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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Novembre 2006
 
   
  SEMINARIO AGROALIMENTARE: SI PARLERÀ ANCHE DI CREDITO AGRICOLO

 
   
  Lodi – La Camera di Commercio di Lodi ha organizzato per venerdì 17 novembre un incontro pubblico sul tema: “Il sistema agroalimentare lodigiano: prospettive di sviluppo”. L’incontro rientra nel programma delle iniziative predisposto per la 216° Fiera Agricola di Cotogno. Nel corso della mattinata saranno messe a fuoco le indicazioni emerse dalla ricerca camerale condotta dall’Ufficio Studi sull’ sistema congiunto agricolo e agroalimentare lodigiano per individuarne le potenzialità di sviluppo. Ai lavori, che prenderanno avvio alle ore 10 presso la sala Consiglio di via Hausmann 15 a Lodi interverranno il presidente della Camera Enrico Perotti, Claudia Rinaldi della Federazione Coldiretti di Milano e Lodi, Mario Luigi Vigo di Confagricoltura di Milano e Lodi, nonché Alberto Tenconi della Provincia e Fabrizio Santantonio vicepresidente della stessa. Tra i molteplici argomenti al centro dell’informazione e del dibattito non mancherà di richiamare interesse l’andamento del credito agrario, che costituisce la più tipica fonte esterna di finanziamento delle imprese agricole, soprattutto di quelle che hanno necessità di mezzi finanziari per una moderna gestione dell’azienda. Ad esso sono ricondotti tutta una serie di argomenti e di problematiche dell’impresa agricola moderna: la liquidità necessaria al processo produttivo, il verificarsi di eventi sfavorevoli, ma anche un sostegno alle politiche di innovazione e di investimento. Il credito agrario costituisce pertanto una componente essenziale per la gestione finanziaria più in generale e per assicurare capacità di sviluppo all’impresa agricola. Da cinque anni, a livello regionale il credito agrario risulta rafforzare la sua presenza, con una crescita consistente. Fatto pari a 100 il valore di tale variabile al 1 gennaio 2000, i numeri indici dei quattro anni successivi presentano valori via via crescenti fino a un valore finale pari a 146,2. Ciò significa che in cinque anni i finanziamenti agrari sono cresciuti a un tasso medio annuo del 10%, contro un tasso medio annuo del 6,4% di crescita in Italia. Dall’ultima rilevazione si evince che le aziende lombarde hanno contribuito per il 18,2% alla formazione del credito agrario nazionale, migliorando ulteriormente il 15,8% precedente. Da qui la considerazione dell’importanza raggiunta dal credito agrario in Lombardia. Considerando le due principali tipologie di credito agrario, lo studio camerale constata che dei 1. 876 milioni di euro erogati a fine dicembre 2004, 207 milioni rappresentano la consistenza del credito agrario agevolato e 1. 669 milioni di euro corrispondono alla consistenza del credito agrario non agevolato. Pertanto, il 10,1% dei finanziamenti “oltre il breve termine” all’agricoltura è costituito da finanziamenti agevolati (operazioni eseguite a tasso inferiore a quelli di mercato in virtù di provvedimenti legislativi che dispongono la concessione del concorso agli interessi e/o l’impiego di fondi statali, regionali o di altri enti pubblici) e il rimanente 89% riguarda quelli con durata superiore ai 18 mesi non agevolati. La maggiore importanza dei finanziamenti non agevolati a livello regionale rispetto all’altra tipologia trova conferma in un altro confronto con la realtà nazionale. Infatti i finanziamenti agevolati concessi “oltre il breve termine” all’agricoltura costituiscono il 19,8% dei totale erogato dagli istituti bancari in Italia. In base a quanto emerge dalle elaborazioni statistiche si può affermare anche che persiste il ruolo significativo del credito a favore delle imprese agricole della Lombardia. Con i suoi 1. 876 milioni di euro di finanziamenti oltre il breve termine, erogati a fine dicembre 2004, prosegue l’andamento crescente iniziato negli anni precedenti e si rafforza l’importanza del credito a sostegno delle strategie innovative e delle necessità d’investimento delle imprese agricole della Lombardia. Rispetto al 2003, l’agricoltura lodigiana è quella che ha fatto con Varese il maggior ricorso ai finanziamenti bancari “oltre il breve termine”, con un incremento delle consistenze concesse pari al 59%. La consistenza dei finanziamenti oltre il breve termine concessi all’agricoltura lombarda assume valori differenti a seconda delle diverse realtà provinciali. Si passa dal valore massimo di 418 milioni di euro, corrispondente alla consistenza erogata nella provincia di Brescia ai 334 milioni di Cremona, nonché a valori che si collocano sotto i 100 milioni di euro destinati nelle province di Lodi, Varese, Como, Lecco, Sondrio, Sondrio. La consistenza dei finanziamenti è ovviamente in stretta correlazione non solo con le esigenze delle imprese ma con la densità del territorio agricolo e delle aziende agricole su di esso operative. Se si tiene tuttavia conto del rapporto tra totale dei finanziamenti e Sau, il rapporto si modifica notevolmente con Cremona e Lodi in posizione avanzata. In tal senso, le aziende agricole del lodigiano, che costituiscono il 2,4% delle aziende agricole lombarde, contribuiscono per il 4,4% alla formazione della consistenza dei finanziamenti “oltre il breve termine. Al dicembre del 2004, le aziende agricole lombarde avevano ottenuto un sostegno finanziario agevolato pari a 70 milioni di euro. Ciò sta ad indicare che, se da un lato, le imprese agricole della regione sostengono il proprio fabbisogno finanziario e le loro politiche di investimento mediante erogazioni di credito “non agevolato”, è anche vero, dall’altro lato che la componente “agevolata” sta assumendo un ruolo totalmente insignificante. Il valore relativamente modesto dell’attuale consistenza del credito agrario agevolato è in relazione alla flessione di tale tipologia di credito che si è particolarmente acuita negli ultimi cinque anni. Nel 2003 era scesa a un totale di 97 milioni di euro, nel 2004 va appena oltre i 70 milioni di euro segnalando una ulteriore diminuzione del 27%. In un contesto del credito chiaramente in evoluzione, la tipologia del credito agevolato all’agricoltura lombarda presenta alcune variabili favorevoli alle sole province di Varese, Como e Lecco, le uniche che hanno presentato variazioni percentuali in crescita. Va tuttavia notato che le tre province non raggiungono insieme l’8% della consistenza dei finanziamenti agricoli agevolati regionale. Nella graduatoria regionale Lodi raccoglie 5,6 milioni di euro, pari all’8% del totale e perde il 3,3% di finanziamenti rispetto all’anno precedente. .  
   
 

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