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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Luglio 2010
 
   
  CORECOM BASILICATA RADIO E TV, ALBANO SCRIVE A PRESIDENTI GIUNTA E CONSIGLIO E CHIEDE DI OFFRIRE UN SEGNALE DI ATTENZIONE NEI CONFRONTI DELLE EMITTENTI

 
   
  Potenza, 21 luglio 2010 - “Oggi più che mai, a fronte della grave crisi economica che il Paese sta attraversando, la politica deve far uno sforzo per salvaguardare il più possibile quanti, come gli editori, da tanti anni investono risorse economiche e fisiche e offrono opportunità lavorative. Non possiamo sottrarci alla tutela del mondo dell´informazione per garantire, da una parte, il rispetto della categoria degli editori, affinché si sentano esortati ad innalzare sempre di più il livello qualitativo del loro lavoro, e dall´altra, del pluralismo informativo”. E’ quanto afferma la presidente del Corecom Basilicata, Loredana Albano, in una lettera inviata ai presidenti della Giunta e del Consiglio regionale. Albano prende spunto dalla protesta, a suo avviso “pacifica quanto condivisibile”, messa in atto dalle emittenti radiotelevisive locali “per lamentare la mancata applicazione di alcune normative vigenti in materia di comunicazione istituzionale”. Ed afferma che “gli operatori del settore hanno rilevato alcuni squilibri negli investimenti in comunicazione pubblica e istituzionale della Regione Basilicata, che, a loro avviso, privilegia la carta stampata e la pubblicità cosiddetta tabellare, a discapito delle radio e delle tv”. “Senza l’ausilio delle istituzioni alcuni editori di emittenti radiofoniche sostengono addirittura di essere costretti a licenziare giornalisti e varie professionalità”, afferma ancora la presidente del Corecom che chiede “un chiarimento in merito alle problematiche segnalate dalle radio e dalle tv locali”, auspicando in particolare “che gli investimenti pubblicitari in fase di programmazione per attività attualmente in corso quali ad esempio i Piot o le celebrazioni dei 40 anni della Regione e del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, permettano all’amministrazione di offrire un segnale di attenzione nei confronti delle emittenti, riequilibrando la destinazione delle risorse nel modo previsto dalla legge”.  
   
 

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