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Notiziario Marketpress di
Giovedì 09 Gennaio 2003 |
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QUALE RUOLO PER LE REGIONI NEL FUTURO DELL´EUROPA?
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Bruxelles, 9 gennaio 2002 - La commissione per gli affari costituzionali ha approvato con 18 voti favorevoli e 10 contrari la relazione d´iniziativa elaborata dal suo presidente, Giorgio Napolitano (Pse, I), sul ruolo dei poteri regionali e locali nella costruzione europea. La relazione include una serie di raccomandazioni generali, seguite da proposte concrete di emendamento per alcuni articoli dei Trattati. Nel testo si afferma che occorre abbandonare una concezione gerarchica e piramidale del sistema istituzionale comunitario e instaurare meccanismi per una maggiore partecipazione delle collettività regionali e locali al processo decisionale europeo. In proposito, si chiede alla Commissione di associare pienamente e costantemente alla preparazione degli atti legislativi e all´elaborazione delle politiche comunitarie coloro che sono poi chiamati ad applicarle, pur restando da determinare nell´ambito nazionale le modalità di associazione delle collettività regionali e locali a questo lavoro. La consultazione dovrebbe avvenire in primo luogo attraverso il Comitato delle regioni o le associazioni europee più rappresentative per la difesa degli interessi regionali, urbani e locali. Una delle questioni chiave della relazione riguarda proprio il ruolo del Comitato delle regioni: i deputati riaffermano la sua legittimità e il suo ruolo essenziale in quanto interlocutore istituzionale delle collettività locali e regionali nell´ambito dell´Unione. Essi hanno però adottato a stretta maggioranza (13 voti contro 12) un emendamento che non gli conferisce l´esclusiva per il ricorso alla Corte di giustizia in caso di presunta violazione del principio di sussidiarietà. Tale diritto sarà quindi condiviso con le collettività regionali e locali con poteri legislativi. Su questo punto, tuttavia, non è stata adottata alcuna proposta di modifica dei Trattati. Si propone invece di aggiungere al Trattato un articolo sulla diversità linguistica, il quale afferma che la Comunità, nell´ambito della sua competenza, rispetta e promuove la diversità linguistica in Europa, comprese le lingue regionali o minoritarie quali espressione della diversità. Per i deputati, la cooperazione transfrontaliera va incoraggiata a tutti i livelli, poiché questa è un compito e un obiettivo politico dell´Unione. La Convenzione è infine invitata a esaminare, nel modo che ritiene più adeguato, il ruolo dei poteri locali e regionali nella costruzione dell´Europa. Giorgio Napolitano ha deplorato che l´adozione di alcuni emendamenti abbia alterato l´equilibrio e gli orientamenti della relazione originale, ma ha invitato comunque i membri della commissione parlamentare ad approvarla affinché la plenaria possa esprimersi su questa delicata materia. |
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