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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Luglio 2010
 
   
  TOSCANA, ROSSI AL GOVERNO: «COINVOLGETECI CONTRO L´EVASIONE FISCALE» SÌ AL CIE, SE PICCOLO E ATTENTO AI DIRITTI UMANI. ALTA VELOCITÀ: «NON FARE IL TUNNEL SAREBBE UNO SBAGLIO» E SULL´AEROPORTO DI FIRENZE: «PUÒ CONVIVERE CON IL PARCO, MENO CON NUOVE COSTRUZIONI»

 
   
  Firenze, 21 luglio 2010 - Dalla manovra del governo alla lotta all´evasione fiscale, dal sottoattraversamento ferroviario e l´aeroporto di Firenze ai centri di identificazione ed espulsione (Cie). Nel consueto briefing settimanale con i giornalisti il presidente della Toscana è tornato a criticare duramente la manovra del governo. «Altro che risparmi sui costi della politica – dice Rossi – Non ci sottraiamo a fare la nostra parte. Entro l´estate presenterò un piano di contenimento dei costi. Ma pur razionalizzando tutto il possibile ed intaccando anche la ´carne viva´ di alcuni servizi importanti, al massimo potremo recuperare 100 milioni, un terzo dei 320-250 che il governo ci taglia e che in gran parte avremmo messo a disposizione di Comuni e Province. Tagli ai servizi ai cittadini». «Questa Finanzia ria – commenta - ne ha per tutti e comporterà sacrifici enormi che non riguardano la politica». Qualche esempio? «Sono a rischio 51 milioni per lo sviluppo economico - ricorda il presidente - per non parlare del trasporto pubblico locale che rischia di veder dimezzate le risorse a disposizione». Ed allora? Rossi ha una proposta, che viene incontro anche ad un´esigenza fondamentale del futuro federalismo fiscale, quella di una base imponibile certa per enti locali e territoriali. E la proposta è netta e chiara: «Occorre recuperare l´enorme evasione fiscale che c´è in Italia, 120 miliardi la stima dell´Agenzia delle Entrate, ma anche in Toscana – annuncia - Occorre su questo fronte coinvolgere le Regioni e far sì che una parte rilevante di quanto recuperato resti sul territorio. E´ l´unico modo perché a pagare non siano sempre gli stessi e per coniugare rigore, sviluppo ed equità. Spero che il governo sia abbastanza assennato per sedersi attorno ad un tavolo e discuterne». Parco e aeroporto compatibili; meno nuove costruzioni - Rossi torna a parlare anche dell´aeroporto di Firenze. Lunedì prossimo arriverà infatti in giunta la delibera che avvia l´iter per l´integrazione al piano di indirizzo territoriale e dunque la realizzazione di una nuova pista. «Il parco della piana e lo sviluppo dello scalo non sono in contrapposizione – dice Rossi – Semmai potrebbe esserlo il voler costruire vicino all´aeroporto». E dunque la cittadella dello sport, lo stadio, i centri direzionali, case ed appartamenti. «Dovranno essere fatte verifiche. Se poi ci potrà star tutto, va bene così – aggiunge il presidente - Per noi la priorità, accanto a parco della piana e termovalorizzatore, è lo sviluppo dell´aeroporto». Rossi conferma anche l´opportunità di un´integrazione tra gli scali di Pisa e Firenze, e dell´ipotesi di una fusione tra le società che li gestiscono dice: «Non so se sarà fattibile ed economicamente sopportabile, ma se lo fosse non mi dispiacerebbe». Il tunnel s´ha da fare - Quindi parla del tunnel ferroviario di sette chilometri che dovrà essere scavato sotto Firenze e del nodo dell´alta velocità cittadino. Domani mattina ci saràun incontro con l´amministratore delegato di Fs Mauro Moretti e di seguito con il sindaco di Firenze Matteo Renzi e il presidente della Provincia Andrea Barducci. Si parlerà del trasporto regionale e della Tav. «Sul nodo fiorentino e il sottoattraversamento ferroviario la decisione oramai è presa – ripete Rossi, rispondendo a chi continua ad avere dubbi sul progetto – Occorre fare presto e bene naturalmente, tutelando cittadini ed ambiente, ma fermarsi a questo punto sarebb e un errore». Sì al Cie, se ci sarà rispetto dei diritti umani - L´ultima battuta è sui Cie, i Centri di identificazione ed espulsione per immigrati clandestini. Il governo propone che uno sorga a Campi Bisenzio. «Incontrerò il sindaco Chini» annuncia Rossi. «Non siamo a favore della Bossi-fini - prosegue - il cui errore sta nell´aver legato il lavoro alla presenza, un vulnus costituzionale e non ci piacciono i Cie. Però esistono e confermiamo una leale collaborazione, a specifiche condizioni: a patto che il Cie in Toscana sia una struttura piccola, con assistenza sanitaria, gestito da un volontariato attento e con tempi massimi di permanenza possibilmente inferiori ai sei mesi proposti dal governo che ci sembrano troppo lunghi». Quanto ai cinesi a Prato il presidente ha ricordato come il ministro Maroni abbia detto sì al tavolo nazionale chiesto dalla Regione. Oltre alla Regione e al Miniistero dell´interno ne faranno parte Comune, Provincia e rappresentanti di vari ministeri.  
   
 

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