Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 07 Settembre 2010
 
   
  IMMIGRAZIONE, MARONI, ESPULSIONI ANCHE PER COMUNITARI; DE CORATO: “GIUSTO PROCEDERE A RIMPATRI, RIPRENDIAMO ALLONTANAMENTI FERMI AL 2008” IN QUELL’ANNO A MILANO SONO STATI 143 I ROM ROMENI ALLONTANATI PER CESSAZIONE DEI DIRITTI DI SOGGIORNO E 32 PER MOTIVI DI SICUREZZA

 
   
   Milano, 7 settembre 2010 - “Il ministro Maroni fa bene a voler spingere l’acceleratore sui rimpatri dei comunitari nullafacenti che violano la direttiva Ue. Occorre pertanto riprendere gli allontanamenti fermi al 2008. Quando, secondo i dati della Prefettura di Milano, sono stati 143 i romeni allontanati con notifica prefettizia per cessazione di diritti di soggiorno in base alla direttiva Ue 2004/38/. E solo 32 gli allontanamenti di romeni per motivi imperativi di pubblica sicurezza, su provvedimento del Ministro dell’Interno, con riaccompagnamento alla frontiera ovvero per comportamenti che costituiscono ‘una minaccia concreta, effettiva e grave ai diritti fondamentali della persona ovvero dell’incolumità pubblica’”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “La Polizia Locale di Milano, su mia disposizione, -spiega De Corato - ha cominciato sin dalla fine del mese di luglio 2007 ad attivare procedure identificative di stranieri comunitari nullafacenti (dai rom presenti nei campi irregolari ai questuanti ai semafori) che dopo tre mesi, come prescrive la direttiva, non dispongono di mezzi di autostostentamento e non si sono registrati all’anagrafe. Identificazioni che proseguono tuttora accompagnate da richieste di rimpatrio sottoposte al vaglio della Prefettura. Dunque l’impegno è di lunga data. Fa piacere che Maroni, sulla scorta delle iniziative di Sarkozy, voglia chiedere misure coattive e intensificare l’azione contro gli irregolari”. “La libertà di circolazione garantita ai comunitari -sottolinea De Corato - non significa libertà di occupare a volontà stabili pubblici e privati, di inquinare il territorio con tonnellate di rifiuti, di razziare negli appartamenti, di storpiare delle persone per estorcere denaro ai semafori o di degradare interi quartieri con la prostituzione su strada che a Milano vede l’85% del mercato in mano a romene schiavizzate. Troppo facile invocare astratti diritti e lasciare che poi i maggiori costi provocati da chi non ha alcuna voglia di integrarsi siano scaricati sui Comuni”.  
   
 

<<BACK