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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Gennaio 2003
 
   
  FRATELLI ALINARI, FOTOGRAFI IN FIRENZE 150 ANNI CHE ILLUSTRARONO IL MONDO, 1852/2002 PALAZZO STROZZI, 1 FEBBRAIO - 2 GIUGNO 2003

 
   
  Firenze, 7 gennaio 2003 - Firenze dedica ai Fratelli Alinari una straordinaria mostra per celebrare il famoso atelier fotografico fiorentino nel 150° anniversario della fondazione. L´esposizione sarà ospitata in Palazzo Strozzi (1 febbraio - 2 Giugno 2003). Il titolo: Fratelli Alinari, fotografi in Firenze. 150 anni che illustrarono il mondo, 1852 - 2002. Arturo Carlo Quintavalle e Monica Maffioli, curatori del progetto, hanno selezionato oltre 600 fotografie, tra "vintage prints" (stampe originali) e stampe moderne da lastre originali, di cui moltissime inedite. A completare il percorso, anche le grandi macchine fotografiche d´epoca, le lastre di oltre un metro, le attrezzature tecniche per la "mitica" sala di posa. Il regista e fotografo Giuseppe Tornatore curerà l´ideazione scenografica. Fratelli Alinari, fotografi in Firenze. 150 anni che illustrarono il mondo, 1852 - 2002 è promossa dal Comune di Firenze, da Firenze Mostre, dalla Fondazione Fratelli Alinari per la Storia della Fotografia ed è posta sotto l´Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del Parlamento Europeo-ufficio per l´Italia, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, del Ministero delle Comunicazioni. Organizzazione e realizzazione sono di Firenze Mostre; il progetto scientifico è della Fondazione Fratelli Alinari per la Storia della Fotografia. La mostra presenta la storia di un´azienda che, per tutta la seconda parte del secolo Xix e nel corso di tutto il Xx, ha inventato non solo l´immagine dell´opera d´arte in Italia, ma anche l´idea stessa dei luoghi e degli oggetti da ricordare, e dunque il nostro rapporto col passato. Si tratta di volti, strade, monumenti, costumi, ambienti, paesaggi dell´Italia degli ultimi 150 anni, che oggi vediamo nel solo modo possibile, ossia attraverso l´occhio appassionato e intelligente di chi li ha fotografati facendone un patrimonio ormai indelebile della nostra memoria collettiva. La mostra segue gli Alinari fin dai loro primi passi nella Firenze granducale e ne illustra il percorso culturale e l´ispirazione; stabilisce raffronti, documenta i rapporti con la Francia, insiste sul dibattito circa la fotografia come artefice dell´identità di una nazione, mette in evidenza le scelte che in pochi anni finirono per distinguere l´atelier da tutti gli altri. La scelta decisiva è quella che porta gli Alinari ad abbandonare la tradizione settecentesca delle vedute, in favore di immagini centrate e in asse dei singoli monumenti. Quali monumenti? Quelli, appunto, che permettono di restituire all´Italia un´identità. Gli Alinari tengono conto del Medioevo, ma puntano sul Rinascimento, reinventando i soggetti con messe in scena quasi teatrali. E´ il loro contributo, niente affatto secondario, all´Italia risorgimentale. Gli Alinari sono però anche ritrattisti raffinati (dei politici presenti a Firenze, seconda capitale dell´Italia unita, e della stessa casa reale). E nei primi anni del Novecento sono protagonisti di una reinvenzione del rapporto fra arte e fotografia, fra le pitture dei macchiaioli e le riprese della campagna toscana. Va infine sottolineato che le immagini e le edizioni Alinari hanno rappresentato, e rappresentano tutt´oggi, la più grande forma di divulgazione dell´arte italiana nel mondo. In sintesi, la mostra si propone come riflessione globale sulla fotografia italiana del secolo Xix, fin qui non abbastanza conosciuta, ma di sicuro, grandissimo interesse. L´idea di fondo punta peraltro ad abbinare ricerca scientifica e rigore intellettuale alla fantasia e alla capacità di parlare al grande pubblico con il linguaggio della fotografia. Si annuncia dunque un evento tra i più originali e significativi di questi anni. Il catalogo della mostra, edito da Alinari, è a cura di Arturo Carlo Quintavalle. La mostra si avvale della collaborazione di Apt Firenze, Ataf, Hewlett Packard, Kodak, Trenitalia. Firenze Mostre S.p.a, Palazzo Strozzi, Piazza Strozzi, 50123 Firenze Tel. 055.2776406; 055.2776461 Fax 055 2646560 E-mail: firenze.Mostre@flashnet.it    
   
 

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