Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Novembre 2006
 
   
  EUROPA: VERSO UN VERO MULTILINGUISMO APPRENDIMENTO PRECOCE DI ALMENO DUE LINGUE STRANIERE

 
   
  Bruxelles, 16 novembre 2006 - In un´Europa pluralista, il multilinguismo è un fattore essenziale dell´integrazione culturale, economica e sociale, rafforza le qualifiche dei cittadini e ne facilita la mobilità. E´ quanto afferma il Parlamento, sostenendo la promozione dell´apprendimento precoce di almeno due lingue straniere da parte dei cittadini, compresi gli insegnanti. I deputati, inoltre, sottolineando la ricchezza culturale delle lingue regionali, chiedono all´Ue di promuovere e tutelare la diversità linguistica. Approvando con 537 voti favorevoli, 50 contrari e 59 astensioni la relazione di Bernat Joan i Marí (Verdi/ale, Es), il Parlamento ricorda anzitutto che il rispetto della diversità linguistica e culturale costituisce un principio fondamentale dell´Ue riconosciuto anche dalla Carta dei diritti fondamentali. Per tale ragione accoglie con favore l´obiettivo a lungo termine fissato dalla Commissione di migliorare le competenze linguistiche individuali e far sì che ogni cittadino apprenda almeno due lingue straniere oltre alla propria madrelingua. Ricorda poi la necessità di promuovere un´effettiva politica di apprendimento delle lingue e riafferma l´importanza dell´apprendimento precoce. Per i deputati, inoltre, al fine di conseguire gli obiettivi fissati dalla Strategia di Lisbona, è indispensabile migliorare la qualità, l´efficacia e l´accessibilità dei sistemi d´istruzione e di formazione dell´Ue, favorendo appunto l´apprendimento delle lingue. Vedono quindi con favore il metodo Clil di apprendimento integrato di lingua e contenuto (Content and Language Integrated Learning), nel quale gli studenti imparano una materia esposta in una lingua straniera. Il Parlamento ritiene inoltre che l´apprendimento di nuove lingue dovrebbe costituire «un elemento fondamentale» nel programma di apprendimento lungo tutto l´arco della vita. Il Parlamento, d´altra parte, ricorda che la formazione linguistica è essenziale per promuovere e facilitare non soltanto la mobilità degli studenti, ma anche quella di tutti i lavoratori alla ricerca di un´attività professionale in uno degli Stati membri. I deputati, peraltro, appoggiano le iniziative volte a migliorare la formazione degli insegnanti, compresi quelli di materie non linguistiche e quelli che si occupano di formazione professionale. Inoltre, a loro parere, il ventaglio di lingue insegnate dentro e fuori la scuola deve essere ampliato, onde consentire ai futuri insegnanti di apprendere - e in seguito di insegnare - una gamma più ampia di lingue a parità di condizioni. Particolare attenzione va poi posta sull´accesso degli immigrati all´apprendimento delle lingue, in vista della loro integrazione sociale, nonché alle persone svantaggiate o in difficoltà e ai portatori di handicap. Il Parlamento accoglie poi con favore la proposta di introdurre un indicatore europeo di competenza linguistica, che dovrebbe tenere conto di tutte le lingue ufficiali dell´Unione europea e che potrebbe essere esteso, al di là delle cinque lingue maggiormente parlate, anche alle altre lingue dell´Ue «al fine di fornire un quadro fedele della situazione delle competenze linguistiche». Ribadisce inoltre l´importanza di una maggiore trasparenza nel campo dell’insegnamento e delle procedure di valutazione e di certificazione delle lingue attraverso la pubblicazione di un inventario dei sistemi attualmente disponibili. Secondo i deputati, il multilinguismo deve anche favorire il rispetto della diversità e della tolleranza, per evitare l´insorgere di eventuali conflitti attivi o passivi tra le diverse comunità linguistiche negli Stati membri. D´altronde, ritengono che le lingue regionali e minoritarie «costituiscono un’enorme fonte di ricchezza culturale e dovrebbero essere maggiormente sostenute in quanto patrimonio culturale comune». Pertanto, facendo proprio un emendamento proposto da Michl Ebner (Ppe/de, It), il Parlamento invita le istituzioni e gli organi europei a cooperare strettamente con il Consiglio d´Europa nella promozione e nella tutela della diversità linguistica e dell´apprendimento delle lingue. La promozione del multilinguismo in Europa, è anche precisato, non dev´essere limitato alle principali lingue ufficiali degli Stati membri. I deputati invitano inoltre la Commissione all´attuazione, nella misura possibile, delle proposte contenute nella relazione di Michl Ebner (Ppe/de, It) adottata dal Parlamento europeo nel settembre 2003, e chiedono di facilitare e favorire l´accesso all´informazione e al finanziamento degli organismi candidati che perseguono l´obiettivo di promuovere il multilinguismo attraverso reti e/o progetti finanziati dalla Commissione, a decorrere dal 2007. .  
   
 

<<BACK