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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Settembre 2010
 
   
  TESTAMENTO BIOLOGICO, PUBBLICATO UN NUOVO OPUSCOLO INFORMATIVO

 
   
  Bolzano, 8 settembre 2010 - Un numero crescente di persone desidera esprimere la propria volontà riguardo ai trattamenti nella fase terminale della vita. Può essere fatto tramite le direttive anticipate di trattamento o il cosiddetto testamento biologico. L´assessore provinciale alla sanità Richard Theiner ha presentato il 7 settembre il nuovo opuscolo informativo elaborato da un gruppo di lavoro guidato dal Comitato etico provinciale. "La fase terminale della vita delle persone - ha spiegato Theiner - non deve essere legata alla compilazione di un documento, ma deve integrarsi in un processo di consulenza da parte di medici e personale sanitario. Questo opuscolo costituisce una guida per i cittadini e un sostegno nel processo di confronto molto personale con la malattia e la morte". Per orientare le persone che desiderano esprimere la loro volontà sui trattamenti sanitari nella fase terminale della loro vita anche quando non siano più in grado di farlo coscientemente, e per poter offrire strumenti di consulenza al personale delle strutture sanitarie e sociali, è stato pubblicato l´opuscolo "Direttive anticipate di trattamento", che offre importanti informazioni sul concetto della pianificazione preventiva dei trattamenti e spiega gli elementi utili per la stesura del testamento biologico. Un modulo da compilare integra le informazioni e ne fa una vera e propria guida. Attualmente, in Alto Adige, sono circa 150 i pazienti in stato di coma vigile, dunque non più in grado di decidere autonomamente sull´utilizzo di terapie di sostegno artificiali per il prolungamento della vita. L´argomento è ovviamente molto delicato, perchè al dovere dei medici di usare ogni mezzo, secondo scienza e coscienza, per la salvaguardia della vita, si oppone quello di ogni persona a decidere sui propri trattamenti dopo una adeguata informazione. In base alle norme costituzionali e al codice deontologico, i medici non possono eseguire trattamenti sanitari senza aver prima raccolto il consenso del paziente, ed è su questi principi che si basa il cosiddetto "consenso informato". Ciò significa che è sempre il paziente, con l´aiuto del personale medico, che decide se dare o meno l´assenso ai trattamenti sanitari. "Le direttive anticipate di trattamento s´inquadrano proprio in questo contesto - ha proseguito l´assessore Richard Theiner - ed è qui che si collocano le misure di sostegno che noi offriamo". "Le direttive anticipate di trattamento - ha sottolineato il presidente del Comitato etico provinciale Herbert Heidegger - devono diventare parte integrante del nostro sistema sanitario nell´ambito di un progetto di pianificazione che coinvolga il personale infermieristico, i medici di base, i medici curanti degli ospedali e le case di riposo". A questo proposito sono già stati organizzati dei corsi di formazione per i medici e ne seguiranno altri per altri gruppi professionali.  
   
 

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