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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Novembre 2006
 
   
  LA FONDAZIONE TEDESCA PER LA RICERCA CHIEDE LA REVISIONE DELLA LEGGE SULLE CELLULE STAMINALI

 
   
  Bruxelles, 16 novembre 2006 - La Deutsche Forschungsgemeischaft (Dfg, Fondazione tedesca per la ricerca), l´organizzazione pubblica centrale per il finanziamento della ricerca accademica in Germania, chiede la revisione della legge tedesca sulle cellule staminali del 2002. La legge tedesca attualmente in vigore vieta la produzione di cellule staminali embrionali in Germania e consente esclusivamente l´importazione di linee di cellule staminali create prima del 1° gennaio 2002, a soli fini di ricerca. Secondo la Dfg, tali condizioni quadro giuridiche hanno limitato il contributo dei ricercatori tedeschi alla ricerca sulle cellule staminali, dato che le cellule a loro disposizione sono contaminate da prodotti di cellule animali o da virus e non sono state estratte né coltivate in base a condizioni standardizzate. Negli ultimi anni sono state create nuove linee di cellule staminali esenti da contaminazioni e suscettibili di essere autorizzate nell´Ue. Queste linee cellulari sono state in parte acquistate dal «Forum internazionale sulle cellule staminali», che le concede a fini di ricerca. La Dfg sostiene che l´attuale regolamentazione, che prevede una data spartiacque, dovrebbe essere abrogata al fine di garantire l´accesso alle linee cellulari create dopo il 1° gennaio 2002, che soddisfano gli attuali standard in materia di scienza e tecnologia. In tal modo, la competitività degli scienziati tedeschi nel campo della ricerca sulle cellule staminali risulterebbe significativamente rafforzata, sottolinea la Fondazione. Tuttavia, la Dfg avverte che tutte le nuove linee di cellule acquistate dovrebbero derivare esclusivamente da embrioni in eccesso. Un´altra raccomandazione chiave è l´autorizzazione ad usare linee di cellule importate per scopi diagnostici, preventivi e terapeutici. La legge sulle cellule staminali del 2002 stabilisce che le linee di cellule possono essere importate dall´estero in Germania solo a fini di ricerca. Tuttavia, visto che lo sviluppo di nuove procedure orientate all´applicazione sta lentamente diventando una realtà, la Dfg ritiene che dovrebbe essere autorizzata anche l´importazione per scopi diagnostici, preventivi e terapeutici. Infine, gli scienziati tedeschi non dovrebbero più temere di essere denunciati per la loro partecipazione a progetti internazionali in cui sono utilizzate queste nuove linee di cellule staminali, o per la pubblicazione di testi basati su questo tipo di ricerca, come accade oggi in virtù della legge attualmente in vigore. «Questa situazione ha portato al crescente isolamento dei ricercatori tedeschi, soprattutto se si tiene conto del fatto che un numero sempre maggiore di paesi europei sta eliminando le restrizioni giuridiche nel settore della ricerca sulle cellule staminali», afferma la Dfg. Per evitare la «criminalizzazione» dei ricercatori tedeschi e conseguire la certezza del diritto, la Dfg propone l´eliminazione della «minaccia di sanzione» e l´esplicita restrizione del campo di applicazione della normativa al «paese di provenienza». Nella sua dichiarazione sulla revisione della legge, la Dfg ha ribadito la sua opposizione alla clonazione a fini di riproduzione: «La Dfg continua a condannare la "clonazione a fini di ricerca" (trasferimento nucleare somatico), poiché i processi citobiologici di base di un precoce sviluppo cellulare non sono stati ancora sufficientemente chiariti». Per il momento dovrebbero essere studiati metodi alternativi. «Deve essere ulteriormente promossa anche la ricerca sulle cellule staminali adulte, in quanto rappresenta una valida integrazione, sebbene non una sostituzione, alla ricerca sulle cellule staminali embrionali», dichiara la Fondazione. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Dfg. De .  
   
 

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