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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Luglio 2010
 
   
  XVIII CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL’AIDS – VIENNA, 18-23 LUGLIO 2010 IN CONFERENZA PER LA LILA ALESSANDRA CERIOLI, PRESIDENTE DELLA LEGA ITALIANA PER LOTTA CONTRO L’AIDS, E VALENTINA AVON, UFFICIO STAMPA LILA NAZIONALE

 
   
  Vienna, 22 luglio 2010 - Giornata del 19 luglio 2010 Vienna 2010 come Durban 2000! Se infatti la Conferenza di Durban, che produsse la sua Dichiarazione, è stata la conferenza storica che pose la prima pietra nella costruzione dell´Accesso universale ai trattamenti, dimostrando possibilità ed efficacia della distribuzione di una terapia antiretrovirale (Art) anche in paesi con risorse limitate e con servizi sanitari fatiscenti, Vienna è, con la su Dichiarazione, l´inizio della fine della "War on drug", e il punto di avvio di politiche universali contro la droga finalmente basate sulle evidenze scientifiche, verso un reale calo del traffico, del consumo di droghe, della criminalità correlata, e verso una diminuzione della trasmissione dell´Hiv e delle altre malattie infettive che colpiscono i consumatori. Questa è la richiesta della Conferenza, supportata dai dati epidemiologici già anticipati in plenaria, in modo particolare dall´attuale modello dell´Ucraina, che dal 2004, anno in cui ha cambiato le proprie politiche repressive sulle droghe (modificando l´atteggiamento della polizia rispetto ai tossicodipendenti, rendendo disponibili siringhe pulite per quelli che la droga se la iniettano e il metadone per chi vuole smettere, garantendo anche l´accesso alle cure e alle terapie Arv, che ricordiamo è negato nel 40% dei paesi dell´Europa dell´Est e dell´Asia centrale), ha ridotto la prevalenza di Hiv/aids nella poplazione dei consumatori di droga per via iniettiva dal 29.9 per cento all´11.2 per cento, dato rilevato nel 2008. Il tema della Harm Reduction (Hr), che noi italiani traduciamo in Riduzione del Danno (Rdd), è centrale in questa Conferenza. Tutti i Paesi europei che hanno avviato programmi di Rdd sono qui a Vienna per scambiare le loro esperienze passate e attuali con quei paesi che stanno iniziando ora, e per condividere le sfide future. Questo si è proposto anche l´ottimo simposio organizzato da Anrs (La francese Agenzia nazionale per la ricerca sull´Aids) dove si è affrontato anche il tema delle stanze per l´autosomministrazione, che, come accaduto con altri programmi Rdd, si sono dimostrate efficaci, e che presto apriranno anche in Francia. La Anrs ha inoltre presentato un programma di distribuzione di pipe monouso, utilizzabli per fumare sostanze come crack, cocaina, e metamfetamine, che per ora riguarda solo Parigi, programma (presente anche in Canada) più correlato alla prevenzione di epatiti e tubercolosi, ma sicuramente non meno importante. Pare infatti che anche in Francia, come in Canada, molti ex consumatori per via iniettiva già Hiv positivi siano passati al fumare derivati della cocaina o metamfetamine , con scambio di strumenti infetti per l´inalazione, e ciò ha provocato un aumento dell´incidenza di coinfezioni con epatiti e turbecolosi in persone sieropositive. Un´altra implementazione nei programmi di Rdd francesi riguarderà, come detto, l´apertura di stanze per l´autosomministrazione, annunciata durante una conferenza stampa dal ministro della Salute della Francia, che è stato comunque contestato da alcuni attivisti per la “timidezza” governativa proprio nell´affrontare la questione consumo e Rdd. Il tema continuerà ad essere centrale per tutte queste giornate, in diversi simposi dedicati, da segnalare è anche l´uscita del numero di luglio di Lancet, interamente dedicato all´Hiv nelle persone che usano droghe (Hiv in people who use drugs: “We want to see inappropriately aggressive, state sponsored hostility to drug users replaced by enlightened, scientifically driven attitudes and more equitable societal responses”). La rivista Lancet, già disponibile per delegati e media, verrà ufficialmente presentata in conferenza stampa questo pomeriggio. Mentre all´interno del Global Village raccoglie diverse organizzazioni internazionali, in un ampio spazio denominato “Human rights, Harm reduction and Drug policy Networking zone”, dove ogni giorno ci sono in media una decina di appuntamenti seminariali e informativi. Giusto di fronte, sta lo stand dell´Unodc, l´ufficio di Vienna dell´Onu dedicato a Droga e Crimine, dove si parla apertamente di Riduzione del danno, anche in riferimento alla popolazione carceraria (e su questo è da segnalare un importante appuntamento per domani). E non è finita, torneremo presto sull´argomento. Sulla giornata di ieri prima di chiudere questo report segnaliamo il continuare della discussione sui finanziamenti alla lotta all´Aids, di cui hanno parlato in sessione plenaria l´ex presidente Usa Bill Clinton e il fondatore di Microsoft Bill Gates, titolare con la moglie della Gates Fountation. Durante la plenaria hanno fatto irruzione gli attivisti, che si sono presentati in sessione plenaria con il cappello verde di Robin Hood. Tutti si chiedono che accadrà con i fondi per la lotta all´Hiv/aids, gli attivisti chiedono che i governi mantengano le promesse e che contemporaneamente ci siano altri sistemi per il reperimento dei fondi, quale appunto l´introduzione di una “Robin Hood tax”, una tassazione delle transazioni finanziarie. Ma al di là del tema “soldi”, persino Bill Clinton, parlando di come sta lavorando il presidente Barack Obama, ha salutato con grande entusiasmo la decisione di introdurre e finanziare programmi di riduzione del danno per tossicodipendenti. Da quest´anno infatti il Pepfar, per fare un esempio, può finanziare anche programmi che prevedono lo scambio di siringhe, cosa impossibile fino a qualche mese fa.  
   
 

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