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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Gennaio 2003
 
   
  SHAKESPEARE E LE ARTI A FERRARA, MUSICA, TEATRO, CINEMA, PITTURA, ILLUSTRAZIONE ISPIRATE AL GENIO INGLESE

 
   
  Ferrara, 7 gennaio 2003 - Per noi William Shakespeare è un genio assoluto, anzi è una delle incarnazioni universalmente riconosciute della nozione di genio artistico, ma quattro secoli orsono, quando scomparve nel 1616, pur essendo assai apprezzato, Shakespeare era soltanto uno degli astri di un´ampia costellazione di drammaturghi. Perché è cresciuta la sua fama nel tempo, tanto da oscurare quella degli autori teatrali suoi contemporanei e da reggere il confronto, e alla lunga vincerlo, anche con gli altri, grandissimi, vissuti in epoche successive? Perché ha esercitato e continua a esercitare un´influenza internazionale? Perché tale influenza si è estesa anche ad altre arti? E, infine, quali e di che genere sono state le espressioni artistiche più rilevanti ispirate a Shakespeare in campo teatrale, musicale, storico-artistico e cinematografico? Sono questi i principali interrogativi cui è chiamato a rispondere un fitto calendario di iniziative organizzate da alcune tra le più importanti istituzioni culturali ferraresi, pubbliche e private, che hanno fatto convergere le loro energie su questo tema, dando vita, per la prima volta in Italia, a un´esplorazione approfondita del rapporto tra Shakespeare e le arti. Protagonisti di tali iniziative, in campo musicale, sono compositori celebri - da Purcell a Berlioz, da Mendelssohn a Cajkovskij, da Dvorák a Šostakovic e Britten - e interpreti altrettanto celebri delle loro partiture, a cominciare da Claudio Abbado. In ambito teatrale, tra una serie di spettacoli di altissima qualità, spicca La tragédie d´Hamlet di Peter Brook, uno dei registi che con maggiore incisività hanno segnato la storia del teatro negli ultimi cinquant´anni. Nel settore storico-artistico sono grandi illustratori e incisori, e grandi pittori a narrarci quanto è scaturito dall´incontro tra l´arte e la poesia di Shakespeare e la loro sensibilità figurativa: tra gli altri, Hogarth, Blake, Füssli, Romney, Wright of Derby, Turner, Delacroix, Hayez, Moreau e Millais. Poi è la volta del cinema a documentare come Shakespeare sia stato "lo sceneggiatore migliore del mondo", con l´opera di Orson Welles, Laurence Olivier, Akira Kurosawa, Grigorij Kozincev, Peter Brook, Roman Polanski, fino ad arrivare ai contemporanei: Kenneth Branagh, Ian Mckellen e Peter Greenaway. Ciò che emerge da questa ricognizione è che ogni epoca e, in ogni epoca, ogni artista ha interpretato l´opera di Shakespeare a propria immagine e somiglianza, ma che ciò non sarebbe stato possibile se la sua opera, al pari di quella di tutti i geni universali, non fosse stata e non fosse una fonte d´ispirazione inesauribile alla quale attingere a piene mani. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0532.209988 fax 0532.203064 email: diamanti@comune.Fe.it  Ws: www.Comune.fe.it/    
   
 

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