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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Settembre 2010
 
   
  ISTITUTO SCIENTIFICO UNIVERSITARIO SAN RAFFAELE E FONDAZIONE BONGIORNO: INSIEME PER PROGETTI DI SOSTEGNO ALL’INFANZIA

 
   
  Milano, 8 settembre 2010 – Con il sostegno della Fondazione Bongiorno l’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele svilupperà due progetti in favore dell’infanzia: Nuovo Centro Pediatrico Di Terapie Avanzate - La Fondazione Bongiorno sosterrà il Nuovo Centro Pediatrico di Terapie Avanzate dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, per la cura dei bambini con malattie oncoematologiche, come ad esempio le leucemie ed i linfomi. Il Centro si occuperà di ricerca, diagnosi e cura attraverso lo studio della genesi delle malattie e la messa a punto di nuove strategie terapeutiche. Tale obiettivo verrà perseguito utilizzando strumenti di ricerca e diagnosi innovativi, quali la genetica molecolare e la genomica traslazionale, nonché sviluppando terapie cellulari avanzate. L’applicazione di protocolli clinici d´avanguardia, come il trapianto di midollo osseo da donatore aploidentico e la terapia genica, avverranno in una struttura all’avanguardia recentemente completata, dove medici di fama internazionale e consolidata esperienza nel condurre progetti di ricerca traslazionale, affiancati da un´equipe infermieristica ad alta professionalità, si dedicheranno alla cura di questi piccoli pazienti. Lo Spazio E L’intervallo - L’irccs San Raffaele, con il suo Dipartimento di Neuroscienze Cliniche diretto dal Professor Enrico Smeraldi, ha inteso sviluppare un luogo dal nome “Lo Spazio e l’Intervallo”: si tratta di un luogo dedicato a tutti i bambini affetti da condizioni psicopatologiche e patologie fisiche, nonché a tutti i bambini afferenti all’Ospedale per qualsiasi motivazione intercorrente. In particolare si intende incrementare l’intervento di sostegno e riabilitazione neuropsicologica integrata per i bambini, comprendendo una ludoteca articolata in diversi ambienti. Occorre pensare a questo luogo non come mero raccoglitore di giochi, quanto piuttosto come a uno spazio vissuto, dove il bambino, indugiando nel gioco, può sperimentare sentimenti e pensieri che lo metteranno in condizione di camminare nella vita, specialmente se ha già incontrato difficoltà psicologiche. La necessità del gioco viene valorizzata come esperienza guidata e orientata a migliorare la formazione personale e sociale del bambino: uno spazio di pensiero e di azione che attraverso materiale strutturato e al di fuori delle logiche commerciali, stimola la calma, la riflessione, il saper attendere e l’ascoltare, per poi sviluppare le competenze del confrontare, del fare scelte, del proporre. Un luogo dunque dove esercitare la rappresentazione e la decostruzione del gioco, le diverse competenze del suo fare e disfare mimetiche a quella della vita.  
   
 

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