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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Novembre 2006
 
   
  PROMOSSO DAL CONSULTORIO UCIPEM DI TRENTO : “CRESCERE UN FIGLIO”, UN NUOVO SERVIZIO DI ACCOMPAGNAMENTO PEDAGOGICO PER GENITORI E FAMIGLIE

 
   
  Trento, 16 novembre 2006 - Crescere un figlio, oggi, è per i genitori più difficile e complicato di un tempo, non solo quando si è in presenza di problemi particolari o momenti di difficoltà del figlio, sia essi bambino o adolescente, lo è nella quotidianità dell’essere genitori, in quella che Enrica Tomasi, presidente del Consultorio familiare Ucipem di Trento, l’unico consultorio privato accreditato della nostra provincia, definisce come “normalità complessa”. Un grande aiuto, però, è offerto dalla pedagogia, come strumento di “potenziamento” delle famiglie capace, col suo riflettere sui problemi educativi, col suo indicare percorsi e strategie d’intervento, può effettivamente aiutare i genitori – in coppia o singoli – a scoprire una lettura diversa degli ordinari problemi che si incontrano nel crescere un figlio, trasformandoli da possibili cause di crisi in fattori di crescita. E’ l’approccio proprio del Consultorio Ucipem di Trento, uno dei circa 300 dell’Unione consultori familiari prematrimoniali e matrimoniali operanti in Italia, che ha presentato stamane, alla presenza dell’assessore alle politiche per la salute Remo Andreolli e dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Trento Violetta Plotegher, un nuovo servizio di consulenza rivolto ai genitori. “In questo nuovo spazio pedagogico – spiega la presidente Tomasi – sarà possibile per i genitori confrontarsi con un esperto pedagogista sulle difficoltà educative con i figli, da quelle più diffuse – un figlio che ha paure improvvise e ingiustificate, che rifiuta di andare a scuola o è in difficoltà all’arrivo di un nuovo fratello – a quelle più complesse – i comportamenti difficili, il bullismo, l’anoressia eccetera. Ad ogni fascia di età corrispondono richieste e bisogni educativi diversi che è necessario intercettare e comprendere”. Temi quali il rispetto delle regole, la difficoltà di accettare la separazione dei genitori, la sessualità, l’autonomia e l’indipendenza, la maturazione e il sostegno del senso di identità, la malattia e la perdita rappresentano spesso un imbuto nel quale i genitori si ritrovano senza risposte e senza certezze. E sempre più ampia è la domanda che in tal senso proviene anche dalla comunità e dai genitori trentini. C’è però un’assenza, in genere, nei percorsi di sostegno alla genitorialità ed è quella, appunto, della pedagogia. Gli stessi consultori familiari tradizionali hanno, infatti, sempre offerto una consulenza di tipo psicologico e psichiatrico, insieme a quella medica, ginecologica o legale, e solo da pochi anni ci si sta interrogando sull’opportunità di aprire anche alla consulenza pedagogica per offrire un aiuto alle relazioni educative familiari. Con “Crescere un figlio” – questo il nome del nuovo servizio – il Consultorio Ucipem di Trento, che opera anche in convenzione con l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, ha già dato la sua risposta a questo interrogativo, offrendo uno spazio gratuito d’ascolto e confronto per aiutare genitori e famiglie a gestire la loro “complicata normalità”. Un approccio che porta ad ampliare il concetto stesso di salute e di benessere. Ne ha parlato l’assessore Andreolli, affermando che “salute non significa solo sanità”. “Il servizio offerto dal Consultorio Ucipem – ha detto Andreolli – fornisce una risposta ad un bisogno avvertito e rappresenta la risposta migliore e più intelligente ai bisogni di una comunità non animata da furori ideologici, capace di far lavorare insieme strutture pubbliche e private nel rispetto delle idee e opinioni delle persone destinatarie del servizio. Un approccio che si sposa bene con la politica della Provincia, volta ad ampliare la stessa offerta di consultori, tre ne sono stati aperti negli ultimi anni, per dare risposte anche innovative alle esigenze dei cittadini”. .  
   
 

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