Izote della signora Patricia Quintana, scrittrice, ricercatrice delle origini della cucina tradizionale di quel Paese, i piatti del grande Paese americano sono stati abbinati a Pinot Grigio Doc Piave, Cabernet Doc Piave, Raboso Doc Piave e Rosso di Villa (Merlot doc Piave). A questa serata ne è seguita un’altra dedicata alla cucina veneta. Ora il connubio si sposterà direttamente in Veneto. “Quando una cultura enogastronomica è forte e consapevole dei suoi sapori e delle sue qualità – ha commentato l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato – non ha paura di confrontarsi con il mondo, affermando la propria origine. E’ chi non è sicuro di sé che tentenna nel dire da dove proviene. Il Veneto è vincente sui mercati quando sa proporre la singolarità, qualità e tipicità delle sue produzioni, che escono dagli schemi della omogeneità della mondializzazione e che rifuggono da generalizzazioni che inevitabilmente gli ogm porterebbero alla nostra agricoltura. Quest’ultima si fonda su decine di migliaia di aziende piccole e medie ed ha proprio nella diversità, nella qualità e varietà la sua carta vincente. Il nostro vero problema non è dunque quello di innovare per innovare – ha concluso Manzato – ma di produrre bene e vendere meglio, giacchè la nostra sperimentazione “naturale” dimostra quotidianamente e di anno in anno la sua superiorità e l’apprezzamento dei consumatori. Dobbiamo dunque promuovere e rendere più riconoscibili le produzioni venete, a partire dall’etichetta”.  
   
 

<<BACK