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Notiziario Marketpress di
Giovedì 15 Luglio 2010 |
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MANOVRA: ACCORDO TRA GOVERNO, PROVINCE E COMUNI
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Roma, 15 luglio 2010 - Autonomia impositiva per i comuni entro il 31 luglio e per le province entro settembre, previo accordo in Conferenza Unificata. Avvio di un tavolo di monitoraggio per verificare la possibilità di aumentare la percentuale di residui passivi da sfoltire; assorbire i tagli dei trasferimenti all’interno degli obiettivi del patto di stabilità interno, e gestione del catasto ai comuni. Sono questi, in sintesi, i contenuti dell’accordo siglato il 9 luglio a Palazzo Chigi tra il governo, le province e i comuni. In particolare, il Governo si impegna ad approvare entro il 31 luglio in Consiglio dei Ministri lo schema di decreto legislativo attuativo della legge n.42/09 in materia di entrate dei comuni ed entro settembre lo schema di decreto legislativo attuativo della legge n.42/09 in materia di entrate delle province, previo accordo in Conferenza Unificata. Inoltre, il Governo si impegna ad aprire un tavolo di monitoraggio presso la conferenza stato città ed autonomie locali che entro il 30 ottobre verifichi la possibilità, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, di misure volte a: - aumentare la percentuale di residui passivi da poter sfoltire; - assorbire i tagli dei trasferimenti all’interno degli obiettivi del patto di stabilità interno, da rimodulare secondo criteri di merito e di virtuosità da definire congiuntamente in sede di conferenza stato città ed autonomie locali; - prevedere che la funzione amministrativa catastale sia attribuita ai comuni e siano riservati all’Agenzia del territorio i compiti di coordinamento e vigilanza. Il tavolo di monitoraggio, fermi restando i saldi a carico di ogni singolo comparto, verificherà la possibilità di rimodulare nel profilo temporale anche in relazione agli effetti attesi positivi del federalismo fiscale, le somme previste per ogni singolo anno. Questa misura – secondo l’Anci - consentirebbe una maggiore flessibilità nella gestione dei bilanci. Infine, le parti concordano sulla necessità di riconoscere a Comuni e Province massima autonomia nella gestione delle risorse umane, per i comuni e le province che hanno una spesa di personale virtuosa, fermi restando gli effetti economici dell’applicazione del Dl n.78/10. |
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