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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Gennaio 2003
 
   
  IL VALORE DEI PRODOTTI TIPICI PIACENTINI

 
   
  E´ stata ufficialmente presentata a Piacenza presso l´Accademia della Cucina Piacentina l´iniziativa "Mangiare (e bere) bene per vivere meglio": obiettivi, strategie e iniziative per valorizzare i prodotti tipici piacentini: vino, salumi, formaggi, pomodoro. A promuovere questa grande operazione di sensibilizzazione è il Centro per la Qualità e la Sicurezza Agro-alimentare (Ce.si.a.a.) - della Facoltà di Agraria dell´Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, con il supporto della Camera di Commercio di Piacenza, dell´Amministrazione Provinciale e delle Associazioni di categoria di settore. "Si tratta di un´iniziativa che si propone di far conoscere, con un approccio scientifico in forma divulgativa, le prerogative nutrizionali dei prodotti caratteristici e tradizionali del territorio piacentino" puntualizza il prof. Gianfranco Piva, preside della Facoltà di Agraria dell´Università Cattolica di Piacenza. Nei vari incontri che saranno dedicati ai prodotti, uno scienziato di rilievo illustrerà gli aspetti nutrizionali del prodotto; un docente della Facoltà di Agraria dell´Università Cattolica presenterà il contributo dell´Ateneo all´evoluzione del sistema produttivo; un esponente del sistema produttivo parlerà degli aspetti operativi della filiera. Il rilancio dei prodotti tipici è al centro di questa importante iniziativa rivolta a sensibilizzare il consumatore, la ristorazione nonché a tutelare e promuovere a livello istituzionale, il riconoscimento dei prodotti alimentari italiani. "Il rispetto dell´igiene alimentare, della qualità nutritiva e soprattutto della sicurezza di una innocuità futura legata all´uso frequente degli alimenti è prioritaria" puntualizza il prof. Giorgio Calabrese, membro dell´Authority Europea per la Sicurezza Alimentare "è importante battersi oltre che per la sicurezza igienica (Haccp) per la tipicità, per l ´Igp e per la Dop di un alimento, legate alla regionalità". La valorizzazione della tipicità è intesa come insieme di contenuti unici di tecnologia, immagine, tradizione, cultura di un territorio, di una base produttiva agricola. Tipicità e marchi di origine come differenziazione dei sistemi produttivi, dei processi di trasformazione, come sfida per l´agricoltura italiana nel mercato globale. Tipicità però, ancora troppo poco conosciuta nel nostro paese, come si evince dalle parole di Denis Pantini di Nomisma che ha presentato la ricerca su "Il ruolo dei prodotti Dop e Igp nell´economia agricola piacentina". ( Il 65% circa degli italiani non sa dire a cosa corrispondono i marchi Dop e Igp. ( Nello stesso tempo è grande l´interesse dei consumatori per le denominazioni di origine. Il 50% si dichiara addirittura disposto a pagare il 20% in più pur di assicurarsi la garanzia di qualità. I dati relativi alla crescita delle produzioni di qualità sono piuttosto incoraggianti, l´Emilia Romagna ha in tutto 24 Dop e Igp ed è una regione con una forte vocazione all´agricoltura e un settore alimentare all´avanguardia. Il 60% del valore nazionale di un singolo prodotto agricolo si concentra in non più di cinque provincie, fra cui quella piacentina proprio con il suo distretto del "Tumatl", il pomodoro arrivato secoli fa da oltre oceano. Nel territorio centrale del Piacentino, protagonista di questa dinamica economia, si snoda poi, per 200 Km, la Strada dei vini e dei sapori dei Colli Piacentini. Una terra da cui nascono il vino (i bianchi e i rossi Doc), i salumi (salame, coppa, pancetta Dop), prodotti tipici come il formaggio (Grana Padano Dop, di origine medievale, e il Provolone Valpadana Dop) e il pomodoro. "Il lungo elenco dei prodotti piacenti certificati prova che siamo in presenza di un vero e prezioso giacimento enogastronomico" dichiara Alberto Fermi, Assessore provinciale all´agricoltura - "che stiamo promuovendo in Italia e nel mondo, valorizzando le realtà migliori del nostro territorio, aiutando le altre a raggiungere livelli di eccellenza". Come valorizzare questo patrimonio? Le possibilità di sviluppo stanno nel partire dal consumatore, nell´informarlo, nel fare sistema all´interno della filiera tipica, nell´utilizzo di strumenti di tutela e promozione istituzionale. Il vino, i salumi, i formaggi, la verdura sono prodotti di qualità che si impongono ormai con nuove valenze oltre a quelle nutrizionali e diventano un´opportunità, una risorsa per tutto il territorio... Non solo un "business", anche del Piacentino.  
   
 

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