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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Luglio 2010
 
   
  A MILANO OGNI FAMIGLIA SPENDE 2.870 EURO AL MESE 16,2% PER LA CASA, 14,7% PER GLI ALIMENTARI, 10,3% PER I TRASPORTI SEMPRE PIÙ ACQUISTI IN SALDI E SCONTI (+44%) UNA FAMIGLIA SU DIECI FA FATICA CON SOLO 981 EURO AL MESE DI SPESA

 
   
  Milano, 19 luglio 2010 - Alti i consumi dei milanesi: la spesa media mensile totale delle famiglie di Milano nel 2009 è stata di 2.870 euro (2.776 al netto della spesa per mutui), in leggerissimo calo rispetto al 2008, -0,03%, ma più alti del 17,5% rispetto ai consumi medi della famiglia italiana (2.442 euro al mese al netto della spesa per mutui). Cambiano le abitudini di consumo: rallenta la spesa per i beni alimentari, dai 466 euro mensili in media nel 2008 ai 422 nel 2009 (-9,4%), mentre aumenta di poco quella per i consumi non alimentari, da 2.405 nel 2008 a 2.448 (+1,8%) che ne fa crescere il peso sul totale della spesa media mensile delle famiglie milanesi (dall’83,8% all’85,3%). Il calo dei consumi alimentari può essere spiegato dagli effetti della crisi, che ha colpito soprattutto le fasce più deboli che hanno rivolto la loro attenzione verso mercati rionali, promozioni e “primi-prezzi”. Con una quota pari al 16,2%, la voce casa è quella che incide maggiormente sul bilancio familiare (tra costi per l’abitazione, 13,6% e spese per luce e gas, 2,6%, senza però includere il fitto figurativo, 18%). La casa è seguita da alimentari (14,7%), trasporti (10,3%), sanità (5,9%) e mobili ed elettrodomestici (5,4%). È la Milano delle differenze, tra centro e periferia (4.569 euro e 2.637), dirigenti e operai (5.176 e 2.237), dove si riducono i consumi dei pensionati (-11,5%) mentre aumenta la spesa della fascia d’età 50-64 anni (+21%) e risparmia chi vive con qualcuno rispetto ai single (le coppie risparmiano in media il 25% rispetto ai single). Il 63% degli intervistati dichiara che risparmierà una parte del reddito o lo utilizzerà per il mutuo, il 37% invece sarà costretto ad utilizzare tutti i suoi introiti per le spese familiari. Il 10% delle famiglie milanesi, quelle meno ricche ha una capacità di spesa pari al 2,4% del totale spese (981 euro al mese per oltre 65 mila famiglie) e il 25% delle famiglie meno abbienti ha un livello di consumo medio di circa 1.438 euro. Emerge dall’indagine della Camera di commercio di Milano e del Comune di Milano sui consumi delle famiglie milanesi, rilevazione consumi effettuati nel 2009 su 800 famiglie milanesi. I dati dell’indagine sono consultabili online all’indirizzo web www.Milano.consumi.info. Stili di consumo. Il 94% delle famiglie milanesi acquista prodotti in promozione, scontati o in saldo, le stesse dichiarano di aver aumentato questa tipologia di acquisto del 44%. I prodotti biologici sono preferiti da quasi una famiglia su due, mentre quelli Doc, Igt e Dop vengono scelti dal 62% dei consumatori milanesi. Un aumento del 42% si è verificato sull’utilizzo di prodotti a risparmio energetico, ora presenti in 7 case su 10. - Alimentari. Le voci più importanti carne (22,8%) e frutta e verdura (17,7%). Seguono latte, formaggi e uova (13,3%), pane e cereali (12%), zucchero, caffè e drogheria (10,7%) e le bevande (10,4%). Solo dopo arriva il pesce (5,8%) il cui consumo si è anche ridotto del 19,8%. In un anno cresce soprattutto la spesa per oli e grassi (+4%) e in minima parte per uova e latticini (0,4%), in calo tutti gli altri prodotti, soprattutto la voce altri generi alimentari (-31,8%, che passa da 27 a 18 euro). Chi vive con un’altra persona risparmia il 20% rispetto al single. Chi vive con due persone il 40%, con tre il 46%, più rispetto all’anno precedente quando i risparmi erano rispettivamente del 7%, 22% e 37%. Sul totale della spesa mensile si notano alcune differenze tra Milano ed il resto d’Italia: nel capoluogo lombardo la spesa per i prodotti da forno incide per 1,8% mentre nel resto del Paese 3,3%. Anche la carne pesa sul bilancio mensile meno a Milano (3,4%) che in Italia (4,3%). Non alimentari. Scendono le spese per l’abitazione, che passano da 408 euro a 389, -4,7%. In aumento quelle per i trasporti, da 263 a 295 euro, +12%, determinato soprattutto dagli incrementi degli acquisti di motocicli, per parcheggi e pedaggi e per i trasporti aerei e ferroviari; in forte contrazione le spese per l’acquisto di auto (-41%). Il rialzo più consistente nel comparto è attribuibile alle spese per l’acquisto di carburante (dai 45 euro mensile del 2008 agli 81 del 2009). Chi vive con un’altra persona risparmia il 28% rispetto al single. Con due il 39%, con tre il 47%. Risparmi rispettivamente al 20%, al 43% e al 44% l’anno precedente. Sul totale della spesa mensile Milano si differenzia dal resto d’Italia soprattutto per la spesa sanitaria che incide il doppio sul bilancio familiare (6,1% contro 3,6%), al contrario le spese per i combustibili incidono solamente per il 2,7%, a differenza del 5,5% nazionale. Diversamente la spesa per l’abitazione risulta essere più incisiva a Milano che in Italia (33,7% contro 28%). Cresce del 42,3% la spesa per la cultura ed il tempo libero, passando da 110 euro mensili a 156. Per i beni semi durevoli come l’abbigliamento e le calzature si è verificata una contrazione del –10%, che ha portato la spesa mensile dai 117 euro del 2008 ai 105 del 2009. Casa. Fitto figurativo a parte (18%, valore stimato dalle famiglie che vivono in casa di proprietà o in uso gratuito), sono di affitto per canone mensile le spese per la casa prevalenti, il 5,5%. Seguono quelle per l’acqua e il condominio (5,5%) e per il gas e l’energia elettrica (2,6%). E le spese per la casa incidono per quasi la metà (40,2%) sui consumi mensili di chi vive da solo. Prendendo in considerazione le sole famiglie che sostengono la spesa di affitto o mutuo (per l’affitto il 31,9% del totale, circa 210.000 famiglie, e per il mutuo il 13,5% del totale, circa 88.000 famiglie) entrambe sono calate dal 2008 al 2009, la prima da 517 a 490 euro, la seconda da 817 a 697 euro. La rata media d’affitto mensile dei milanesi risulta poi essere maggiore del 23% rispetto alla media del Nord Italia e del 32% per la media italiana. La spesa per il mutuo, invece, risulta maggiore del 37% confrontata alla media italiana e del 32% a confronto con la media del Nord Italia. Per zona. Centro 4.569 euro al mese in media, semicentro 2.964, periferia 2.637, consumo medio più elevato in centro in quanto è la zona con famiglie a più alto reddito. Aumenta la differenza tra centro e periferia: la spesa media mensile nel cuore della città è aumentata del 15%, mentre è scesa del 3% nelle zone periferiche. Il 23% degli intervistati in centro dichiara di avere un reddito familiare di oltre 60.000 euro, contro il 6% del semicentro e il 2% della periferia. Per gli abitanti del centro le spese per l’abitazione costituiscono il 41,2% della spesa mensile. Per numerosità famiglia. Single 2.059 euro, coppia 3.021, tre persone 3.737, quattro persone 4.383, cinque persone e oltre 4.927. La spesa aumenta al crescere della dimensione ma in modo meno che proporzionale. Vengono rispettate le economie di scala dovute alla dimensioni del nucleo. Per monogenitore la spesa media mensile è di 2.939 euro, per una coppia con figli 4.173, senza figli 3.071 e per una persona sola 2.059 euro. Per la famiglie con più di 5 componenti le spese per la casa rappresentano un quarto della spesa mensile. Per età. Fino a 34 anni la spesa è di 2.896 euro mensili, da 35 a 49 anni 3.288, da 50 a 64 anni 3.728 e oltre 65 anni 2.111. Il ciclo d’entrata, permanenza e uscita dal mercato del lavoro condiziona l’ammontare dei consumi che segue l’evoluzione del “ciclo di vita” della famiglia. Calano rispetto al 2008 soprattutto i consumi degli over 65, -20%, mentre cresce del 21% la spesa della fascia precedente (50-64). Per professione. Imprenditore e dirigente le professioni a più alto reddito e con consumi elevati superiori ai 4.000 euro (5.176 per dirigente o quadro e 4.210 per l’imprenditore e libero professionista). Professioni a reddito medio (impiegato e lavoratore in proprio) con consumi dai 2.873 euro ai 3.790. Altre condizioni professionali (2.288 per i ritirati dal lavoro e 2.237 per gli operai) e non professionali (1.879) con consumi bassi. Per reddito. Per i redditi fino a 15.000 euro la spesa media mensile è di 1.367 euro, che sale a 2.333 per la fascia 15.000-30.000. 3.583 è la spesa per i redditi da 30.000 a 50.000 euro, mentre da 50.000 a 70.000 è di 4.846 euro mensili. Infine i redditi superiori a 70.000 spendono 7.432 al mese. Per la fascia di reddito più bassa (fino a 15.000) la spesa annuale risulta di 16.404, maggiore della somma dei redditi familiari, mentre nella fascia fino a 30.000 i consumi (28.000 euro) assorbono quasi tutte le entrate. La categoria di reddito più bassa risulta essere quella in cui la spesa per abitazione incide maggiormente 40,4%. Luoghi di acquisto. Per i beni alimentari i negozi tradizionali rimangono i luoghi di acquisto privilegiati (3 consumatori su 4), seguiti dai mercati rionali e bancarelle (70,6%). Una famiglia su 10 fa acquisti on line, attività che ha avuto un incremento del 46%, mentre una famiglia su 14 produce in casa pane e ortaggi. Per i beni non alimentari i grandi magazzini sono frequentati dall’83% delle famiglie milanesi, seguiti a breve distanza dai negozi tradizionali, frequentati da 3 consumatori su 4, e dai mercati (71%). Anche per questi prodotti il commercio elettronico è cresciuto, in questo caso del 44%. Sia i centri commerciali sia gli outlet sono frequentati da circa il 50% dei consumatori, in modo invariato rispetto all’anno precedente. Utilizzo del reddito. Il 63% degli intervistati dichiara che risparmierà una parte del reddito o lo utilizzerà per il mutuo, il 37% invece sarà costretto ad utilizzare tutti i suoi introiti per le spese familiari. La fascia di reddito più bassa (<= 15.000 anno) ha maggiori difficoltà ad accumulare dei risparmi, l’87% degli intervistati dichiara infatti di utilizzare la totalità dei proprio introiti per i consumi familiari, contro appena il 7% dei rappresentanti della fascia più abbiente (> 70.000 euro annui). Per quanto riguarda le fasce di età, tra i più giovani il 64% dichiara di destinare parte del reddito al risparmio o al mutuo, superati solo dalla fascia 35-49 anni (69%). Analizzando il numero di componenti familiari, i nuclei più votati al risparmio risultano essere quelli formati da 4 persone: tra loro solo il 33% degli intervistati destina ai consumi l’intero reddito. Disuguaglianze e concentrazione dei consumi. Il 10% delle famiglie milanesi, quelle meno ricche ha una capacità di spesa pari al 2,4% del totale spese (981 euro al mese per oltre 65 mila famiglie) e il 25% delle famiglie meno abbienti ha un livello di consumo medio di circa 1.438 euro, il 50% delle famiglie raggiunge il 25% delle spese, con un consumo medio di 2.785 euro mensili. Il 75% delle famiglie ha a propria disposizione un consumo che è intorno alla metà di quello totale ed una capacità di consumo media di 4.359 euro. L´ultimo "quarto" di famiglie (cioè il 25% con consumi più elevati) va in due classi: i "ricchi" (15%) e i "super-ricchi" (cioè l´ultimo 10% della distribuzione), questi ultimi realizzano un po’ meno del 25% della spesa totale, con un consumo medio di 10.000 euro mensili.  
   
 

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