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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Settembre 2010
 
   
  LAVORO NELL´INDUSTRIA TESSILE: RISCHI SUL LAVORO, DIVERSI PER UOMINI E DONNE UN PROTOCOLLO REGIONE - INAIL PER LA SICUREZZA DELLE LAVORATRICI TOSCANE I SETTORI PIÙ PERICOLOSI PER LE DONNE: INDUSTRIA TESSILE, CONCIARIA, ALIMENTARE

 
   
   Firenze, 7 settembre 2010 - La stesura di linee guida per la prevenzione, la valutazione e la rimozione dei rischi in ottica di genere; l´elaborazione di moduli formativi per i responsabili della sicurezza, che tengano conto dei rischi di genere; e poi indagini conoscitive, osservatori di realtà locali, e anche un portale dedicato. Sono alcuni degli obiettivi individuati dal "Protocollo Regione Toscana-inail su Salute e sicurezza sul lavoro in ottica di genere", siglato stamani, per la Regione dall´assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, per l´Inail dal direttore regionale toscano Aniello Spina, alla presenza del direttore generale dell´Inail Giuseppe Lucibello. Perché la differenza tra uomini e donne quanto a salute e sicurezza sul lavoro non si esaurisce certo nella gravidanza e nella maternità: ci sono rischi fisici, chimici, biologici, psicologici, che sono diversi per uomini e donne che lavorano, anche nello stesso settore. Per le lavoratrici, i settori più a rischio sono l´industria tessile, quella conciaria, quella alimentare, mentre per gli uomini il pericolo viene soprattutto dalle costruzioni, dai trasporti, dall´industria dei metalli. Dai flussi informativi Inail-ispesl-regioni 2006-2008 risulta che gli infortuni accaduti alle donne sono stati più numerosi rispetto a quelli dei colleghi maschi nei settori: sanità (6.345 alle donne, 1.686 agli uomini); pubblica amministrazione (2.916 donne, 2.106 uomini); intermediazione finanziaria (596 donne, 511 uomini); istruzione (297 donne, 153 uomini). Le malattie professionali piùfrequenti tra le donne: tendiniti, dermatiti ed eczemi, affezioni dei muscoli. Tra gli uomini, invece, ipoacusia, dermatiti, malattie dei tendini. «Questo progetto - dice l´assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia - nasce dalla volontà di colmare una lacuna. Le riflessioni sulla diversità di genere nelle politiche di sicurezza sul lavoro sono purtroppo in fase preliminare, e infatti, mentre dal 2005 assistiamo a una diminuzione sostanziale delle malattie professionali e degli infortuni per la componente maschile, per quanto riguarda gli infortuni delle lavoratrici la riduzione è iniziata solo nel 2008, e sta procedendo a un ritmo più contenuto. La Regione Toscana è consapevole di questo ritardo, e si impegna affinché questo protocollo sia uno strumento efficace per la comprnesione del fenomeno e la definizione di strumenti adeguati per la prevenzione». Nel protocollo si fa riferimento a una migliore progettazione dei luoghi e delle postazioni di lavoro, a una diversa organizzazione del lavoro, a un adattamento delle attrezzature; all´ergonomia dei posti di lavoro; alla necessità di individuare i rischi emergenti, legati alle innovazioni tecniche e alle evoluzioni sociali che comportano un increment o di stress e depressione; agli episodi di mobbing, intimidazioni, molestie, violenze. «Il mondo del lavoro - osserva il direttore regionale dell´Inail Aniello Spina - è connotato da una presenza sempre più forte delle donne, e per quanto riguarda gli ambiti della salute e della sicurezza è ancora da comprendere in che cosa si traduca realmente l´appartenenza di genere. Questo progetto, che coinvolgerà direttamente molte donne lavoratrici in diversi ambiti produttivi del tessuto economico toscano, si connota, dunque, per un´ottica innovativa e ricca di potenzialità che lo rende sicuramente ´esportabile´ anche nel resto del paese". La collaborazione tra Regione Toscana e Inail sul fronte della salute e della sicurezza dei lavoratori si è concretizzata in questi anni in numerosi progetti: tra gli altri, il progetto "Safety Manager", per la formazione di ingegneri esperti in sicurezza da inserire nelle aziende; quello per l´attuazione di sistemi di gestione della sicurezza nel distretto industriale della concia; la campagna di comunicazione sociale "Per me la sicurezza è..."; il progetto per la sicurezza e salute nel comparto agricolo-forestale; oltre a una serie di progetti territoriali sviluppati a Massa Carrara, Lucca, Livorno, Pisa.  
   
 

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