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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Novembre 2006
 
   
  EX-ALFA: POLO MOBILITA´ E ALTRO, E´ NELL´ACCORDO NOTA DELLA REGIONE SUL PIANO DI REINDUSTRIALIZZAZIONE DELL´AREA RESPINTE LE ACCUSE, INVITO A LAVORARE CON REALISMO PER LO SCOPO

 
   
  Milano, 20 novembre 2006 - Alle recenti polemiche sul futuro dell´area ex-Alfa di Arese, la Regione Lombardia risponde con una nota nella quale conferma la centralità del Polo della Mobilità sostenibile, respinge le accuse, ricorda che gli sviluppi ulteriori dei progetti sull´area erano stati previsti e sottoscritti nell´Accordo di programma, e invita tutti i soggetti coinvolti a non nascondersi dietro i sogni ma a lavorare per una riqualificazione complessiva dell´area realistica e compatibile. Ecco la nota. 1) La reindustrializzazione dell´area ex-Alfa di Arese, con la realizzazione del Polo della Mobilità sostenibile e le conseguenti positive ricadute per l´occupazione, non è affatto in discussione. E´ stata la Regione a volere un Accordo che coinvolgesse tutti i soggetti interessati, a svolgere un´azione di regia per costruirlo, a spendersi per attuarlo. Chi afferma che invece del Polo della Mobilità ora si vogliono fare solo case, centri commerciali e verde pubblico dice una cosa non vera e monta una polemica insensata. 2) Attuare l´Accordo vuol dire non affidarsi ai sogni ma fare i conti con la concreta realtà. Per questo la Regione si è fatta promotrice, presso le Istituzioni locali, di una proposta di riqualificazione complessiva di oltre 2 milioni di mq dell´area, proprio per garantire le condizioni necessarie per il Polo della Mobilità sostenibile (che occuperà 1 milioni di metri quadrati). Si tratta di un´impresa gigantesca, su un´area che è in tutto quasi il triplo di quella del nuovo polo fieristico di Rho-pero. Ora il Polo della Mobilità sostenibile è il fulcro e l´elemento qualificante dell´intervento previsto. Ma da solo, senza un contesto, sarebbe destinato a non risolvere la questione sociale legata al futuro di una superficie così estesa e contigua agli insediamenti dei Comuni interessati. 3) Tutto questo si svolge nel pieno rispetto di quanto condiviso da tutti gli attori presenti al Tavolo Arese, compresi quanti oggi si strappano le vesti, dimenticandosi (scientemente?) che il 28 luglio 2003 loro stessi sottoscrivevano ". La realizzazione delle iniziative per le funzioni diverse da quelle produttive potrà avvenire solamente successivamente o contestualmente all´avvio del polo per la Mobilità sostenibile "; o anche come qualche esponente politico che invoca "soluzioni concertate", come se il confronto e il coinvolgimento di tutti gli enti, non sia sempre stato il metodo praticato dalla Regione. 4) Se non vogliamo assistere, una volta di più, alla ritirata di quanti si dichiarano disponibili ad insediarsi sull´area, anche con progetti che si inseriscono nella linea dello sviluppo sostenibile, dobbiamo lavorare tutti insieme ad un rilancio che, per esser realmente tale, deve anche fare i conti con i costi, abbandonando l´atteggiamento radicalmente critico che taluni non hanno mai dimesso. La proposta che Infrastrutture Lombarde sta elaborando come concreto contributo alla definizione di un progetto realistico ed economicamente sostenibile, mantiene la prevalenza di destinazione industriale e valorizza quanto già presente nell´area (pista, centro stile, futuro polo della Mobilità sostenibile) in un contesto che si deve caratterizzare per i profili produttivi (1 milione di metri quadri mantengono tale destinazione e vi si ipotizzano insediamenti per produzioni di qualità) e ambientali (insediamenti di aziende che operano nel rispetto dell´ambiente, vaste aree verdi, edilizia eco-compatibile). Con essa, la Regione e le Istituzioni locali coinvolte danno seguito agli impegni sottoscritti in questi anni, anzitutto per trovare risposta alla situazione occupazionale: l´insieme delle imprese che si prevede possano insediarsi nell´area o quelle nelle zone circostanti potrà rappresentare per i cassaintegrati una reale possibilità in termini di reimpiego. 5) È tempo che anche gli altri soggetti coinvolti, a partire dalle proprietà delle aree, facciano altrettanto, con azioni che siano realmente indirizzate ad una definitiva soluzione dei problemi che da tempo sono sul tavolo. La proposta attualmente in fase di verifica tra le Istituzioni sarà oggetto del complesso degli approfondimenti necessari, per valutare il grado di convergenza di tutti gli attori coinvolti. Naturalmente, qualsiasi alternativa di riqualificazione sarà esaminata con analoga serietà, ad un´unica condizione: che fornisca risposte non meno concrete della situazione di cui - da anni - ci stiamo occupando e, al contempo, dia certezze alle imprese che intendono insediarsi, sia un´opportunità di sviluppo per la Lombardia e rappresenti una svolta positiva al problema occupazionale. . .  
   
 

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