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Notiziario Marketpress di
Martedì 07 Settembre 2010 |
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SICUREZZA: PROTOCOLLO CONTRO I FURTI NEI CANTIERL
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Trieste, 7 settembre 2010 - Un protocollo tra Regione Friuli Venezia Giulia, Prefetture, Questure, Forze dell´ordine, Casse edili, Anci e Ance potrebbe risolvere il problema dei furti nei cantieri edili pubblici e privati della Regione. La sottoscrizione del documento è stata proposta oggi dall´assessore regionale per la Sicurezza, Federica Seganti, nel corso di un incontro con il presidente regionale dell´Associazione nazionale costruttori edili (Ance) Donato Riccesi, che l´assessore ha incontrato ieri mattina a Trieste, nel Palazzo della Giunta di piazza Unità, assieme ai presidenti provinciali Ance di Trieste, Donatello Cividin, di Udine, Ugo Frata, e di Gorizia, Aureliano Hoffmann. "Nei cantieri edili sono talmente abituati ai furti di piccoli attrezzi da metterli quasi in conto" ha detto Riccesi, rilevando che il discorso si fa pesante se a prendere il volo sono invece camion e macchinari, magari non nuovissimi, e quindi poco garantiti dalla copertura assicurativa, ma utili e difficili da riacquistare, perché nuovi valgono decine di migliaia di euro. "Non è un problema recente e non è la prima volta che lo affrontiamo - ha notato il presidente dell´Ance - ma è sicuramente la prima volta che viene proposto un tavolo sul tema e di questo ringraziamo la Regione e l´assessore alla Sicurezza Federica Seganti" "Siamo qui per capire se è possibile avviare delle azioni di contrasto da inserire nel Programma per la Sicurezza del prossimo anno" ha dichiarato l´assessore che ha individuato assieme ai costruttori tre momenti diversi ma complementari su cui far leva per contrastare il fenomeno. Il primo, indicato dallo stesso Riccesi, è la comunicazione alle Casse edili provinciali dell´avvio e della chiusura dei cantieri da parte dei Comuni, "azione che tra l´altro porterebbe alla luce - hanno spiegato i costruttori - un sottobosco di irregolarità e lavoro nero, spesso in relazione con tali furti". Il secondo è l´apertura di un canale preferenziale per le denunce, in modo da consentire l´inizio delle indagini prima che la refurtiva lasci la regione e l´Italia (mete preferenziali, Africa e Paesi dell´ex blocco sovietico). Il terzo un collegamento tra i cantieri, pubblici e privati, e le Forze dell´ordine mediante allarme antifurto. Il prossimo passo, ha detto l´assessore, sarà verificare la possibilità di attuare tali forme di tutela con il coinvolgimento degli attori che dovrebbero partecipare alla stipula del protocollo. Un´evoluzione che Riccesi ha auspicato, ricordando un episodio che l´ha riguardato personalmente. "Hanno usato un camion rubato alla mia azienda per impossessarsi di una scavatrice appartenente ad un´altra ditta. La refurtiva è stata bloccata in Sicilia, mentre stava per esser caricata su una nave in partenza per l´Africa...". |
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