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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Novembre 2006
 
   
  CONVEGNO ENERGIA: IN UMBRIA BILANCIO ENERGETICO IN PAREGGIO

 
   
  Perugia, 16 novembre 2006 – L’umbria è l’unica regione del centro nord che presenta un sostanziale pareggio tra produzione di elettricità e consumi elettrici (con uno scarto del meno 2 per cento nel 2005) anche se rispetto alla media nazionale si caratterizza per un 22 per cento in più di consumi elettrici per abitante (pari a 6mila 452 Kwh annui), mentre un solo utente, l’Ast di Terni, assorbe il 25 per cento dei consumi regionali (1400 Gigawattora). Per converso l’Umbria fa registrare un dato doppio (il 27,6 per cento) rispetto a quello nazionale (del 13,9 per cento) per consumi elettrici derivanti da energia pulita, grazie alla forte presenza dell’idroelettrico ternano. Sono alcuni dei dati forniti nel corso del convegno su “Le politiche energetiche sostenibili” promosso dall’assessorato allo sviluppo economico della Regione Umbria nell’ambito della settimana di appuntamenti di “Umbri@mbiente”, in programma fino al prossimo 19 novembre. Al convegno, che si è tenuto a Perugia, tecnici ed esperti hanno affrontato i diversi aspetti legati all’efficienza energetica a all’energia alternativa, rinnovabile e pulita, sottolineando “le oggettive difficoltà di lettura di un settore che si conferma risorsa strategica ma è soggetto a rapide trasformazioni soprattutto di carattere normativo e tecnologico”. Nell’illustrare le opportunità ed i vincoli economici offerti dalle fonti energetiche rinnovabili, Pierluigi Manna (Dirigente del servizio energetico della Regione Umbria) ha tratteggiato il quadro energetico dell’Umbria, anche alla luce dei contenuti e delle previsioni del Piano energetico regionale. “Per quanto attiene il metano – ha detto Manna - negli ultimi cinque anni il consumo regionale è cresciuto del 54 per cento, pari a quasi due miliardi di metri cubi all’anno, un incremento dovuto all’entrata in funzione delle due centrali Edison di Narni e Terni e di quella di Pietrafitta”. I 598 km di gasdotti dell’Umbria e la rete regionale di distribuzione consentono di raggiungere tutti i comuni umbri (ad eccezione di sei piccoli comuni di Lisciano Niccone, Pietralunga, S. Maria Tiberina, Monteleone di Spoleto, Poggiodomo e Polino), anche se permangono alcune zone e frazioni non servite, dove viene utilizzato il “Gpl”. Un ulteriore ampliamento della rete sarà inoltre possibile con la prossima approvazione, da parte della Giunta regionale, del Gasdotto Pietrafitta - Perugia. Il gas – ha spiegato manna – viene utilizzato per il 39 per cento per la produzione di elettricità, per il 33 per cento dalle reti cittadine e per il 27 per cento dal mercato industriale; solo l’1 per cento serve invece per l’autotrazione. Per quanto riguarda l’eolico, dopo l’approvazione del Piano energetico, sono state presentate domande per produrre circa 40 megawatt complessivi nei comuni di San Giustino, Narni, Fossato di Vico e Gualdo Tadino. Notevole successo ha inoltre avuto in Umbria la misura nazionale di incentivazione di pannelli fotovoltaici finalizzati alla produzione di elettricità. Sono infatti 532 le domande ammesse a contributo per un totale di 14,8 Megawatt, che rappresentano ben oltre il 4 per cento delle domande ammesse a livello nazionali. Infine relativamente all’energia derivante da biomasse è da segnalare l’imminente approvazione da parte della Regione di un impianto per la produzioni di elettricità da olio vegetale per 1 megavat di potenza nel comune di Bastia Umbra. Intervenendo a margine del convegno l’assessore regionale all’energia, Mario Giovanetti, ha evidenziato la necessità di un “impegno istituzionale straordinario che recuperi i ritardi del passato e realizzi una intesa tra Stato, Regioni ed enti locali per la definizione di un Piano energetico nazionale in cui siano coinvolti anche i soggetti economici interessati”. Per l’assessore infatti il tema energetico è una “grande questione nazionale che necessita di azioni strategiche capaci di mettere in campo interventi mirati e finalizzati al recupero della dipendenza dai prodotti fossili, in particolare petrolio e gas”. Il tema quindi dello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e della efficienza e risparmio energetico diventano per Giovanetti “priorità non più rinviabili”. Relativamente all’Umbria, l’assessore ha ricordato che il Piano energetico regionale, approvato nel 2004, indicava un percorso importante sia nello sviluppo, controllato, delle fonti rinnovabili, sia nella responsabilizzazione degli enti locali, con le autorizzazioni in capo ai Comuni. “Credo che queste indicazioni di fondo debbano essere riconfermate, introducendo invece nella strumentazione del Piano un supporto tecnico al servizio dei Comuni, oltre alla definizione di ulteriori prescrizioni ed indirizzi. Come Giunta regionale – ha annunciato - stiamo predisponendo un regolamento che risponda a queste sollecitazioni avanzate dai piccoli Comuni”. Nel portare il saluto ai convegnisti la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ha sottolineato come la cultura della sostenibilità abbia improntato, da tempo, i vari atti di programmazione della Regione Umbria. Ciò – ha aggiunto – ci ha consentito alla Regione Umbria di affrontare con efficacia le criticità che si sono presentate senza dover ricorrere le emergenza. Le politiche ambientali - ha sottolineato la Presidente - non vanno considerate come politiche di settore, ma al contrario vanno integrate con quelle di valorizzazione, tutela e sviluppo dell’Umbria, nell’ottica di una sostenibilità finalizzata al miglioramento della qualità sociale e di vita della comunità regionale. Per questo, sia all’interno del Patto per lo sviluppo che della nuova programmazione dei fondi comunitari, come Giunta regionale – ha concluso Lorenzetti - abbiamo dato particolare valore alla filiera turismo, ambiente, cultura, agricoltura ed artigianato, come scelta innovativa di politiche integrate e strategiche per una crescita della regione sia qualitativa ed innovativa”. Apprezzamento per l’iniziativa della Regione Umbria è stato espresso dal sindaco di Perugia, Renato Locchi, che ha sottolineato come l’Umbria abbia raggiunto traguardi di grande importanza da un punto di vista ambientale. “Anche la recente classifica di Legambiente - ha detto Locchi – pone l’Umbria in una posizione di tutto rispetto e questo grazie alle politiche di avanguardia attuate nella nostra regione in tema ambientale. La città di Perugia – ha ricordato il sindaco - si è dotata di un proprio piano energetico e da tempo, come amministrazione comunale, stiamo lavorando a sistemi di mobilità alternativi alla gomma che consentano di ridurre l’inquinamento. Daremo il nostro contributo alle iniziative in programma nel corso di Umbri@mbiente, mente saremo pronti a cogliere qualsiasi utile suggerimento proveniente dagli esperti presenti alla manifestazione o dalle esperienze maturate in altre città. “Umbri@mbiente - ha detto l’assessore regionale all’ambiente Lamberto Bottini - ha l’obiettivo di aprire un dibattito serrato ed onesto sulle diverse tematiche legate all’ambiente. Esperienze diverse verranno messe a confronto su una questione che non può essere relegata settorialmente e sulla quale cresce l’interesse e la sensibilità della collettività umbra. Il territorio della nostra regione - ha conclsuo - rappresenta un fattore di competitività e sviluppo a garanzia del futuro dell’Umbria in una epoca di globalizzazione che comunque impone scelte calibrate alle dimensione umbra”. .  
   
 

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