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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Luglio 2010
 
   
  LAVORO FVG: CRISI, AUMENTA ACCESSO ALLA FORMAZIONE NEL 2010

 
   
  Udine, 21 luglio 2010 - Cresce nel secondo trimestre 2010, in Friuli Venezia Giulia, la partecipazione alle attività formative dei lavoratori coinvolti nelle crisi occupazionali (+56,9 per cento): fino ad oggi sono stati 5.666, di cui 2.602 avviati nel secondo trimestre 2010. Territorialmente al primo posto per domanda di formazione si colloca la provincia di Udine con 2.407 lavoratori coinvolti nei corsi, seguita da Pordenone (1.374), Trieste (913) e Gorizia (746). La quasi totalità dei lavoratori possiede la qualifica di operaio, una parte residua quella di impiegato; i titoli di studio sono quasi esclusivamente la licenza dell´obbligo, la qualifica professionale ed il diploma di scuola secondaria superiore. Un numero elevato di lavoratori possiede un contratto a tempo indeterminato (3.203) e si colloca nell´ambito della cig in deroga, mentre risulta piuttosto esiguo il numero dei disoccupati (291 unità). I lavoratori stranieri sono il 16,9 per cento del totale (956); la quota più numerosa proviene dalla Romania e dell´Albania, seguita da Ghana e Marocco. La domanda di formazione si concentra per lo più nell´ambito della prevenzione e sicurezza sul lavoro con particolare riferimento ai corsi di primo soccorso, la prevenzione incendi, ecc. A seguire vi sono moduli formativi per i lavori di ufficio, per le attività socio-educative, ecc. "Gli interventi formativi in favore di lavoratori in crisi occupazionale si sono suddivisi in due interventi - spiegano gli assessori al Lavoro, Angela Brandi e alla Formazione, Roberto Moliaro -: il primo è rivolto in favore dei lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali in deroga, il secondo per lavoratori in Cassa integrazione (Cigo E Cigs) in mobilità ovvero disoccupati". Nel complesso i partecipanti coinvolti sono stati 5.666, di cui 5.207 rientranti nel primo intervento e 459 nel secondo. A questo proposito Molinaro, sottolinea che "il primo intervento è stato avviato a partire dal mese di ottobre 2009 ed a giugno 2010 regista i primi risultati importanti in termini di lavoratori coinvolti e corsi concretamente realizzati ed avviati, vista anche l´obbligatorietà della formazione prevista per tutti i lavoratori beneficiari degli ammortizzatori in deroga". Il secondo intervento ha avuto concreto inizio a partire dal primo trimestre 2010 con un certo ritardo rispetto al precedente e senza nessun obbligo di partecipazione. "Si tratta nel complesso - commenta Molinaro - di numeri che nel corso dei tre trimestri di realizzazione sono progressivamente incrementati e che sono destinati ad aumentare ulteriormente nella seconda parte del 2010". Nel corso dei primi tre trimestri ottobre-dicembre 2009, gennaio-giugno 2010 gli iscritti alle attività formative per i lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali in sono stati 5.207, di cui 2.206 in provincia di Udine (42,4 p.C.), 1.292 in quella di Pordenone (24,8 p.C.), 826 in provincia di Trieste (15,9 p.C.), e 657 in provincia di Gorizia (12,6 p.C.). Nel complesso 3.489 sono maschi (67 p.C), 1.718 sono donne (33 p.C.). La ripartizione per classi di età vede al primo posto quella dei 35-44enni con 1.756 presenze pari al 33,7 p.C. Del totale, seguita dalla classe 45-55 anni e dei 25-34enni. La classe meno rappresentata è quella over 55 anni (395 lavoratori corrispondente allo 7,6 p.C.). I lavoratori stranieri coinvolti nelle attività formative sono 898, corrispondenti al 17,2 p.C. Dei partecipanti e provengono soprattutto da Romania, Albania, Ghana, Marocco. "La distribuzione in base alla qualifica professionale - fa notare l´assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi - vede al primo posto la figura dell´operaio con 3.077 unità corrispondenti al 64,4 per cento del totale dei partecipanti, segue quella dell´impiegato, e dell´apprendista. Poco significativa risulta la presenza dei dirigenti e del lavorante a domicilio". Dal punto di vista del contratto di lavoro l´85,9 per cento dei lavoratori è in possesso di un tempo indeterminato e proviene dal settore manifatturiero (41 p.C.). Relativamente alle attività formative svolte nel corso di questi mesi al primo posto si segnalano le attività di informatica (47,8 per cento del totale), in particolare la preparazione ad Ecdl Core Start, al secondo posto la formazione in tema di sicurezza (19,3 p.C.). "In quest´ultimo caso si tratta di un risultato di grande rilevanza perché testimonia - spiega l´assessore Brandi - l´importanza che questa formazione assume per i lavoratori e le imprese della nostra regione e che ha visto, tra i moduli maggiormente richiesti, il corso di primo soccorso, di prevenzione incendi a rischio basso e quello di antincendio e pronto soccorso". La seconda linea di intervento formativo è invece rivolta in favore dei lavoratori in cassa integrazione ordinaria e straordinaria, in mobilità ovvero disoccupati coinvolti direttamente o indirettamente nei fenomeni di crisi. L´attività si è avviata concretamente a partire dallo scorso gennaio ed al 30 giugno 2010 vede coinvolti 459 lavoratori di cui 201 in provincia di Udine (pari al 43,8 p.C.), 89 a Gorizia ( 19,4 p.C.), 87 a Trieste (19 p.C.) e 82 a Pordenone (17,9 p.C.). In questo caso il numero delle donne coinvolte, con il 54,9 per cento del totale, supera quella degli uomini. La presenza di lavoratori stranieri si attesta sulle 58 unità corrispondenti al 12,6 per cento del totale, un valore piuttosto inferiore a precedenti casi. In questo intervento il maggiore accesso riguarda gli immigrati albanesi, al secondo posto i rumeni. Dal punto di vista della condizione professionale al primo posto si collocano i lavoratori disoccupati con 291 unità pari al 63,4 p.C. Del totale, al secondo posto gli iscritti alle liste di mobilità (16,3 p.C.), al terzo i lavoratori in cig con 53 unità (11,3 p.C) del totale. A seguire i lavoratori alla ricerca di un primo impiego in uscita dalla scuola e dall´università con 30 unità. "Dal versante delle attività formative - sottolinea l´assessore regionale alla Formazione, Roberto Molinaro - al primo posto si collocano i lavori d´ufficio, seguono la meccanica e la metallurgia, i servizi socio-educativi e l´informatica. Dal punto di vista della durata, si osserva una prevalenza dei moduli formativi di lunga durata, superiori alle 360 ore".  
   
 

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