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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Settembre 2010
 
   
  MOSCHEA, DE CORATO: “NO A TRATTATIVA SENZA L’ACCOGLIMENTO DI PRECONDIZIONI, MA SULLA QUESTIONE SI LASCI PAROLA A MILANESI” IN ASSENZA DI UN ACCORDO TRA STATO ITALIANO E COMUNITA’ ISLAMICA E DELLA NORMATIVA PROMESSA DA MARONI MILANO NON PUO’ DIALOGARE CON VIALE JENNER CHE E’ STATA COLLUSA CON I FONDAMENTALISTI

 
   
  Milano, 7 settembre 2010 - “Se lo Stato italiano non ha ancora trovato interlocutori affidabili tra gli islamici per la destinazione dell’otto per mille, alla luce delle aperture a induisti, ortodossi, buddisti, non capisco perché Milano dovrebbe cedere alla pressione di una comunità, quella di viale Jenner, che si è improvvisata come referente pur non avendo i necessari requisiti. Perche si è dimostrata negli anni la più collusa con il fondamentalismo della jihad. La questione moschea, al di là delle facilonerie e degli slogan, non è legata alla libertà di culto né a una mera opzione urbanistica. Ma investe direttamente la sicurezza di Milano e dello Stato italiano. Sul punto abbiamo idee chiare. Ma se vogliamo essere garantisti fino in fondo lasciamo allora la parola ai milanesi che si esprimano con un referendum”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “Se non vogliamo scherzare col fuoco – spiega De Corato – occorre metter alcuni paletti prima di intavolare trattative e discussioni di questo tipo. Punto primo, lo Stato italiano faccia un’intesa con la comunità musulmana e individui chi sono gli interlocutori affidabili. Punto secondo, questi interlocutori vengano garantiti dai Paesi islamici moderati, come l’Egitto. Che, non a caso, recentemente ha rispedito al mittente il signor Abdel Shaari come persona non gradita non appena ha cercato di mettere piede in quel territorio. Punto terzo, si arrivi a una normativa, che già era stata annunciata dal ministro dell’Interno Maroni. Basta a imam screditati e collusi con il fondamentalismo che fanno sermoni in arabo e incitano alla jihad. E poi si faccia chiarezza sui controlli: chi li fa, come vengono svolti e con che frequenza”.  
   
 

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