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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Luglio 2010
 
   
  PUGLIA: FIORE INTERVIENE SU PIANO DI RIENTRO

 
   
   Bari, 22 luglio 2010 - L’assessore alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore, ha diffuso la seguente nota sul “piano di rientro”: “La comunicazione che in questi giorni la stampa rilancia relativamente alla situazione sanitaria pugliese contiene imprecisioni non di dettaglio, probabilmente derivanti dalla impossibilità da parte dell’assessorato di fornire dati di dettaglio sulla manovra denominata “piano di rientro”. E’ quindi opportuno ribadire alcuni elementi che permettano ai cittadini di orientarsi nel frastuono informativo”. “La Puglia – afferma Fiore - ha sempre superato le verifiche dei suoi conti sanitari avendo di anno in anno coperto gli eventuali deficit ricorrendo per due anni alla imposizione fiscale aggiuntiva e per gli altri a fondi derivanti dal Bilancio autonomo” “Malgrado ciò – spiega l’assessore - per disposizioni contenute nelle leggi finanziarie ed in particolare in quella relativa al 2010, avendo la Regione violato il “patto di stabilità” regionale, a motivo dell’impegno dei finanziamenti europei relativamente all’anno 2008, la Puglia è costretta ad intervenire sulla spesa sanitaria. Se ciò non avvenisse, la penalizzazione prevista sarebbe di 500 milioni di euro in termini di competenza sul fondo sanitario 2010. Poiché il deficit storico degli ultimi anni è di poco inferiore ai 400 milioni di euro/anno, alla fine di quest’anno ci troveremmo con un deficit di circa 900 milioni di euro e saremmo costretto nel 2011 ad un “piano di rientro” non più legato al ribaltamento sulla sanità della violazione del “patto di stabilità” bensì a sfondamento dei conti sanitari”. “Bisogna quindi – prosegue - che non ci sia confusione tra debito e deficit e che sia chiaro che la sottoscrizione del “piano di rientro” faticosamente preparato in questi giorni permette alla Puglia di non incorrere nella penalizzazione di 500 milioni di euro sopra illustrata e, quindi, di superare, contenendo il deficit 2010, 2011 e 2012 le verifiche economiche relative al Fondo Sanitario. Dal punto di vista politico è evidente che il deficit che ogni anno la Regione registra in campo sanitario è legato al tentativo di adeguare i servizi sanitari della Puglia a standard nazionali: storicamente tutte le Regioni meridionali sono sotto-finanziate per la Sanità e soltanto in sede di distribuzione delle risorse nazionali (“riparto”) questa situazione può essere affrontata e risolta”. L’assessore conferma che “dal punto di vista tecnico – sanitario, invece, il “piano di rientro” elaborato tenta di utilizzare la scadenza contabile per avviare un processo di modernizzazione del Sistema, che appare troppo ancorato al ricorso alla ospedalizzazione, tanto è vero che circa un cittadino su cinque si ricovera almeno una volta l’anno in ospedale, contro una media nazionale inferiore ad un cittadino su quattro. D’altra parte, come è noto, negli ultimi due anni sono stati avviati processi gestionali innovativi per il controllo della spesa in ogni settore con particolare riferimento all’acquisizione di beni e servizi (Nucleo valutazione appalti, centralizzazione acquisiti, osservatorio prezzi, ecc…). Al termine di una vicenda caratterizzata da una interlocuzione con i Ministeri dell’Economia e Finanze e della Sanità ancora in corso, tutti i dati relativi alle criticità del nostro Sistema ed ai progetti di trasformazione, per alcuni dei quali è possibile disporre di risorse certe, saranno esposti nel dettaglio. Prima di allora la comunicazione istituzionale è stata necessariamente prudente avendo avuto il primo momento concreto, simultaneo alla prima distribuzione della bozza del “piano di rientro”, nella riunione della Iii Commissione consiliare (sanità) ieri 20 luglio, riunione nella quale, pur non essendo mancati gli spunti critici, è stata da parte di tutte le forze politiche presenti considerata con attenzione la manovra presentata ed è stato espresso, insieme alla preoccupazione, un forte spirito di intervento e concertazione”. “Infine – conclude l’assessore - è bene ricordare che per motivi generalmente legati a sforamento del deficit sanitario (tollerato fino al 7% del Fondo attribuito alle Regioni fino al 2009 ed al 5% a partire dal 2010) sono attualmente in “piano di rientro” o commissariate le seguenti Regioni: Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Abruzzo, Liguria, mentre stanno per entrare il Piemonte e la Puglia, con riserva per la Basilicata”.  
   
 

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