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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Settembre 2010
 
   
  SPESA A KM ZERO? IN PROVINCIA SI PUÒ DALLA PROVINCIA DI PARMA UNA GUIDA CON GLI INDIRIZZI DI OLTRE 100 AZIENDE DEL TERRITORIO DOVE I CONSUMATORI POSSONO COMPRARE DIRETTAMENTE I PRODOTTI AGRICOLI FRESCHI E TRASFORMATI

 
   
  Comprare prodotti agricoli direttamente dal produttore? Da oggi sarà ancora più semplice grazie alla guida “Spesa a km zero? In provincia si può” promossa dalla Provincia: un libretto di facile consultazione in cui parmigiani e parmensi potranno trovare in poco tempo tutti gli indirizzi di oltre 100 aziende presenti sul territorio, divise per comune, che vendono direttamente al consumatore. Chi vorrà comprare uno specifico prodotto agricolo fresco o trasformato, dalla frutta alla carne, dai formaggi all’olio, dai salumi ai vini, potrà quindi semplicemente aprire la guida e scegliere il produttore più congeniale ai propri bisogni e più comodo da raggiungere. “Questa guida è rivolta ai consumatori perché vogliamo dare loro la possibilità di godere dei prodotti di queste aziende agricol,: realtà dove la qualità, la genuinità e la sicurezza alimentare sono di casa. - ha detto il vicepresidente Pier Luigi Ferrari, presentando l’iniziativa questa mattina al Parma Point, che ha aggiunto: “È importante ribadire con forza che i nostri prodotti sono di alta qualità. Non bisogna però dimenticare che la qualità è una sfida continua, non è mai un risultato raggiunto” La spesa a Km zero è sempre più apprezzata tra i consumatori dell’intero territorio nazionale, per diversi motivi. Innanzitutto i costi: con la filiera corta si eliminano i passaggi del sistema di distribuzione tradizionale come il confezionamento e l’imballaggio che fanno lievitare il prezzo finale del prodotto. Ma il risparmio non è la sola ragione. Acquistare direttamente nel luogo d’origine dà infatti una garanzia di qualità del prodotto, che è rigorosamente di stagione, inoltre si valorizzano le coltivazioni del proprio territorio, proteggendo quindi la biodiversità e le produzioni tradizionali. Tagliando i trasporti, infine, si riduce anche l’inquinamento. Ecco perché la Provincia ha deciso di puntare sulla filiera corta e quindi di valorizzare le produzioni agricole locali, investendo oltre centomila euro in questo settore: sostenendo, ad esempio, l’economia delle aziende agricole multifunzionali, promuovendo progetti di educazione alimentare e di tutela agro ambientale. Investire sulla filiera corta è fondamentale per dare alta visibilità a quei prodotti del Parmense disponibili alla vendita diretta in azienda o nei mercati degli agricoltori, e per salvaguardare il patrimonio agroalimentare di tutta la Food Valley. “Bisogna recuperare e preservare questi prodotti perché hanno un alto valore intrinseco: rappresentano infatti la storia del nostro territorio, sono l’espressione delle nostre zone, un vero e proprio patrimonio da salvaguardare – ha affermato il giornalista enogastronomico Enrico Chierici -. Un valore che ha bisogno di essere conosciuto e incentivato: ecco perché è importante questa guida, perché permetterà ai produttori di farsi conoscere da molte più persone e ai consumatori di avvicinarsi a questi prodotti di qualità”. “È importante sottolineare che ogni azienda presente nella guida è unica, ognuna ha infatti una sua specificità, una specificità che deriva dal proprio modo di produrre ma anche di trasformare e di presentare i prodotti – ha aggiunto Eugenia Tagliaferri del Servizio Agricoltura della Provincia -. Le aziende si distinguono proprio per l’impronta che il territorio dà alle produzioni”. Ad accompagnare la guida anche una vera e propria campagna di informazione della Provincia, come ha spiegato Antonio Sarracco del Servizio Agricoltura dell’Ente di piazza della Pace: “La campagna si svilupperà sul territorio per tutto il mese di settembre con locandine e manifesti, banner e spot radio, per permettere a tutti di avvicinarsi alla “filosofia” del Km zero e quindi di poter gustare i prodotti della campagna parmense comprandoli direttamente da chi li produce”. La guida non è l’unico strumento a disposizione dei consumatori: per gli avvezzi alla rete infatti le informazioni si potranno trovare anche sul portale www.Agri.parma.it/  Qui la Provincia ha inserito le aziende che applicano la vendita diretta, basterà quindi cliccare sul sito e si potranno consultare i dati per comune, per tipologia (ad esempio aziende biologiche o mercati contadini), per prodotto (ad esempio formaggi o conserve) o per nome dell´azienda. Inoltre, è possibile scegliere prodotti e/o aziende direttamente dalla mappa della provincia: un altro modo per personalizzare il proprio percorso di ricerca. Alla presentazione di questa mattina erano presenti alcuni dei produttori che hanno partecipato al progetto, tra cui Sabrina Montacchini dell’Azienda San Paolo di Medesano, che ha spiegato la filosofia che sta alla base del loro lavoro: “Abbiamo deciso di allevare il maiale nero perché era in via di estinzione e volevamo tutelare la razza. Volevamo dedicarci a un’agricoltura diversa, a un qualcosa di nuovo, lavorando la carne al naturale, utilizzando solo sale e pepe”. Stefano Annovi dell’azienda Campanini di San Secondo, che produce frutta biologica, ha invece voluto rivolgere un appello ai consumatori: “Invito tutti a venire in azienda, solo così si può vedere come lavoriamo e “toccare con mano” la nostra qualità”. A chiudere l’incontro, Sara Rizzardi dell’Azienda Crocizia di Pastorello: “Dal 2003 produciamo vino con metodo biologico, utilizzando solo lieviti naturali. Sono tutti vini tipici del nostro territorio, come dimostrano i nomi che abbiamo dato alle nostre bottiglie, rigorosamente in dialetto, a conferma di quanto sia forte il legame con la nostra terra”.  
   
 

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