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Notiziario Marketpress di Venerdì 23 Luglio 2010
 
   
  UMBRIA: PROMOZIONE A MOSCA E SAN PIETROBURGO

 
   
  “Non baciata dalla grazia di possedere né il magico ‘charme’ del presidente del Consiglio, che in uno spot fa ‘magica’ anche l’Italia, né la forza di seduzione del ministro Brambilla, l’Umbria cerca ugualmente di promuovere le sue modeste eccellenze, siano esse agroalimentari, paesaggistiche, culturali o turistiche”. Lo affermano gli assessori alla cultura e turismo della Regione Umbria Fabrizio Bracco e all’agricoltura Fernanda Cecchini, a proposito delle polemiche (sollevate quasi all’unisono da un articolo de “Il Giornale” di Vittorio Feltri e da una nota del consigliere regionale del Pdl Maria Rosi), a proposito di una missione in Russia dei due amministratori, svoltasi nello scorso mese di giugno. “Ad una simile iniziativa di promozione integrata – sottolineano Bracco e Cecchini - rispondeva la missione dell’Umbria a Mosca e San Pietroburgo, tanto vituperata da Fiammetta Modena, capogruppo del ‘Pdl’ in Consiglio Regionale e dall’autore dell’articolo de ‘Il Giornale’ Antonio Signorini, ampiamente riecheggiato dal consigliere Maria Rosi. Nel quadro di un progetto sostenuto dall’‘Ice’ e dall’‘Enit’ e della partecipazione a ‘Vinitaly Tour 2010’ – spiegano i due assessori -, l’Umbria ha portato a Mosca e San Pietroburgo le sue eccellenze enogastronomiche, accompagnandole con la promozione del paesaggio, della cultura (in particolare, il Festival delle Nazioni di Musica da Camera di Città di Castello, la cui nazione-ospite è quest’anno la Russia) e del turismo umbro. In questo ambito, lungi, come titola ‘Il Giornale’, dallo ‘spendere per i roseti russi’, l’Umbria, capofila in Italia della Rete Europea di Ville e Giardini, ha firmato un protocollo d’intesa (come già con il Land tedesco del Sachsen-anhalt) per uno scambio di esperienze mirate al ripristino ed alla valorizzazione di ville e giardini storici: occasione non soltanto di cultura che si oppone al pubblico degrado (a compensare una Villa Borghese o Villa Ada sfregiate dall’incuria non bastano Villa Certosa né Arcore), ma potente vettore di sviluppo turistico, come ben sanno in Europa”. “Quanto alla iconoclasta furia di Fiammetta Modena contro le Comunità Montane – dicono ancora Bracco e Cecchini -, non potendo azzerarle d’emblée, come la consigliera vorrebbe, sia per l’utilità della loro funzione che per il rispetto di chi ci lavora, la Regione Umbria ha scelto la strada della riorganizzazione. Costruire è meglio che distruggere, o tagliare dissennatamente. Soprattutto – concludono gli assessori Bracco e Cecchini - se in gioco ci sono servizi essenziali e posti di lavoro”  
   
 

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