Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Settembre 2010
 
   
  BASILICATA: AL VIA NUOVA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE CONTRO L’HPV CONSENTIRÀ DI VACCINARE GRATUITAMENTE TUTTE LE RAGAZZE DAI 12 AI 25 ANNI CONTRO IL PAPILLOMAVIRUS UMANO

 
   
  Potenza, 8 settembre 2010 - Al via la nuova campagna di informazione e sensibilizzazione in Basilicata che consentirà di vaccinare gratuitamente tutte le ragazze dai 12 ai 25 anni contro il papillomavirus umano (hpv), il principale responsabile di molte malattie genitali e non, tra cui il tumore al collo dell’utero, alla vulva, vagina e i condilomi. Obiettivo dell’iniziativa, che si terrà sotto l’alto patrocinio della regione Basilicata, è quello di portare a termine l’ambizioso progetto di riuscire a difendere le donne dall’attacco dei tipi più comuni di hpv e quindi proteggere la loro salute per un futuro sano. L’iniziativa salverà dal tumore al collo dell’utero, dai condilomi e dalle altre malattie correlate a questo virus tutte le donne lucane tra i 12 e i 25 anni d’età. La Basilicata è stata la prima regione italiana ad aver iniziato, nel 2007, un programma di vaccinazione gratuito contro l´hpv. Ma anche la prima ad aver offerto questa importante opportunità di salute non soltanto alla classe delle 12enni, ma anche ad altre tre fasce d’età: 15, 18 e 25 anni. L’iniziativa, nata sotto l’alto patrocinio della Regione Basilicata, è stata fortemente sostenuta dalle associazioni di volontariato Iris Basilicata, Fidas Basilicata e Fidapa distretto sud-est, per diffondere sempre più tra le giovani generazioni la cultura della prevenzione dei tumori, promuovendo, nel contempo, la donazione del sangue, come efficace forma di medicina preventiva. “Come associazioni siamo sempre impegnati a promuovere i corretti stili di vita che sono, soprattutto nelle nuove generazioni, alla base delle donazioni di sangue. L’aumento delle donazioni è un elemento fondamentale per supportare la sanità pubblica locale e nazionale, soprattutto nelle lotta e nella cura dei tumori - afferma Paolo Ettorre, presidente regionale Basilicata Fidas. Per curare i tumori infatti serve spesso tanto sangue e, ricordiamo, che il sangue non può essere prodotto in laboratorio ma solo donato”. Obiettivo comune delle tre associazioni è quindi incrementare l’adesione delle ragazze e dei ragazzi lucani ai programmi di salute pubblica di prevenzione delle principali neoplasie (tumore al seno con la mammografia, tumore al collo dell’utero con pap-test e vaccinazione anti hpv, ai polmoni con campagne anti fumo), informare sui corretti stili di vita ed invitare a divenire donatori di sangue, periodici, responsabili e volontari. Al programma ha aderito anche la Provincia di Matera, sostenendo le iniziative promosse dalle Associazioni di volontariato nell’ambito delle azioni di solidarietà che il terzo settore mette in campo per coinvolgere soprattutto i giovani, stimolandoli a sperimentare forme di comunicazione di successo, e di collaborazione con ogni mezzo, particolarmente quando i messaggi che si divulgano sono informazioni utili alla persona ed alla comunità. "Con questa nuova campagna di vaccinazione contro l´Hpv la Regione Basilicata dimostra ancora una volta che è possibile coniugare risparmio ed efficienza. Se da una parte, infatti, il sistema sanitario lucano è praticamente l´unico a non essere stato commissariato fra le regioni del Sud Italia, dall´altra stiamo mettendo in campo azioni per migliorare la salute pubblica”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione. “La campagna di vaccinazione, come tutti gli screening che abbiamo avviato da alcuni anni – ha aggiunto De Filippo - si muove proprio nella direzione di rafforzare la prevenzione con quel che significa in termini di risparmio dei costi e di miglioramento della qualità della vita dei nostri cittadini. La Basilicata è stata la prima regione in Italia ad avviare la campagna di vaccinazione contro l´Hpv, poi seguita da altre regioni. E non è un caso che ci siano arrivate attestazioni di merito da autorevoli esponenti della Sanità nazionale come Sergio Pecorelli, Presidente della Commissione Oncologica della Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia, che già nel 2007 aveva invitato le altre regioni a seguire il modello Basilicata. Fra l´altro, i dati di copertura in nostro possesso hanno dato ragione alla Basilicata considerato che abbiamo registrato una copertura vaccinale, complessivamente per le quattro fasce d’età, del 73 percento con una grande adesione volontaria di tante donne lucane. Dati incoraggianti che ci hanno spinto a promuovere questa nuova campagna di vaccinazione – ha concluso De Filippo - per consentire a un più vasto numero di donne di combattere questa infezione e le sue conseguenze e, quindi, di migliorare la propria qualità della vita". “La Basilicata ha aderito alle indicazioni del Consiglio Superiore di Sanità non appena si è reso disponibile il vaccino dell´Hpv, assumendo l´impegno di mettere a disposizione delle donne lucane questa opportunità. L´azione combinata fra screening e vaccinazione è il modo migliore per prevenire gravi malattie e raggiungere l´obiettivo di salute pubblica che la Regione Basilicata si è prefissata”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano, nel corso della conferenza stampa. “La campagna di vaccinazione contro l´Hpv – ha aggiunto Martorano - ha uno straordinario valore sociale e sanitario. Non è un caso che, alle donne che non rientrano nella fascia d´età prevista dalla campagna di vaccinazione, abbiamo offerto la possibilità di acquistare il vaccino con uno sconto del 50 percento rispetto al prezzo di mercato. Il modello che abbiamo adottato, tra l´altro, consentirà l´implementazione della vaccinazione anche nei maschi proteggendo in modo capillare tutti gli adolescenti dalle malattie infettive legate all’Hpv. Un ruolo importante in questo percorso è svolto dalle associazioni di volontariato, come Iris, Fidas e Fidapa cui va dato atto – ha concluso Martorano - del prezioso impegno profuso, contribuendo così ad accrescere il valore del nostro sistema sanitario”. Cos´è l´Hpv e perchè è utile la campagna di vaccinazione lo spiega Giuseppe Montagano, dirigente Ufficio Formazione ed Aggiornamento e Politiche del Personale del Servizio Sanitario Regionale. Che cos’ è l’Hpv e cosa causa? È un virus in grado di causare il tumore al collo dell’utero. Ogni anno in Italia vengono diagnosticati 3.500 nuovi casi di cancro del collo dell’utero e tuttora si muore per questo tipo di tumore. Circa il 70% dei casi di cancro del collo dell’utero è dovuto a un’infezione da Hpv. L’infezione è molto frequente? Purtroppo sì. Oltre il 75% della popolazione si infetta nel corso della propria vita ma l’infezione, ed i casi di cancro ad essa correlati, possono essere evitati grazie alla vaccinazione; il vaccino è ritenuto sicuro ed efficace. La Basilicata ha attuato una strategia vaccinale per abbattere le patologie correlate all’hpv? La strategia vaccinale multi coorte adottata dalla Regione Basilicata con la campagna 2007/2010 e successiva copertura delle 25enni fino al 2014, è stata prevista per la profilassi vaccinale di un’adeguata quota di popolazione femminile (dai 12 ai 32 anni in un periodo di pochi anni (7 anni), secondo uno schema progressivo che a tre anni dall’avvio dell’intervento (dagli inizi del 2011 – dopo la fase di recupero delle non vaccinate che si concluderà – si spera - a fine anno) consente di offrire la vaccinazione alle sole 12enni e 25enni e a sette anni (dal 2014) alle sole dodicenni, avendo a sette anni dall’avvio della campagna vaccinale coperto una buona % di popolazione femminile di 12-32 anni). Con che risultati? Oltre l’80 per cento medio di copertura nelle 12enni dopo tre anni e circa il 50 per cento in quelle più grandi. La Basilicata ha offerto un modello da imitare per tutte le regioni italiane, in grado di consentire presto l´implementazione della vaccinazione anche nei maschi, proteggendo in modo routinario e capillare tutti gli adolescenti dalle malattie infettive legate all’hpv.  
   
 

<<BACK